sabato 2 novembre 2024

 

Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,                  
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...

Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
 di nere trame segnano il sereno,
                       e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante                        
                                                 sembra il terreno.........
                                    Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
                                    odi lontano, da giardini ed orti,
                                     di foglie un cader fragile. E' l'estate 
                                                 fredda, dei morti.

                                                                  Giovanni Pascoli 



    Immagini che portano a un’illusione, quella della primavera, che rappresenta la metafora delle illusioni della vita.
Nei primi versi, il paesaggio luminoso è percepito con sensazioni gradevoli che spingono a ricercare altri segnali della bella stagione.
Nei versi successivi c’è il passaggio alla realtà: rami spogli, cielo senza uccelli, terreno gelido, silenzio. Infine la presa di coscienza dell’illusione: nonostante la giornata luminosa e serena, siamo nel mese di novembre che richiama la commemorazione dei morti.   







Il “nido” è un luogo sicuro, il luogo degli affetti più cari, il luogo dove ognuno può trovare pace e conforto, dove si è protetti dal male del mondo. Pascoli sente di aver bisogno di un porto sicuro nella vita, perché il male serpeggia e può travolgere all’improvviso: lui lo aveva sperimentato.                                              

giovedì 31 ottobre 2024

IL CICLAMINO

 31.10.2024




IL CICLAMINO

 

In questo periodo vediamo i ciclamini ovunque. I negozi autorizzati ne hanno carrelli pieni per la vendita. 




Il mese di Novembre porta un tempo  ballerino, caldo, freddo, e piaggia, non sai proprio quale fiore è il migliore per la festa di  Ognissanti, ma questo specie è molto richiesta, ed apprezzato.

La loro varietà di colori esprimono serenità, appaiono quasi timidi,  fa piacere riceverli ed anche regalarli. I colori sono di varie sfumature. Amano la luce ma non hanno paura della notte.


 I ciclamini selvatici sono meravigliosi,  non sempre evidenti nel terriccio del bosco, ma il loro profumo si espande nel aria ed attirano l'attenzione ai passanti distratti.

 


(dal web)   Ciclamino

Pianta erbacea tuberosa delle Primulacee ( Cyclamen europaeum ), con foglie basali picciolate e cordate, fiori solitari, dalla corolla a tepali ritorti, variamente colorati, dal rosa al lilla al rosso porpora. Le specie com. coltivate derivano da una specie originaria dell'Asia Minore e della Persia ( Cyclamen persicum ).

Il ciclamino ha diversi significati simbolici, spesso legati alla sua bellezza e alla sua capacità di fiorire in condizioni difficili. Ecco alcuni dei significati più comuni:

Simbolismo del Ciclamino

In Ialia i Ciclamini crescono nelle zone montane, fredde e nei boschi o dove prevale l’ombra. Questa pianta era già nota anticamente per le proprietà velenose delle loro radici.

Gli antichi greci, invece, viste le fattezze della sua corolla a forma di utero e la diffusione dei suoi semi che provocano crescita di altre piante, lo consideravano un afrodisiaco, associato alla fertilità e in grado di agevolare il concepimento.


 

 https://www.thecolvinco.com/it/blog/duplice-significato-del-



 

 

mercoledì 23 ottobre 2024

ONCE UPON A TIME ..... LETTERE SCRITTE A MANO!!!

 23.10.2024





Quante lettere avete scritto, e quante lettere avete visto scrivere a mano?

 C'ERA UNA VOLTA ..... ONCE UPON A TIME .....

Melbourne (1958/68) Ho visto mia Mamma scrivere una lettera ogni settimana, per dieci anni, ai miei Nonni in Italia.

