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Si riscoprono valori di solidarietà con gradienti così alti che negli anni precedenti non abbiamo avuto per altri tipi di profughi. Una guerra quasi alle porte di casa, con un lupo mannaro tra i più potenti del mondo, ci fa rinsavire di colpo?
aggiunto da Emma
LO SAPPIAMO IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA GUERRA?
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Il conflitto ebbe inizio il 28 Luglio 1914 con la
dichiarazione di guerra dell’impero austro-ungarico al Regno di Serbia in
seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, avvenuto il 28
Giugno 1014 a Sarajevo per mano di Gavrilo Princip.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
1939-1945, le cosiddette potenze dell’Asse e gli Alleati
che, come già accaduto ai belligeranti della prima guerra mondiale, si
combatterono su gran parte del pianeta; il conflitto ebbe inizio il 1°
settembre 1939 con l’attacco della Germania nazista all Polonia e terminò, nel
teatro europeo, l’8 Maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il
successivo 2 Settembre con la resa dell’impero Giapponese dopo i bombardamenti
atomici di Hiroshima e Nagasaki.
Oggi
assistiamo ad un’altra guerra, quella tra la Russia e l’Ucraina.
TERRIBILE....
I miei genitori
subirono la seconda guerra mondiale. Soffrirono tanto. Mi raccontarono di quei
giorni infiniti nel terrore, la fame e la miseria. Ma ero troppo giovane
per capire o immaginare fino in fondo cosa volessero dire.
Oggi abbiamo tanti
mezzi di comunicazione che ci aggiornano dei fatti quotidiani proprio in
diretta. La visione dell’Ucraina bombardata fa pena, e fa
anche tanta paura. La gente si rifugia come, e dove è possibile . Il popolo
Uraino cerca di scappare portando con se solo una borsetta di cose personali. Portano
i figli per mano, e tenendoli i più piccolini in braccio mentre strillano dalla
paura e per il disagio che devono affrontare. Tutto questo è veramente
angoscianti. Gli uomini imbracciono un fucile e non sanno se rivedranno i loro famigliare. Le notizie che ci trasmettono sono deprimenti. La mia
attenzione è rivolta alle donne e bambini. Mi medesimo nella loro situazione e
penso che ci vuole tanta forza per superare tutta questa violenza.
Le donne sanno mettere
in risalto il loro coraggio, pur sapendo di essere impotenti in questa folle
guerra. Provano il dovere di difendere la loro libertà e quella delle
future generazioni. Con il terrore negli occhi, stringono a sé
i figli sussurrando parole giuste per dare a loro sollievo.
Giovane donne danno alla luce i loro neonati sotto quel cielo illuminato di
bombe, e questo ci graffia il cuore. Tremando di paura tengono le
orecchie tese per sentire la sirena che annuncia l'ora del copri fuoco.
Con parole dolci provano a camuffare quel suono spaventoso a tutti i bambini e
bambine che li stanno intorno. Durante i collegamenti in queste zone
tremende, i giornalisti ci mostrano anche quelle donne che non si arrendono
allo sgomento di questo atroce conflitto, e nei loro bei visi si intravede la
luce della speranza.
Ho voglia di urlare per dirle...
“DON’T
GIVE UP, BE STRONG AND HAVE FAITH”…
Il mondo intero ha messo in moto una macchina straordinaria
di solidarietà per inviare aiuti di ogni necessità verso questo paese
martoriato senza pietà……la guerra non ha ragione di esistere e spesso ci
chiediamo il PERCHE’?
.LO SAPPIAMO IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA PACE?
aggiunto da
Mariolina
Perché non
si riesce a fermare questa guerra? (tante altre sono in corso, ma “lontane”)
Paesi immersi in progetti di potere che dimenticano la dimensione umana, così
che il destino di un intero popolo o parte di mondo risulta in mano ad una sola
persona.
Troppe volte la storia si ripete, attratta dal fascino dell’uomo forte al
potere, mentre non si credono o, peggio, si abbandonano i necessari processi
democratici di una società che voglia essere sempre in cammino.
