lunedì 27 settembre 2021

 Nel “TEMPO DEL CREATO”(1 settembre-4 ottobre) ogni anno gli uomini di tutto il mondo sono chiamati a riflettere e pregare per la cura della Terra, la nostra “casa comune”, come la chiama Papa Francesco.

E’ l’invito ad ascoltare il grido del Creato, sempre più sofferente per il cambiamento climatico e la crisi ecologica, e a diventarne custodi, trasformando i nostri stili di vita e la relazione con le risorse della Terra.

Il “Circolo Laudato si’” di Barga, alla presenza di un nutrito ed attento pubblico, la sera di venerdì 17 settembre, ha vissuto un incontro molto significativo con Giannozzo Pucci, intellettuale, ecologista a livello internazionale ed editore della storica casa editrice LEF (Libreria Editrice Fiorentina), che ha presentato i temi fondamentali presenti nel suo ultimo libro La rigenerazione del bene comune-Una visione ecologica di governo,LEF,Fi,2021, rispondendo anche alle domande dei presenti.

Ciò che può sembrare un’utopia, cambiando direzione nella visione del problema, conduce alla consapevolezza che tutto è interconnesso e, quindi, diventa necessario lavorare insieme concordi.

E’ importante “sapere dove andare, il come viene dopo”, suggerisce Giannozzo prospettando una politica che custodisca e serva i beni comuni per un’economia fondata sulla simbiosi tra umanità e natura.

L’agricoltura è l’attività principe, è l’arte che ci mette in contatto con tutto il cosmo dandoci prodotti sani per farci vivere in salute, ma solo se siamo capaci di rigenerarla, liberandola dall’industrializzazione.

Oggi, dopo anni d’inquinamenti devastanti, è tempo di passare alla rigenerazione della casa comune riguardante i vari campi corrispondenti alle materie delle opere di misericordia corporale: ”la terra col cibo e l’aria, l’acqua, il vestire, la casa, la salute, le carceri e i rifiuti.”

Con acutezza il relatore ha indotto i presenti a riflettere, tramite un capovolgimento di visione, sul concetto di economia a misura d’uomo, cioè la capacità di gestire al meglio i beni comuni per rispondere con il giusto uso e lavoro ai bisogni di tutti, senza far prevalere egoismi individuali ed esclusivi interessi monetari.

Economia ed ecologia di fatto appaiono aspetti di un’unica realtà. Quindi, l’invito ad unire le forze e lavorare insieme per ripulire la nostra terra, acqua, cibo, aria,  indispensabili a ciascuno per vivere.

Un incontro davvero interessante, partecipe, forte nei contenuti e pacato nei modi, un punto fermo per progredire verso una concreta visione ecologica del bene comune.


3 commenti:

  1. E' molto interessante quello che hai scritto Mariella. Ho perso quell'incontro. Speriamo che ci sia un'altro.

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  2. Penso che bisognerebbe spingere l'opinione che per pagare i recupero ecologico siano usati i soldi degli speculatori e dei miliardari (e non il debito pubblico che dovranno rimborsare i cittadini qualunque a forza di esser tassati), perchè sono i danari frutto della devastazione e della povertà diffusa che tornerebbero fuori dalle tasche ingorde di persone con una concezione della società che ci ha portato all'allarme attuale che soprattutto la gioventù vede chiaramente come castri il futuro loro e della Terra.

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