Nonostante sia trascorso tantissimo tempo da quei giorni, tengo stretta nella mia memoria la visione che ho di lei seduta al tavolino di cucina a scrivere, di solito si prendeva il tempo la sera dopo cena, sebbene con la stanchezza sulle spalle. Con una mano teneva la penna e l’altra stringeva tra le dita la sua sigaretta accesa, della quale in quel occasione non si faceva mai mancare. Con occhi da bambina notava tanta serenità in quel immagine. Ogni tanto si fermava a pensare e poi riprendeva a scrivere con la sua bella calligrafia che tanto ammiravo. Molto spesso insieme alla lettera aggiungeva nella busta anche una foto di noi, per accertare i parenti lontani che stavamo bene. Non fu sempre “rose e fiori” la vita degli emigranti, ma questo, la Mamma non lo faceva mai sapere alle persone care oltre oceano, e mi diceva,

“sai bimba siamo troppo lontani per raccontarle cose brutte, perché non capirebbero l’andamento in questo paese, perciò è meglio non darle preoccupazioni”.


Quando raggiunsi l’età di leggere e scrivere, anch’io aggiungevo i miei saluti e raccontavo qualcosa delle mie giornate ai cugini lontani. Mi piaceva scrivere lettere, le scrivevo in Italiano nonostante la mia scuola fosse in lingua inglese. Dalla Mamma accettavo solo che mi correggesse qualche sbaglio nelle parole, tutto il resto era mio pensiero, pero si raccomandava che mi spiegassi bene per non essere fraintesa dal destinatario. A differenza di me, le mie sorelline non hanno avuto l’esperienza di comunicare scrivendo le lettere, perché non avevano ancora l’età di leggere e scrivere.

Negli anni che abitammo all’estero i miei genitori pensavano a spedire, tramite posta, anche dei bei pacchi pieni seppi di cose di ogni genere, avendo attenzione a non sforare il peso ideale. Le confezionavano in un certo modo, per quello che mi ricordo, credo siano stati preparati in sacchi di stoffa, e non era facile scrivere l’indirizzo sul quel materiale. La posta era molto vicina alla nostra abitazione in Brunswick st, ma era comunque faticoso arrivare all’ufficio postale con quel carico. Ero sempre a fianco alla Mamma, perché traducevo per lei in inglese se aveva da chiedere qualcosa all’impiegata e vice versa in italiano se l’impiegata aveva domando per lei.


Ancora negli anni a seguire scrivevamo tante lettere spedite by PAR AVION,  ( la e-mail per noi non era ancora nata)  ma questa volta verso l’Australia perché avevamo lasciato i cari parenti in quel continente oltre oceano. Ricevevo anch’io molto spesso lettere dalle mie compagne di classe. Loro mi raccontavano dei progressi a scuola ed io rispondevo raccontando il procedimento della mia vita in paese. Mi piaceva mandarle anche delle belle cartoline, con l’immagini delle città italiane (all’epoca non avevamo lo smartphone per scattare le fotografie)

Durante il servizio militare, mio Marito, (allora fidanzato, 1970) mi mandava i suoi saluti tramite lettere e cartolina (non avevamo il telefono nelle case) della quale ricevevo volentieri e mi sbrigavo a risponderli. 

 

Oramai quei tempi sono tramontati da un pezzo, ma per me sono ricordi indelebili, ed ancora oggi costudisco, con queste lettere, la testimonianza di un passato molto diverso da oggi, ripensando a quei giorni quando, con mia Mamma preparavo carta e penna per scrivere a mano lunghe lettere spedite con il francobollo.

 

 Dal web) La scrittura delle lettere ha una storia plurimillenaria

Le più antiche lettere della storia dell’uomo occidentale di cui si conosca l’esistenza sono poco meno di una decina di esemplari greci, scritti a graffio su sottili lamine di piombo rinvenute in genere arrotolate o su frammenti di coccio, cronologicamente assegnati al periodo tra il VI e il IV secolo a.C…….

https://www.designforeverydaylife.com/it/art-of-writing/la-storia-delle-lettere/

giovedì 17 ottobre 2024

HERE COMES THE TRAIN!!!

 17.10.202


Ecco il treno!!! Here comes the train!!!