Così balzano davanti ai nostri occhi increduli immagini di rifugi sotterranei,
corse a salire sui treni, mani di bimbi che salutano i papà, volti sconvolti di
donne, corridoi umanitari presi di mira.
Assenza di umanità e senso d’impotenza.
La nostra civiltà va verso l’autodistruzione? Già abbiamo sconvolto l’ambiente
sfruttando senza limiti le risorse naturali, considerandole un bene inesauribile
a nostra totale disposizione, ma il loro consumo ad oltranza, oltre a
decretarne la fine, ha finito per sollecitare i nostri appetiti ed il superfluo
è divenuto per noi spesso necessario. La dipendenza poi ci ha resi sempre più
ricattabili.
Ed ora, davanti a tanto strazio che prorompe verso i nostri confini, forse
la paura che anche noi possiamo essere trascinati in una guerra ci rende così
generosi? Questa è la domanda posta.
È vero, in questi giorni molto aiuto giunge dalla popolazione.
Lo sperimentiamo anche a livello locale partecipando alle raccolte in atto, ma
al di là della solidarietà che possiamo provare ogni volta davanti a chi è
colpito da una calamità o da un evento avverso, forse oggi essa sembra essere
determinata anche dalla paura concreta che la guerra giunga anche da noi. La
sentiamo molto vicina (e lo è!), a differenza di altre che pure sono avvenute
recentemente o si combattono oggi in luoghi apparentemente lontani.
Così come temiamo i conseguenti rincari, la mancanza o la possibile rinuncia a
risorse della cui dipendenza finora, magari, non tutti avevamo l’esatta
percezione.
Ad esempio, le massicce importazioni dalla Russia e dall’Ucraina per l’ingente
fabbisogno di grano e di mais sono state quasi una sorpresa.
Una guerra combattuta, quindi, non solo con i soldati e le armi, ma con i
prodotti commerciali di prima necessità.
E qui il ricatto diventa fortissimo, difficile mantenere la nostra libertà, ma
dobbiamo crederci e, sostenuti da lungimiranti scelte politiche, prepararci a
fronteggiare la mancanza di materie prime.
Mi piace qui ricordare la speranza di Negro Amaro con l’augurio che si avveri: “Alle
democrazie con le loro regole e i nostri valori, dapprima, non rimane altro che
esprimere il loro dissenso, potrebbe sembrare quasi che si arrendano, ma una
strada del riscatto poi la trovano” (Dal tempo sospeso a quello del
coraggio prof.Luti AAAS 26 febbraio 2022)
PEACE ON EARTH.......
aggiunto da Luciana
aggiunto da EVa Dritta
Così oggi c'è la guerra tra noi. Non è più uno spettro, è viva e dietro l'angolo. In occidente abbiamo allevati i giovani all'orgoglio del più lungo periodo di non-guerra in casa propria, e loro e noi ci siamo grogiolati in quel divano. Poi una mattina la cruda realtà. La vecchia guerra è stata risvegliata e ci ha fatto sobbalzare, increduli e delusi. Ci siamo ritrovati "in balia degli eventi". Stampa, tv e tutti i mezzi di informazione ci hanno crudamente fatti atterrare. E menomale che ci sono, e vediamo i fatti e le distruzioni, le morti, le fughe non sono propaganda! E ci sentiamo davvero in guerra quando attraverso i social (L'informazione orizzontale, democratica) vediamo, ascoltiamo scene che sono la diretta della tragica realtà. Ascoltiamo appelli e richieste di aiuto e in qualche maniera come cittadini ci sentiamo in dovere di rispondere, di partecipare. Capiamo che questa è già la nostra guerra. Nei supermercati, accanto al cesto per la raccolta del cibo per le colonie feline, si sono allestiti spazi per la raccolta di cose da mandare in Ucraina. Il numero verde per donare gli euro è affisso da per tutto. Ci mancano le sirene, quelle degli allarmi bomba.
Daniela P.
Pieranna
Scrivere una riflessione su una guerra davvero esistente e così vicina a noi mi riesce molto difficile
.
