FERRAGOSTO

 

Quand’ero piccolo pensavo che il Ferragosto si chiamasse così perché era un giorno nel mese più caldo dell’anno e il 15 di Agosto è appunto nel mezzo del mezzo del mese: caldo caldo, insomma. Come caldo è il ferro. E mi immaginavo il ferro che la mia mamma teneva sulla stufa a legna, accesa, sempre pronto per stirar qualcosa. E poi mi facevo il filmino sulla bottega dell’Antonio sul ponte, lì il ferro lo scaldavano sempre perché erano fabbri, e forgiavano il ferro rovente. A volte mi ci fermavo a mezzorette a guardare, per vedere come facevano le ringhiere, quelle di ferro battuto. Ci sono passato spesso da quella bottega specie quando ci lavorava il mio amico Mario Nardini, c’era anche il Bebe e il Beppe di Vignola, quello del Cecco e fratello del Giuliano. E poi mi avvicinavo anche alla bottega del Vincenzo, un po’ più in là verso il fosso: lui era un maestro del ferro battuto, faceva cose fini. Ma era burbero e difficilmente tollerava che lo stessi a guardare.

Quindi, nella mia mente, ferragosto stava per caldo rovente. E credo che molti oggi inconsapevolmente lo credano. Ma perché fosse festa non l’ho mai capito. E non sapevo se fosse più appropriato festeggiare il Ferragosto o Santa Maria.

Poi andando a scuola ho imparato altro. Ferr è la radice della parola Feriae latina, con il raddoppio della r, a cui si aggiunge Agosto, i Romani dicevano Augustales. Cioè di Augusto o augustali. Ferie, essere in ferie, significa in festa.

Nel calendario romano il primo giorno di ogni mese si diceva kalendae, come noi oggi diciamo il primo del mese. I calendari antichi erano avevano i mesi lunari. Da questo Kalendae è venuto poi fuori per antonomasia o per estensione il nome calendario che è la rappresentazione in 12 tavole dei 12 mesi dell’anno.

La mi’ mamma sentivo che usava l’espressione, con rimprovero, “alle calende greche”, quando qualcuno non portava a temine un lavoro o non si decideva mai a finire una cosa. Capivo che voleva dire l’anno del poi e il mese del mai.  Studiando e scuriosando, perché a scuola si studiava il latino, seppi che nel calendario greco non c’erano le Kalendae, ecco perché i Romani per indicare il rinvio continuo di una cosa dicevano che era rimandata alle calende greche!

Quindi calende o kalendae stava per il primo giorno del mese al tempo dei Romani. Ma oggi il Ferragosto è il 15 di agosto! Qualcosa non torna.

Fino a non moltissimi anni fa in tante parti la gente festeggiava il primo di agosto, gli operai e muratori lasciavano di lavorare e andavano a casa del padrone per fargli gli auguri e ricevere in cambio un pranzo, o un ceppo (come quello che i negozianti davano per Natale ai clienti!), oppure una mancia.

Perché andavano dal padrone il primo di agosto? Agosto era storicamente il mese di Augusto, e Augusto al tempo dei Romani era l’imperatore, cioè il padrone … quindi il mese di agosto era inteso come il mese del padrone, e il suo primo giorno era festa, cioè feriae. Era festa il primo giorno del mese di agosto, feriae augustales, poi diventato ferragosto.

Ma chi ha spostato tutto questo al 15 del mese?

La Chiesa romana, entrata come garante teocratica dell’impero romano, poi sacro impero romano, ecc …,  si appropriò della tradizione e la modificò all’interno del suo calendario; il calendario gregoriano (calendario solare introdotto il 14 ottobre del 1582), che con qualche modifica, per far tornare i conti di un calendario solare aggiornato, è oggi adottato in gran parte del mondo. La chiesa assorbì il ferragosto romano e lo spostò al 15 agosto in coincidenza con la festa dell’Assunta. E a Barga si dice Santa Maria (e San Rocco è il giorno dopo). Gli inglesi dicono Assumption of Mary.

Spostato di data il ferragosto aveva comunque mantenuto caratteristiche tradizionali, mance, regali, auguri. Poi un Papa, Giulio II, intervenne …. cercate voi cosa fece a proposito; e cose intorno alle liste dei regali…

Oggi la caratteristica popolare è per i cittadini “la gita fuori porta”, insomma il pic-nic, la scampagnata. È giorno di festa, ci sono le ferie, no? Il mese di Agosto è per antonomasia il mese delle feste e delle chiusure prolungate delle attività. Forse per potersi allontanare dai posti caldi e cercare refrigerio altrove, in montagna, al mare, ma anche con scampagnate e gite. E coi Fuochi d’artifico, magari a spese delle amministrazioni locali. Panem et circenses o promozione turistica, no?

…. Sul calendario ci sono molte notizie che sono belline a sapersi e a raccontarsi.

La serie di post, di commenti ed articoli è aperta. Per chi volesse pubblicare un articolo al riguardo lo invii a adultiancoraascuola@gmail.com 

Gli amministratori di questo blog condiviso possono pubblicare direttamente, s’intende!

Chiunque può commentare compilando qua sotto. Il tuo commento è benvenuto.

Firmato: renato