mercoledì 31 agosto 2022

Il profumo di melanzana....



31.08.2022..



 




The scent of aubergines or, more known as EGGPLANTS……

Ascolta la lettura cliccando QUI  e a fondo pagina LITTLE ENGLISH al numero 19 chiedi ad Emma che inizi la lettura, mentre tu torni qui e leggi e magari ripeti a voce alta. :-) .

OPPURE clicca sotto per YouTube



       Food brings back memories of conviviality and  family life. I presume that for all of us, an event or a sistuation in the past is tired up with food.

I like eggplants!!!!! And you?

       My Mother learnt to cook them in different ways from her Calabrian friends while we lived in Melbourne in the 60’s. These ladies taught us to appreciate this vegtable, and from that day we’ve never stopped. Every time I cook a recipe with an eggplant I remember them with love.

      Sometimes her friends made a gift, giving to us jars with this vegtable, preserved in herbs and olive oil. It was a tribute for all the family. It was a real delicacy!!!.

      I was only a child at that time, but observing the lady while she taught my Mum how to prepare this recipe I learnt too. Although it has passed a lot of time since then, I cook it for my family with pleasure.

This is the ideal season to bring this vegtable on our tables.

It’s the right time to make a delicious “parmigiana”. It’s a hardworking recipe but the taste will reward the work.


I reviewed this recipe in different ways, but for me the best way, is to fry the eggplant as first step for this plate.  It brings out the most of the taste.

My recipe….

Place the fried eggplants in a baking tray

Add on top the tomato sauce with basil

A layer of bechamel

And a very generous portion of parmesan cheese……..continue the method till the quantity you desire.

(you could add mozzarella too)

Put in the oven at 180 degrees for 20 minutes….

 


 

 Profumo di melanzane….

Il cibo riporta in noi cari ricordi di convivialità, di famiglia e di vita…credo che per tutti noi  un evento, una situazione del nostro passato sia legato al profumo del cibo.

A me piacciono le melanzane!!!! A voi?????

         Qualche volta alla Mamma le furono regalati dei barattoli di vetro contenendo le melanzane cucinate in agrodolce, e conservate con le erbette ed olio d’oliva. Era un omaggio per tutta la famiglia dalla sua carissima amica e collega Calabrese. Per noi erano una vera prelibatezza!!!

       Ero solo una bimbetta allora, ma osservando la Signora mentre insegnava a mia Mamma come preparare questo piatto imparai anch’io.  A distanza di tantissimi anni, ancora oggi le cucino per la mia famiglia.

      Questa è la stagione ideale per presentare questo ortaggio sulle nostre tavole.

     Adesso una bella parmigiana ci sta proprio bene!!!.  E un po' laboriosa da preparare ma poi il suo gusto ricompensa l’ammattimento.

     Ho rivisitato la ricetta in diversi modi per la preparazione di questo piatto, ma a gusto mio il miglior modo è di friggere la melanzana. Sprigiona meglio il sapore della ricetta.

 

La mia ricetta:

sistemo in una teglia uno strato di melanzane precedentemente fritte,

aggiungo la pommarola con basilico,

verso un leggero strato di besciamella

 e sopra a tutto una generosa spolverata di  Parmigiano grattugiato…

…e così fino alla quantità desiderata.

(C’è chi mette anche la mozzarella)

Infornare a 180gradi per 20minuti…..

Buon appetito…






 

TU CHIAMALE SE VUOI.... EMOZIONI

Oggi 31 agosto 2022 sono andata per la prima volta a cercare i funghi, ero in compagnia di Loreno, Federica e Francesca. 

Mi piace farvi vedere il nostro raccolto:

                                                           prima: 


durante:






                                                      dopo:
    


venerdì 26 agosto 2022

Our meeting...



L'invito del Prof. e l'incontrarci in presenza dopo le vacanze 


 Come ha detto Emma é stato bello, e la pioggia battente che ci ha accompagnato nella ricerca della casa del Prof. inerpicata sul colle e le difficoltà di manovra per la stretta stradina (per fortuna non guidavo io) e la gentilezza  di un ragazzo e una ragazza che ci hanno dato indicazioni pur bagnandosi sotto la pioggia , hanno fornito quel pizzico di avventura che ha reso la serata ancora più accattivante

 Era tanto che non ci vedevamo,  noi di AAAS, in presenza e non come al solito on line dove, a causa delle connessioni lente, é difficile chiacchierare, le voci si sovrappongono o interrompono il discorso altrui dando un senso fastidioso di replay che non invita certo a parlare.   In presenza è un'altra cosa: il rapporto con gli altri ritorna splendidamente a umanizzarsi ed é bello vedere le facce , i sorrisi ,le  espressioni che mutano a seconda della serietà del discorso o delle battute.  