La guerra c'è ...in Ucraina, e le immagini che continuamente vediamo e vogliamo vedere quasi a esorcizzarle, e i commenti, le ragioni, il non prevedibile futuro ,la lentezza e le incertezze nel trovare un accordo, ci mostrano uno scacchiere internazionale di potenze che si misurano e si affrontano in varie maniere: l'angoscia è che non è un gioco di scacchi e che le pedine sono persone... siamo noi
.
Vedere famiglie in fuga, donne forti e insieme disperate, bambini ben coperti e accuditi, il gatto di casa con loro... persone come noi ,con una vita che era come la nostra, interrotta bruscamente e violentemente ... facile capire il desiderio di aiutare e facilmente le loro angosce per un futuro incerto possono diventare le nostre.
E' da un mese che c'è guerra in Ucraina e non se ne vede la fine. La paura ci farà rinsavire? ci porterà noi europei a appianare le nostre divergenze e a formare un insieme di Nazioni forte e coeso, L'EUROPA, con un'unica voce, in grado di resistere come luogo di vivere civile e di democrazia pur in mezzo a grosse potenze?
Ci siamo allontanati all'improvviso, complice anche la pandemia, da quel desiderio di internazionalismo, di voler conoscere gli altri Paesi del Mondo, i loro costumi, il loro modo di pensare, nella speranza di poter contribuire a costruire un mondo che, pur consapevole delle reciproche differenze, potesse aspirare a migliorare il futuro di tutti .
Ci siamo crogiolati sul divano del lungo periodo della non guerra in casa propria, come dice Eva Dritta. E' duro svegliarsi e pensare a figli e nipoti e non sapere che fare e sentirsi impotenti come dice Daniela e arrabbiati....
Ricordo mia nonna che, all'avvicinarsi di un temporale con i conseguenti tuoni, cominciava a tremare e non riusciva a smettere nonostante le gocce di Valium. Si rincattucciava in un angolo buio e protetto della casa e lì tremava violentemente, vicino a un lumino che in quei momenti, accendeva alla Madonna. Nella mia giovane incoscienza la guardavo e quasi mi divertivo non comprendendo come il rumore di un tuono potesse ridurla così. Dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla sua morte, avvenuta 24 anni dopo, mia nonna, in tempo di pace, ad ogni temporale, non poteva fare a meno di rivivere, con il proprio corpo, la terribile esperienza della guerra .
5/04/2022
-Emma Saisi
Sono sconvolta a sentire le notizie di questa guerra tra i Russi e l'Ucraini. Non ho parole . Ma come si fa? Non ci sono nessune ragioni per commettere questi crimi. Tutta l'Europa è in pericolo. Paesi bombardati, fatti sparire dalla faccia della terra. Quaranta giorni di agonia per il popolo Ucraino. Cimiteri per strada. Bambini accovacciati che piangono vicino ad un morto. Animali che girano per le strade deserte. Un vero disastro dell'umanità. Orrore.......Fermiamo tutte le guerre e supplichiamo......
....PEACE ON EARTH...
notizie ed immagini dal web....
PEACE ON EARTH.. EMMA SAISI
8/04/2022
Carissima Mamma
Nella lettera precedente ti raccontavo dell’emergenza sanitaria dovuta al covid 19. In quei giorni eravamo in totale lockdown. Il tempo e la scienza hanno fatto in modo che questa situazione migliorasse, ma anche a distanza di due anni il virus non è stato del tutto sconfitto. E con pazienza dobbiamo ancora aspettiamo per poter ritornare alla cosi detta “normalità”.
Adesso, non ancora fuori dalla pandemia, nel Marzo 2022, dobbiamo affronta una guerra non lontana da noi. Sono già 28 giorno che i Russo stanno bombardando l’Ucraina. In quei posti ci sono i giornalisti che ci inviano tante informazione, ed i video dove ci raccontano della situazione in diretta. E’ devastante. Vediamo bombardamenti, sentiamo i suoni di sirene, gente che scappa, gente che si rifugia dove possibile. Gli uomini imbracciano un fucile e salutano i famigliare sapendo che potrebbero non rivederli. Aiuti umanitari che arrivano con fatica sul posto per dare le prime necessità a questa gente che “sfolla”. Donne coraggiose che cercano di portare in salvo i loro figli. Una guerra folle, ci sono tanti giovani soldati che devono affrontare una battaglia senza ragione rischiando la vita.