 


Arriva puntuale al binario 4. Salgo in fretta per affrontare un viaggio lungo, ma piacevole.

Velocemente mi accomodo al posto assegnato: carrozza5, posto17A, recuperato con l’acquisto del biglietto on-line. Sono al finestrino! preferisco il sedile verso il corridoio, perché non voglio disturbare l’altro passeggero quando mi devo alzare per qualche mia esigenza, ma da quella parte non lo becco mai!!!!

Aggiusto il mio bagaglio al meglio, e mi siedo subito senza ingombrare il passaggio.

Accomodato di fronte a me ho un giovane uomo che tiene gli occhi chiusi ascoltando qualcosa dal suo pc con gli AirPods. Per adesso siamo solo in due, dei quattro posti disponibili, invece nei sedili dalla parte opposta sono tutti occupati, da 4 femmine! 2 giovane Mamme con 2 belle bambine a fianco. Ad osservarle bene credo che le bambine abbiano: una, 3 anni, e l’altra pressoché 5. Nemmeno dirlo, hanno tutte, compreso le più piccine lo smartphone acceso per non annoiarsi durante il tragitto.

Ogni tanto guardo fuori dal finestrino, ma per la velocità del treno riesco a captare come un flash: alberi, pali della luce, tetti di capannoni, grossi tubi posti a terra, campi, e vecchie barchette in disuso abbandonate come in una discarica abusiva. 

La gente è molto silenziosa, ma ad un tratto rompe il silenzio l’allegra vocina di una delle bambine, che sta parlando con la sua Mamma, mentre gli sfiora il viso con una manina e le offre qualche bacetto.

Sono a metà strada del mio viaggio  e decido di aprire il backpack per tirare fuori un piccolo sandwich portato da casa per non affrontare l’intera corsa senza mettere un boccone tra i denti. Attentamente mi avvicino alla carrozza riservata per la ristorazione dove c’è anche la possibilità di prendere un caffè al distributore automatico.

C’è folla alle stazioni, la gente sale di corsa, ma per ora non si è fermato ancora nessuno ad occupare i posti vicino a me. Sono passati anche due amici a quattro zampe con i loro padroni, ma erano solo di passaggio per prendere posto nell’altra carrozza.

Nel fra tempo mi diverto ad osservare la gente. Noto che sono tutti molto paziente in attesa di arrivare a destinazione. Guardandomi intorno riesco a vedere un signore che morde un panino, una signora che dorme, una bella turista che sta in piedi aggrappando la borsa nella stiva, un cinese che cammina nel corridoio, ed uno che legge attentamente il giornale,  mentre quel giovanotto di fronte a me sta ancora dormendo, e le bambini sono ancora connesse al phone.

Soddisfatta del mio panino e della tazzina di caffè decido di leggere il libro, quello della storia di Puccini che ho portato con me con l’intenzione di finirlo, per quanto mi appassiona.

Dopo un po guardo sull’app infomobilità di TreniItalia vedo la mia posizione e leggo che siamo in orario. Ancora tre stazioni prima che possa scendere dal treno.

A metà della corsa passa il controllore e scannerizza il QR code del il mio biglietto, proseguendo professionalmente ad esaminare tutti gli altri.

Inaspettatamente il treno si ferma lontano dalla stazione prevista. Ci comunicano in lingua Italiana ed Inglese "the strain is not stopped at a station, we have to wait for the police because  of a death  on this railway track”. E continua “please stay on the seats”, ed intanto si sentono qualche lamentela per il ritardo non previsto.

Dopo aver letto pressoché trenta pagine del mio libro è tempo di prepararmi,  il treno si sta avvicinando in direzione d’arrivo. Si stanno preparando anche altri passeggeri. C’è chi si mette la maglietta, e altri che si caricano del trolley o di un bagaglio a mano.

Prima di scendere, si vede  dai finestrini l'immenso mare blu, una vista meravigliosa da immortalare in fretta prima di perdere l’attimo.