Il prof., sempre organizzatissimo, ci ha mostrato  i capitoli del libro e a turno abbiamo letto il file delle nostre presentazioni condividendole e gratificandoci pure con reciproci applausi.  Al termine... tutti a tavola, con Mirna che veniva affettuosamente a salutarci, qualche apparizione di gatti e un cane direi molto obbediente.  Quella casa, inerpicata sul colle tra boschi e brevi tratti di vigne, una splendida vista sulla vallata, in quel verde dolcissimo di fichi (ottimi i dottati), pietra e legno, comunicava la calda accoglienza ricevuta.

             GRAZIE   Prof. e Mirna  .....e grazie a tutti voi AAAS.





mercoledì 24 agosto 2022

Our meeting....


 24.08.2022

INCONTRARE GLI AMICI FA SEMPRE PIACERE

Noi di AAAS siamo un gruppo speciale. Anche se pur ancora tempo di vacanze l’entusiasmo di definire il lavoro a noi caro non manca. La nostra creatura, Il libro dal titolo “IL NOSTRO DIARIO”.

   Per questo motivo il Professore ci ha gentilmente invitati a casa sua. Ci siamo dati appuntamento Lunedi 22 Agosto ore 17. Non sapevamo dove abitasse ma lo abbiamo scovato tra le stradine tortuose e l’immenso verde della Garfagnana.  Il panorama della nostra valle, da quella postazione, era favolosa.

        Da quell'invito iniziò la disponibilità di tutte noi a rendere il nostro meeting più completo. Che cosa c’è di più bello di una riunione di amici intorno ad una buona tavola per festeggiare la serata?. In poco tempo la nostra chat di whatsapp si riempì di messaggi per decidere le cose da portare per quella cenetta.

         La nostra Daniela si prese la briga di chiamare personalmente tutti gli invitati per organizzare al meglio quell’occasione. A tutte la stessa domanda “cosa prepariamo?” Ed ognuna di noi si presa il compito di presentarsi con una pietanza da condividere in allegria.

         La nostra tavola era apparecchiata di cose buone. Le cuoche della serata erano la Daniela con una zuppiera di antipasto di farro e la Mariella con la sua squisita torta salata di melanzane del suo orto . La Pieranna portò le bibite, compreso il buon vino, la Maria arrivò con una gigante e fresca  anguria dal sapore ottimo, la Luciana ci offrì i budini del caseificio delle sue nipoti, io contribuii con pizza e schiaccia fatte in un panificio del mio paese, la Rita ci offrì un bel vassoio di paste, e sempre lei ebbe  anche il pensiero molto carino di regalare una bella orchidea alla padrona di casa.

Eravamo felici di aver concluso il nostro lavoro. Ma prima di lasciarci ci si mise in posa per una fotografia e ci si salutò con  un arrivederci, “alla prossima…” , ringraziando l'accoglienza del Prof. 

Purtroppo succede che non era stato possibile a tutti quelli del gruppo di AAAS partecipare!  Ma non mancheranno altre occasioni di incontrarci tutti insieme.

Hope to see you all next time……


giovedì 18 agosto 2022

Un ricordo.......

 

17.08.2022

          Come si fa a dimenticare i due anni di pandemia, fatta di chiusure di alcuni esercizi commerciali, chiusure della ristorazione, restrizioni di ogni genere. Di quando siamo stati  costretti al lockdown.  Per i nostri studenti  lasciare la scuola è stato veramente un colpo duro, proibire a loro di uscire per fare una  passeggiata. Chi aveva un giardino era fortunato.  

      A ripensarci mi sembrerebbe fantascienza tutto questo,  purtroppo invece  è stato proprio cosi nella realtà.

          Mi ricordo che i genitori dovevano impegnarsi ad occupare questi giovani in qualche modo. I miei nipoti grandi, all'epoca (2020) avevano 15 e 12 anni,  li  impegnavano a fare il giardinaggio, a fare le pulizie domestiche oppure lo stare ai fornelli per imparare a cucinare.