Anche te ed il Babbo avevate affrontato una guerra. Quella del 1944. Mi raccontasti che il Babbo fu preso prigioniero e non hai avuto notizie di lui per un lungo periodo. Rievocasti il periodo che eravate sfollati in Gragnana. Mi accennasti di quei momenti spaventosi di quando tenevi in braccio la zia Nella, tua sorellina di appena 3 anni, e te avendo 17 anni di più la proteggevi come fa una Mamma. Mi parlasti della tua carissima amica, Stefana, che era rimasta sola con la sua figlia Luigina, ed insieme dovevate pensare alla sua vita. La tua memoria ti aiutava a ricordare della fame, il freddo e la miseria patita.
Oggi, come all’ora, anche le Donne Ucraine si trovano nelle stesse condizioni. Devono fuggire e portare a riparo i loro figli da quella guerra dove si sentono impotente, incoraggiandosi l’una con l’altra.
PEACE ON EARTH...
Emma Saisi
21.05.2022
Dopo 98 giorni di feroce guerriglia tra la Russia e l'Ucraina, ancora non ci sono segni di tregua. I rappresentanti di tutto il mondo aprono il dialogo per il cessare il fuoco.
Una terribile situazione per tutta l'Europa. Le sanzioni alla Russia non bastano, e purtroppo nel futuro ne risentiremo tutti.
Le notizie ed immagini sono sconvolgenti. Un paese distrutto e con il pianto per i tanti morti.
le ultime notizie dal web
PEACE ON EARTH....
16.06.2022 Emma Saisi
Dopo più di 100 giorni di guerra non si vedo un segno di cessate il fuoco. Tutti i giorni il nostro Santo Padre Francesco implora la pace. Nemmeno con le robuste sanzioni alla Russia si riesce a far capire le gravità di questa guerra violenta e ingiusta per il popolo Ucraino.
PEACE ON EARTH...
24.08.2022
EMMA SAISI
Oggi sono sei mese di questo atroce conflitto.....
Questa guerra non finisce più. Ancora massacri, ancora violenze su innocenti, ancora parole inutili, ancora alla ricerca di dialogo. Ma come può essere possibile tutto questo nel era 2022. L'Europa tutta è in pericolo, e noi non ci crediamo. Le sanzioni rivolti alla Russia si ripercuotono su di noi...
.... Anche il Papa grida un disperato appello,
"STOP A QUESTA PAZZIA"..
dal web.....
"guerra che tutti noi pensavamo finisse presto, ma è arrivata al sesto mese di bombardamenti. È allerta massima, in tutto il Paese, nel giorno dell'anniversario dell'indipendenza ucraina, per l'intensificarsi dei bombardamenti russi. L'ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, definisce "una perdita di tempo" la riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu in cui si è discusso della situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. L'agenzia internazionale per l'energia atomica: "Missione imminente"
Molto complicato esprimere un pensiero...su un argomento tanto angosciante e alquanto dibattuto dai TG, dai giornali, nel web, che forse ne amplificano volutamente l'impatto nella speranza che i 'Potenti' possano riflettere sugli effetti devastanti della temuta espansione del conflitto. Forse di tutte le impressionanti discussioni che mi è capitato di ascoltare mi ha colpita la riflessione questa mattina su una emittente radiofonica che contrapponeva alla pesante negazione di informazioni che arrivano al popolo russo (la dittatura si accanisce sulla stampa e sui media, reprimendo e arrestando i manifestanti) evidenziava come da noi non si consideri quanto siamo liberi di esprimere pareri, notizie impressioni di ogni genere... Ricordando la frase di Sandro Pertini: "E' meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature"
RispondiEliminaMariella hai espresso molto bene il tuo pensiero...
RispondiElimina....evviva la libertà d'espressione...