Il treno si ferma.

La ragazza più vicina all’uscita preme il pulsante per aprire la porta, ed una dopo l’altro, con cautela, scendiamo gli scalini, dirigendosi in fretta verso l'uscita. Chi prende a destra, e chi a sinistra in poco tempo la stazione si svuoto.

Mi piace viaggiare sui mezzi pubblici, c’è sempre qualcosa di nuovo da osservare e da imparare.

 

 

 

 

 

 

 


martedì 15 ottobre 2024

FRIENDSHIP

 15.10.2024


FRIENDSHIP

Che bella parola: “AMICIZIA” “FRIENDSHIP”


COSA SIGIFICA AMICIZIA?



Si nota subito nei bambini quando c’è più intesa con un coetaneo rispetto ad un altro, e di solito rimane un legame speciale per tutta la vita. Ho conosciuto coppie che sono cresciuti insieme fino a sposarsi. Ho visto i miei nipoti in tenera età in compagnia di bimbetti, che hanno conosciuto da quando gattonavano al “nido” ed adesso hanno 20 anni, e sono ancora molto affiatati.

Chi non ha un amico/a del “cuore?”


 Dal web) I valori fondamentali dell’amicizia sono la fiducia e l’onestà. Quando una persona, senza esitare, ti guarda negli occhi e può dire “sì, di te mi fido!”, allora quella è vera amicizia. Per questa ragione è importante distinguere gli amici dai conoscenti. L’amicizia è un valore più profondo e radicato, che passa per la condivisione e lo scambio. L’amico non ti chiede di cambiare, non giudica le tue azioni ma allo stesso tempo ti fa notare se stai prendendo una strada sbagliata. A un amico puoi confidare pensieri, idee, segreti; a un amico puoi chiedere aiuto senza che questi pretenda nulla in cambio. La differenza fra amici e conoscenti, insomma, è abissale, ed essere circondati da persone non significa necessariamente essere circondati da amici.

L’amica/o si distingue in momenti di difficultà.

Per mia Mamma nacque una vera amicizia con la signora Luciana, emigrante come lei, vista per la prima volta durante il viaggio in nave, di 32 giorno, dall’Italia verso l’Australia (1958).  Il destino le portò anche ad essere vicine di casa in Melbourne. Nello stesso anno ebbero entrambe una gravidanza, per mia Mamma fu la terza, ma per la Signora Luciana, della quale era più giovane, fu la prima. Mia Mamma, avendo 3 figlie non potè permettersi di ritornare a lavorare dopo la nascita, per l’altra, pur avendo un figlio solo, fu difficile anche per lei perché non aveva nessuno a cui poterlo affidare. Conoscendo questa situazione, mia Mamma si offrì ad occuparsi lei del piccolo bimbo. Le disse “io intanto devo stare a casa per le miei figlie, ed insieme a loro mi posso occupare anche del tuo”. E cosi fu!! In quegli anni la Luciana lavorò in una fabbrica di confezioni, ed ogni fine settimana portava un sacco di abiti ed indumenti per tutta la famiglia. Ricordo che questa nuova amicizia era sempre presente alle nostre feste e quel bambino diventò un caro amichetto per le mie sorelle.



Un amico è una persona che ti sta vicina, che ti capisce, che ti sopporta e supporta. Se è vero che anche soli si può stare bene, il rischio è che la nostra mente venga interamente occupata dai nostri pensieri isolandoci dal resto del mondo. Un amico è il modo per mantenere un contatto con l'esterno.


Le amicizie sono importanti anche in età avanzata.  

 A volte le situazioni della vita possono portare a vivere nelle strutture di riposo lontani dai famigliari. Lo stare insieme giorno dopo giorno, condividere i servizi, lamentarsi entrambe per gli acciacchi che li accomuna, raccontare della loro gioventù, parlare dei loro figli e nipoti oppure solo trascorrendo le giornate insieme in poltrona a guardare la TV, cresce un legame di amicizia e di affetto.  