         Per fortuna io abito molto vicina a loro e quando la  piccolina di 5 anni (all'epoca) stava con me era importante darle spazio  alla creatività. In quel periodo lei era all’ultimo anno di scuola materna, e ne ha risentito tanto della mancanza di stare con le  Maestre e Compagni di classe. Anche  lei alcune volte ha fatto la DAD, ma diceva che voleva fare le attività a scuola.

      Queste foto mi ricordano quel periodo.

PENSIAMO POSITIVO.

                                                                                         
                       



                                                 


lunedì 15 agosto 2022

 

                                                                    La fiera di S. Rocco.     C'era una volta...

La fiera di S. Rocco era il top dell'Estate per noi bambini: sognata e attesa dall'anno precedente. 

 Io abitavo proprio lì, vicino alla piazzetta della chiesa, con davanti i giardinetti e le panchine: Il posto più bello del mondo per un bambino ed era, in quel giorno, il cuore della festa.

Mio padre, il " sor Enrico", direttore della locale banca d'America e d'Italia, sempre allegro e pronto alla battuta, duettava dalla finestra con il proprietario del banco lì sotto, reclamando, a gran voce, la bontà della  merce: piatti e pentole.  Si divertivano un mondo e, con loro, tutti quelli che si fermavano ad ascoltare.  Il signor Sereni commentava, passando, con il suo vocione, mentre mia mamma preparava il pranzo per i parenti che venivano alla fiera.  Si mangiava in sala da pranzo, con il servito buono, perché era una festa solenne.

Gli zii della Moma davano a noi bambini qualche spicciolo, da amministrare con oculatezza, non soldi da mettere sul libretto di risparmio, ma proprio spiccioli da spendere alla fiera. Che soddisfazione! Si studiavano i banchi dei giochi, si facevano conti su conti per farci rientrare.. prima di tutto.. la pistola ad acqua: con il caldo di Agosto potevamo permetterci  battaglie.. all'ultima...acqua con  le squadre degli altri bambini,  senza che i genitori intervenissero con rimproveri e punizioni e poi... lo zucchero filato.... che, ad ogni boccone, si spiaccicava su tutta la faccia!   Fino alla sera era tutto un correre tra la folla che riempiva le strade, schivando, con maestria, tutti quelli che ci trovavamo davanti.
 L'unico obbligo: la funzione in chiesa,  sopportata di buon grado grazie alla simpatia che  suscitava  la statua di S. Rocco e il cane al suo fianco con il pane in bocca.   


A proposito di S. Rocco, io sono la madrina della campana piccola . Sono quella con le treccine. Il tempo passa  in fretta, ma fa piacere ricordare. 

E ora? Molte cose sono cambiate: oggi é  Il  Ferragosto  la festa  dell'immaginario collettivo e comprende S. Maria e S. Rocco. Ci sono poi altre fiere più belle e importanti di questa, la gente é diversa, le abitudini pure, ma, per chi l'ha vissuta da bambina il fascino della fiera di S:Rocco non é mutato.  Ancora mi piace andare a cercare il coltello che manca, l'asciugamano in più, il  cestino da rinnovare e. naturalmente...la collana di agli e cipolle.

Importante e molto apprezzata é inoltre la quasi certezza di incontrare per l'occasione persone che non si vedono da tempo: compagni di scuola trasferitisi altrove, amiche che vivono in altre città ed é bello allora aggiornarsi sui trascorsi di vita e salutarci, sperando di incontrarci di nuovo il prossimo anno.

E allora:  EVVIVA! e buon SAN ROCCO a tutti!
 



.         



domenica 14 agosto 2022

Che la lettura sia un’attività intima e personale? Un tabù che gli AAAS possono sfatare.




La lettura può essere anche un’attività sociale, fatta di confronto, scambio di opinioni e condivisione. Anche blended activity (aiuto, LITTLE ENGLISH!), cioè un po' in presenza e un po' a distanza, o viceversa (come canta il Gabbani).

La lettura può espandersi dalla dimensione privata alla dimensione sociale, noi preferiamo dire socializzante. Del resto perché non ricordare che a scuola abbiamo tutti lo stesso libro di lettura, lo stesso sussidiario, lo stesso classico da leggere e commentare?