Anche se succede che un amica/o  non si frequenti per tanto tempo, friendship rimane sempre un punto di riferimento nella nostra vita, e quando ci si rivede, si ritorna come se la distanza non avesse interrotto quel bel rapporto di affinità consolidato negli anni.

 


sabato 12 ottobre 2024

UNA VITA SCHERMATA

 Da parte della Maria Rosa




(quando costruiamo una immagine collage, similmente a queste sopra, allo scopo di inserirla in una pagina blog, vedete anche voi che è meglio costruirla in verticale e non in orizzontale. quella in orizzontale non può essere ampliata granché. Si vede meglio la immagine verticale.)

Grazie Maria Rosa, mi dai anche l'occasione di far un po' di lezione.
Prendo spunto da questo frangente. 
La Maria Rosa  il 29 settembre si è trovata davanti al dilemma di come fare, 
La Mariarosa ha due pagine in pdf derivate dal salvataggio di due pagine word.
Vorrebbe postare sul blog le due pagine  come immagini, ma non ci riesce. 
Si postano immagini se il file ha la estensione da immagine, ad esempio jpg. png., ma un pdf non ha estensione immagine, quindi prima va reso in formato immagine.
La cosa più semplice che si può fare in tutta autonomia (ed artigianalmente!), ed è quello che ho fatto io, è aprire  il file pdf, renderlo completamente visibile sullo schermo del pc, usare la combinazioni di tasti WIN+Schift+S per ritagliare la immagine dallo schermo. Lo si fa per tutti i file pdf interessati. Le catture della porzione di schermo rimangono negli appunti (finché non si spenge il pc). A questo punto si apre una pagina bianca di word e vi si incollano le immagini [prima WIN+V e poi clic sulla immagine che si posizione sulla pagina, come incolla) una alla volta. Guarda che ci sia un po' di spazio tra una e l'altra (vai a capo due volte dopo aver incollato la prima immagine)]
Adesso (sei in word) evidenzi una immagine (alla volta) poi con il clic destro comandi "salva come immagine", dirai dove e saprai dove ritrovarla.
A questo punto sei pronta per postarle sulla pagina blog. comandi inserisci immagine dall'icona apposita e via.  Ti accorgi che se vuoi rendere la immagine ben visibile si adatta meglio alla pagina quella costruita in verticale!

Bellino il titolo?

La Maria Rora adesso può costruire la sua pagina e quindi potremmo eliminare questo post.









Lavoro nuovissimo...

lunedì 7 ottobre 2024

LOVE LETTERS....

 7.10.2024

LETTERE D’AMORE

 

.....stamattina leggevo mentre sorseggiavo una tazzina di caffè...

…quanto vorrei anch’io le lettere d’amore che il Maestro Puccini scrisse ad Elvira!!!📩….ma anche Lei non scherzava!!!!💌

In una delle sue lettere Elvira scrisse:

P.S. “Straccia subito questa mia che non la legga nessuno….

 Addio ancora un bacione grosso grosso”.


Menomale che non lo ha fatto altrimenti non potevamo sognare!

Perdutamente innamorata, scrive in un’altra lettera….

“Oggi e domani son sola, il mago (sopranome con cui chiamavano il marito di Elvira) andato in Garfagnana; avevo quasi idea di farti un telegramma stamani che tu fossi venuto a passare la notte con me; ma poi ho pensato che sarebbe stato inutile e non ne ho fatto nulla! Io nutro la dolce speranza che finalmente sabato andranno in scena le Villi, e che mercoledì mattina alle 8 tu sia nelle mie braccia”.

 

Al Maestro non mancavano le belle parole per rispondere alla sua adorata Elvira:

voglio morire d’amore con te, ti voglio nuda bella col petto nudo baciarti….e poi…..in quel modo che piace tanto a noi…morire insieme. Oh! Dio non resisto più…..tutta l’anima mia è tua…..che felicità sarà per me il giorno in cui ti rivedrò! Addio il tutto tuo per sempre Giacomo”

 

Ancora belle frasi per la sua amata Elvira:


(Bologna sabato ore 1.30 di notte)

“Ti ricordi quante belle cosine mi dicevi? Si quelle espressioni d’amore che sai dir tu sola e che nissuna donna al mondo potrà mai farmele comprendere come te, me lo fai?”…

 





 translation;

… how much I would like the love letters that Maestro Puccini wrote to Elvira!! 📩 ......but she didn’t joke either!!! 💌

 

In one of her letters Elvira wrote:

P.S. "Tear up this one of mine right away so that no one reads it.

Goodbye again a big big kiss".

 

Thank goodness he didn't do it otherwise we couldn't have a chance to dream!

 

Hopelessly in love she wrote in another letter....

"Today and tomorrow I am alone, the magician (nickname with which they called Elvira's husband) who went to Garfagnana; I had almost the idea of sending you a telegram this morning if you could come to spend the night with me; but then I thought it would be useless and I didn't do anything about it! I have the sweet hope that finally on Saturday the Villi will be staged, and that on Wednesday morning at 8 you will be in my arms".

 

The Maestro did not lack beautiful words to respond to his beloved Elvira:

"I want to die of love with you, I want you beautiful and naked with a bare chest to kiss you....and then.....in that way that we like so much... die together. Oh! God I can no longer stand it.....my whole soul is yours.....what happiness it will be for me the day I see you again! Goodbye all yours forever Giacomo"

 

More beautiful phrases to his lover Elvira:

(Bologna Saturday 1.30 pm)

"Do you remember how many nice things you used to say to me? Yes, those expressions of love that you alone can say and that no other woman in the world will ever be able to make me understand as you do!  you do it to me?" ….

 

 

 

 

martedì 1 ottobre 2024

GRANDPARENTS' DAY 2024

 1.10.2024

GRANDPARENTS’ DAY 2024

 

 

Nella casa c’è una stanza che mette tutti d’accordo, quella è la cucina. E’ li dove ci ritroviamo insieme a tavola davanti alle pietanze fatte con mani amorevoli.

Preparare un pasto con la NONNA è sempre stato un grande piacere per tutti i bambini del mondo.

 “come sono buoni i biscotti fatti dalla Nonna, (nata 1953) oggi mi ha insegnato la sua ricetta, e mi sono divertita un sacco!”, racconta orgogliosa la bambina alle sue amiche.

Anch’io imparai qualche ricetta buona dalla mia carissima NONNA Maria (nata 1896) e dalla carissima NONNA di mio Marito (nata 1894). Lui ha sempre apprezzato la cucina della sua Nonna Zaira. 

Mi diceva “come fa buono la salsa verde mia Nonna non la fa nessuno!”.

 A lei piaceva usare la mezza-luna per tritare gli ingredienti.

La sua specialità erano anche le tagliatelle all’uovo, per tagliarle usava un coltello lungo e molto affilato, riusciva a tagliarle tutti di uguale misura, come se avesse usato un metro. A me insegnò a fare lo strudel di mele con l’aggiunta di tanti altri ingredienti. Ricordo che questo dolce era più buono più passavano i giorni.


Anche la mia Nonna cucinava per la famiglia. Ogni tanto dopo aver fatto un buon brodo di carne cucinava il bollito in umido con le patate, il sughetto era veramente appetitoso, da leccarsi i baffi.

Anche i NONNI si dedicano ai
nipoti costantemente.  La loro vigilanza è molto importante, ed insieme alla Nonna sono veramente “angeli custodi”.

La vita di Nonni e Nonne è molto impegnativa, ma quando prendiamo tra le braccia un nipotino è una gioia immensa.

Diventare Nonni è un dono prezioso che ci hanno regalato i nostri figli!!!!