Poi finita la scuola, la lettura, perché diventa un fenomeno intimo?  Ci deve essere un motivo di poteri occulti alla maggioranza per poterlo sostenere, e questi ci sono senz'altro, perché sennò si propaganda forbitamente che la lettura fa parte della sfera intima della acculturazione individuale?

Noi, adulti ancora a scuola, potremmo sperimentare su di noi e smontare questo assioma perpetuato da psicologi e sociologi  dello staff system (Emma, help!).

Certo quando sei da sola, leggi da sola. Se decidi comprarti un libro e gustartelo in poltrona o a letto, perché no!  Sei sul treno o sull'autobus, sei in coda allo studio medico o alla cassa di una banca: ti porti un libro e non sbuffi, leggi e ti corrobori! Certo. Da sola. Lettura personale, certo.

E vai a giro, anche per le spese (shopping, Emma, vero?), ci vai coi tuoi, magari anche con chi fai tante cose, anche i figli o i preliminari, e poi entri in una libreria: ti è venuto in mente che avresti potuto scegliere e comprare uno stesso libro, anche uno per uno lo stesso, per leggerlo assieme? Come comprate due banane, due tazzine da caffè uguali, due cuscini uguali, due... perché siete gente che state assieme!

No, di solito non accade. Ci hanno abituato, convinti che sia meglio così? Che sia perfetto crescere soltanto con la lettura intima? 

Non lo sappiamo il perché, ma ti sembrerebbe strano che una coppia comprasse una coppia di libri e la leggesse assieme o nello stesso tempo. Forse ti sembrerebbe antieconomico. 

E non ti ricordi più, non fai il minimo collegamento a quando il prof. disse a tutti e ventidue, perché tanti eravate in classe in seconda media, "sono arrivati i libri di narrativa, 23 copie di Maja delle Streghe, una per uno, domani finalmente iniziamo a leggere assieme". E non ti viene in mente la soddisfazione di iniziare quella avventura tutti con lo stesso libro in mano, anche evitando ore di possibili interrogazioni logoranti?

Ecco. Forse qualcosa di dissociativo c'è sotto queste convinzioni da non-più-alunni come quella che la lettura è un fatto miglioramento personale e intimo.

AAAS può pensare e dimostrare che la lettura è la lettura. Se hai voglia e capacità di leggere! Perché chi smette di leggere o legge solamente i messaggini brevi sul telefonino o le righe dei facebucche, alla fine dice di non aver voglia di leggere ma in realtà ha perso la capacità logica di seguire una lettura complessa. Analfabetismo di ritorno! Accade lo stesso per la scrittura! Questo è un aspetto di quello che chiamiamo analfabetismo funzionale. 

Adulti Ancora A Scuola, forse anche Maidiremaiadulti può riscoprire che la lettura è la lettura, con tutte le implicazioni intime, culturali, sociologiche e di soddisfazione o di masochismo ... ok! (Emma, va bene? o è meglio Okay?). Poi te la fai da sola o da solo, oppure leggi insieme ad altri. Sullo stesso libro o su più copie dello stesso libro. Una scelta occasionale, non di merito o di validità.

"mamma, dai, leggimi ancora...", così le dicevi quando eri piccola nel lettone e lei ti teneva la testa sull'avambraccio e con la ma mano teneva il lembo destro del libro aperto e con l'altra l'altro lembo, e la mamma leggeva ... Ma sei sicura che leggesse solo mamma o eri anche tu che leggevi? Non sapevi meccanicamente leggere, ma leggevi anche tu, insieme, riga per riga, meglio frase per frase, battuta per battuta, e ti accorgevi se la lettura era sbagliata! Perché? Leggevi! ed eri infante, cioè vorrebbe dire che non eri capace di parlare propriamente! 

Quella era la prima lettura in comune. Lettura comunitaria. Lettura di gruppo. E ti accorgevi, al continuare la lettura la sera dopo, se la mamma apriva il libro alle pagine giuste o no, e glielo dicevi prima che lei se ne rendesse conto! Leggevi. Leggevate assieme. 

Perché da adulti non restare complici della lettura? Almeno qualche volta! 

"Lo facciamo ai bambini, so leggere da me, non occorre che io ti legga e tu mi legga", ti disse Alberto quando sotto l'ombrellone stavi leggendo a voce alta un articolo che avresti voluto condividere con lui!  Ti fermasti. Poi più tardi lo lesse, e ne parlaste. Anzi lui riprese il giornale e ti rilesse pari pari i passi che l'avevano colpito di più. Contento.

E allora, fu un riflesso condizionato quello di dirti subito che l'avrebbe letto da solo! 

Allora, che la lettura sia necessariamente un’attività intima e personale è per un adulto non più a scuola è un assioma, indimostrabile, un tabù, una balla inmanifesta, cioè una fake-new! (Bene così, Emma?) 

..... 

il romanzo può continuare ... ( prossima puntata, la lettura come dialogo)

... la proposta di AAAS sarà, a ottobre, anche quella di aprire un un common blended reading path (Emma, questo è difficile, come lo diresti tu in BIG ENGLISH?)

si cercheranno adesioni e arditi del cammino sperimentale per nuovi orizzonti di lifelong learning (Emma, perdonami.)

......AAAS could read a book  and bring out a discussion on it. We could also prepare a conference and ask qualified people in matter to deepen the topic with us... 

......potremo leggero un libro in comune ed analizzarlo insieme. Potremo preparare una conferenza e chiedere a persone qualificate di approfondire l'argomento con noi.

_____________________________________________________________________________________

sabato 13 agosto 2022

MOSTRA DI PITTURA


13.08.2022





Today, August 13 2022, at Coreglia Antelminelli has been inaugurated a painting exhibition  made by Women Artists.

         The show was organized by the Ladies of The Equal Opportunities of that town.  The speach of one of the organizer explained very well the reason of this decision … 

 Women have never the chance to fully demostrate their ability in the same way as  Men. Sometimes they have to make a step backwards, because of their  role of being a female………”.

        In the paintings you could capture the expression of feelings  that every Artist ejected on her canvas. These ladies all tried new technologies in matter of painting. It's evident that the pictures bring out the story of Women who want to tell how they can be very creative and very special.

         After the celebration, while I walked through the little narrow paths of this historical  town I noticed that it’s well looked after. It  was  clean and attractive. Only a few shops. I didn’t meet many people around although the summer season. I also visited the Church of San Martino. 

Before stepping in the car to leave this place I went in the main locale bar for a coffee and a delicious cake.

 

and


     Oggi, 13 Agosto 2022, a Coreglia Antelminelli è stata inaugurata una mostra di pittura di Artiste Donne.

      L’esposizione è stata organizzata dal gruppo delle Pari Opportunità. Dall’introduzione di una delle organizzatrici si capisce bene questa decisione…

       “Le Donne non hanno la piena opportunità di dimostrare le loro capacità come gli Uomini. Alcune volte devono fare un passo indietro, alcune volte forzato per il loro ruolo di femmina…….”.

        Nei dipinti si può captare l’espressione di sentimenti che ogni artista proietta sulla sua tela. Tutte hanno sperimentato nuove tecniche in materia di pittura. I dipinti esprimono la storia di Donne con la voglia di evidenziare quanto ogni una di loro è creativa e speciale.

         Dopo la celebrazione, camminando nei vicoletti di questo storico paese ho notato che è molto curato. E’ pulito ed attraente. Solo alcuni negozi. Non ho incontrato tante persone in giro nonostante sia la stagione  estiva. Mi sono anche fermata per fare una visita nella Chiesa di San Maritino. 

Prima di risalire in macchina per lasciare questo luogo sono passata dal  bar centrale per bere un caffe e gustare un delizioso cornetto.

 




mercoledì 10 agosto 2022

Omaggio a Pascoli.


                      da Poemi conviviali -Solon (vv.41-62)



Splende al plenilunïo l’orto; il melo
trema appena d’un tremolio d’argento...
Nei lontani monti color di cielo
                    sibila il vento.



Mugghia il vento, strepita tra le forre,
su le quercie gettasi... Il mio non sembra
che un tremore, ma è l’amore, e corre,
                  spossa le membra!





M’è lontano dalle ricciute chiome,

quanto il sole; sì, ma mi giunge al cuore,

come il sole: bello, ma bello come
                   
                  sole che muore.