                                                                         Nonno Alberto 1986

BUONA FESTA DEI NONNI!!!


 



Nonno Alfredo 2015...






 In the house, there’s a room where everyone agrees, and that’s the kitchen. It’s there where we find ourselves together at the table in front of the dishes made by loving hands.

Preparing a meal with GRANDMA has always been a great pleasure for all children in the world.

 “the biscuits made by my Grandma are very delicious, (born 1953) today she taught me her recipe, and I had a lot of fun!", the little girl tells her friends with pride.

I too learned some good recipes from my dear GRANDMOTHER Maria (born 1896) and from my husband's dear GRANDMOTHER (born 1894). He always appreciated Grandma Zaira's cooking. He told me

 "my GRANDMA makes the best green sauce ever!.


 She used the half-moon hand cutter to chop the ingredients.

Her specialty was also egg pasta, she used a long and very sharp knife to cut them, she was able to make them all the same size, as if she had used a tape measure. She taught me how to make apple strudel with the addition of many other ingredients. I remember that this dessert was better the more the days passed.

My grandmother also cooked for the family. Every now and then, after making a good meat broth, she cooked the boiled meat with potatoes, and the sauce was really appetizing, “mouth-watering”.


Grandfathers also devote themselves to their grandchildren.  Their vigilance is very important, and together with Grandma are truly "guardian angels".

The life of Grandparents is very challenging, but when we take a grandchild in our arms it is an immense joy.

Becoming Grandparents is a precious gift that our children have given  us!!!

HAPPY GRANDPARENTS' DAY!!

 


venerdì 27 settembre 2024

LONELINESS

 27.09.2024

LONELINESS

 






Ho assistito ad un dibattito in tv sul tema della solitudine, questo argomento mi ha attirato l’attenzione.

Cos’è la solitudine per te? Hai mai sofferto di solitudine?


 IA-La solitudine è una condizione e un sentimento umano nei quali l'individuo si isola per scelta propria (se di indole solitaria), per vicende personali e accidentali di vita, o perché isolato o ostracizzato dagli altri esseri umani, generando un rapporto (non sempre) privilegiato con se stesso.

 

 

 

Anch’io ho sofferto di solitudine!

     Ho provata questo sentimento quando sono ritornata in Italia (Giugno 1968) all’età di quindici anni, dopo aver vissuto per 10 anni la mia infanzia in Melbourne.

     Lo ricordo ancora adesso quel brutto periodo, per fortuna fu breve. Eppure i famigliari che ritrovai in paese mi accolsero con tanto affetto, e le mie nuove amicizie mi circondarono di tanta simpatia. Ma io mi sentivo sola.  I motivi erano tanti: era tutto diverso, tutto strano, non capivo la mentalità della gente, dovevo crearmi nuove amicizie, e dovevo imparare ad avere fiducia nelle persone che mi circondavano. Mi sentì come chiusa in una scatola, e riuscivo con fatica a socializzare.

 

IA- La solitudine è una sensazione complessa che può manifestarsi anche quando siamo circondati da altre persone. Non è necessariamente legata all’essere fisicamente soli, ma piuttosto alla percezione di isolamento sociale e alla mancanza di connessioni significative12.

Ci sentiamo veramente soli quando non riusciamo a stabilire legami profondi e autentici con gli altri. Questo può accadere per vari motivi, come insicurezze personali, paura del giudizio, o difficoltà a comunicare i propri sentimenti3Inoltre, l’uso eccessivo dei social media può paradossalmente aumentare il senso di solitudine, poiché le interazioni virtuali spesso non riescono a sostituire il contatto umano reale


     Tutto questa tristezza si sciolse improvvisamente quando iniziai la mia vita lavorativa, (Febbraio 1969) trovandomi per 8 ore tutti i giorni a lavorare a fianco delle mie colleghe, dove tra il cottimo ed un caffè ci si raccontava le confidenze della nostra vita privata, fatta di episodi belli e brutti. Abbiamo fatto tante risate, ma a volte si piangeva insieme, conquistando reciprocamente la fiducia e complicità.