Dileguare! e altro non voglio: voglio
farmi chiarità che da lui si effonda.
Scoglio estremo della gran luce, scoglio
                    su la grande onda,


dolce è da te scendere dove è pace:                                                   
scende il sole nell’infinito mare;        
trema e scende la chiarità seguace  
                    crepuscolare.                                              


La Morte è questa! il vecchio esclamò. Questo,                       G. Pascoli 
ella rispose, è, ospite, l’Amore.                                                     










                                    
                                          

 

 

 


 

 

Omaggio al Pascoli

Noi  componenti della misericordia di Castelvecchio Pascoli e alcuni giovani volontari, stamattina abbiamo steso le sedie per lo spettacolo di stasera, verranno lette alcune poesie del Poeta e verrà menzionata anche una studentessa che alla maturità a commentato una poesia del Pascoli prendendo il massimo dei voti. 

10.08.2022

Oggi, Tanti auguri di buon onomastico a tutti i Lorenzo.

La notte di San Lornzo, è magica.

Captare con lo sguardo l'attimo di una stella cadente,

è magico.

Esprimere un desiderio.

è romantico.

Come dice la canzone:

afferra una stella cadente,

mettila in tasca e conservala per una giornata piovosa.

con la sua polvere di stelle

ti illuminerà quel giorno buio.

martedì 9 agosto 2022

Dal Dentista...

 9.08.2022....

                             

Having a check-up at the Dentist is very importortant.

            While my eight year old grandchild sat on the armchair of the Dentist’s surgery room, I thought of my first time to the Dentist. I was round-about her age. I’m talking about the 60’s, when I lived in Melbourne. The Australian Goverment proposed a prevention campaign facing all the students of the Primary Schools. I remember like it was yesterday, when the bus came at School (St. John’s) to take us to the Dentist. Our guide was a nice middle aged Australian lady. She was  chubby and wore a cute hat, like Queen Elisebeth’s ones.

           In the morning our Superior Nun called us in turn. We got out of the class-room to go up on the bus. It was a short jouney to arrive at destination. When I entered into the waiting room I could smell the disinfectant. It was an ample room, with a white painted wall, it had chairs, and a small table. I couldn’t miss looking at the big bill -board with the writting 

“AN APPLE A DAY KEEPS THE DOCTOR AWAY”

        It comes up to my mind  that I returned there more  times, probably I needed to cure my teeth.

Even in those years Australia was very thoughtful for denture care and used advanzed tecnology systems  for dental prevention, which was not yet used  in other coutries.



   
E’ molto importante un check-up dal Dentista.

               Mentre mia nipotina di otto anni era seduta sulla poltrona davanti alla Dentista, mi veniva in mente la mia prima esperienza nell’ambulatorio Dentistico. Avevo circa la sua età. Sto parlando degli anni ‘60, quando abitavo in Melbourne. Il Governo Australiano fece una compagnia di prevenzione rivolta agli studenti delle classi elementari. 

           Ricordo come fosse ieri,  quando veniva il bus a scuola (St. John’s School) per portarci dal Dentista. La nostra accompagnatrice era una simpatica signora Australiana, un po’ paffutella ed indossava un bel cappellino, tipo quelli di Queen Elisabeth.

            Al mattino la Suora Superiore ci chiamava a turno, per usciva di classe e salire sul bus. Con un breve viaggio si arrivava a destinazione. Quando entrai nella stanza d’attesa sentì subito l’odore del disinfettante. Era una sala ampia con il muro tinteggiato di bianco, c’erano le sedie ed un tavolinetto. Non si poteva non notare un grande cartellone appeso sulla parete con la scritta:

“UNA MELA AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO”.

          Rammento che ci dovetti ritornare più di una volta, probabilmente ne ebbi bisogno per migliorare la mia dentatura.
Già a quei tempi, in quel Paese erano molto attenti alla salute dentale ed erano avanti nelle tecniche di prevenzione, cosa che non era cosi in altri paesi.




domenica 7 agosto 2022

First break : il panino

 I nipoti di Firenze, soli in casa, mi hanno mandato la foto mentre  addentano con gran gusto un enorme panino farcito. Alla nipote quattordicenne piace cucinare, così ho fatto loro i complimenti chiedendo, anche per dargli una certa soddisfazione, "cosa c'è nel panino? chi l'ha preparato?"

La risposta... lapidaria...è stata....GLOVO! 

PASQUA 2024

 28.03.2024 La Pasqua per me significa l’arrivo della primavera, la rinascita. I fiori spuntano nei posti dove meno l’aspetti. Sono una mera...