IA-La solitudine può avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale e fisica, portando a sentimenti di tristezza, ansia e, in alcuni casi, depressione4. Tuttavia, è importante ricordare che la solitudine può anche essere un’opportunità per riflettere su se stessi e crescere personalmente.

Se ti senti solo, potrebbe essere utile cercare di connetterti con gli altri in modi più significativi, come partecipare a gruppi o attività che ti appassionano, o semplicemente parlare apertamente dei tuoi sentimenti con qualcuno di fiducia.


   Questa tristezza mi sparì per sempre quando conobbi mio marito, e non si è mai più presentata! 

Durante il dibattito puntualizzavano che in America è stato dichiarato un’emergenza riguardando la solitudine. LONELINESS. Veramente preoccupante!

 



 Notizie-Negli Stati Uniti, la solitudine è stata dichiarata una vera e propria epidemia di salute pubblica. Secondo il Surgeon General degli Stati Uniti, Vivek Murthy, circa il 50% degli adulti americani soffre di solitudine

1Questo fenomeno è stato paragonato al fumo in termini di rischio per la salute, aumentando il rischio di morte prematura del 30%1.

Negli ultimi 60 anni, il numero di nuclei familiari composti da una sola persona è quasi raddoppiato1La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente esacerbato il problema, costringendo milioni di americani all’isolamento e lontani da familiari e amici1.

Questi dati mostrano quanto sia importante affrontare il problema della solitudine, non solo a livello individuale ma anche come società. Hai mai sentito parlare di iniziative o programmi per combattere la solitudine nella tua comunità?


       Una volta le famiglie composte di 3 generazioni abitavano nella stessa casa. Si facevano compagnia. I bambini venivano trastullati da tante persone. I più anziani godevano dell’assistenza immediata, i giovani avevano più libertà perché c’era sempre qualcuno in casa, i lavori domestici erano condivisi, le conversazioni erano fatti di tanti argomenti e tutti volevano dire la loro. Magari c’era più confusione e forse avrebbero desiderato stare da soli, o stare appartati solamente per poter approfondire i propri pensieri. Adesso diciamo di volere “la nostra privacy”.

    Adesso i giovani desiderano al più presto di andare a “vivere da soli”, e le persone più anziane accettano la libertà di stare da soli per svolgere al meglio le loro abitudini.

 

La tecnologia ha veramente contribuito a questa, descritta come “un’emergenza sanitaria”.  Si, ma non ne possiamo più fare a meno.

Durante la pandemia abbiamo imparato che stare da soli, senza contatti fisici, è stato veramente un brutto colpo per tutti noi.

 

Solitudine
(Giovanni Pascoli)

Da questo greppo solitario io miro
passare un nero stormo, un aureo sciame;
mentre sul capo al soffio di un sospiro
ronzano i fili tremuli di rame.
È sul mio capo un’eco di pensiero
lunga, né so se gioia o se martoro;
e passa l’ombra dello stormo nero,
e passa l’ombra dello sciame d’oro.
Sono città che parlano tra loro,
città nell’aria cerula lontane;
tumultuanti d’un vocìo sonoro,
di rote ferree e querule campane.
Là, genti vanno irrequïete e stanche,
cui falla il tempo, cui l’amore avanza
per lungi, e l’odio. Qui, quell’eco ed anche
quel polverio di ditteri, che danza.
Parlano dall’azzurra lontananza
nei giorni afosi, nelle vitree sere;
e sono mute grida di speranza
e di dolore, e gemiti e preghiere…
Qui quel ronzìo. Le cavallette sole
stridono in mezzo alla gramigna gialla;
i moscerini danzano nel sole;
trema uno stelo sotto una farfalla.

 

 

 

  Gemmea l'aria, il sole così chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,                   e del prunalbo l'odorino amaro senti...