domenica 2 ottobre 2022

LE NONNE......


2.09.2022                         Festa dei Nonni e Nonne.....
la cara nonna Maria......1978
la cara nonna Zaira.....1978
                                                                         

 LE NONNE.....

        Non ho conosciuto i miei nonni paterni, Ermete ed Emma, perchè erano deceduti prima che io nascessi. Io porto il nome di mia nonna. I miei nonni materni, Aladino e Maria ,invece, li ho conosciuti a 15 anni quando sono ritornata in Italia dall’Australia. 

     La mia nonna Maria(nata 1898) più conosciuta “la Maria del piccino”, abitava nel centro storico, in Via Domenico Bertini. La sua casa era, ed è ancora di fronte alla piazzetta dove una volta esistevano due palme, e dove c’è una Madonnina visibile in alto verso “il castellaccio”.
In quella parte del paese le case non avevano il giardino, ma il bello di quell’abitazione era proprio il giardinetto. Quel posto era comodo ed era diventato un punto d’incontro per le anziane donne che vivono in quell’area. Mia nonna era molto ospitale.
Dopo pranzo cioè “dopo desinare”(come dicevano loro), si davano appuntamento in quel piccolo giardino. Con le loro sedie, cioè “scranne” (come le chiamavano loro), portate da casa, trascorrevano il pomeriggio insieme. Tutti i passanti avevano un saluto per queste amiche che chiacchieravano e ridevano. 
C’era chi lavorava all’uncinetto, ricordo la Cleufe , la Graziella , la Rosa, chi invece ricamava, oppure c’era chi fumava e basta. Personaggi buffi, come la “Piccirilla” e la “Derna” che parlavano ad alta voce da sembrare che facessero sempre discussioni animate su ogni argomento.

Una donna molto conosciuta in paese, della quale era diventata amica carissima di mia nonna, era la Zaira (nata 1890). La cara nonna di mio marito. Lei e il suo sposo Alfredo Riva, Emiliani, si trasferirono a Gallicano perché lui  lavorò per la costruzione della diga dell’Isola Santa.

 Era una donna molto diversa dalla sua amica Maria.

      Mia nonna (la Maria) era una persona da sempre vissuta nel paese, aveva il carattere timido e tante fobie: aveva paura della pioggia, del vento, del freddo, mangiava poco la sera perché temeva di non digerire e per un semplice malessere dava segni di una persona in fin di vita.

        La nonna Zaira era tutt'altra pasta, aveva i modi di fare di una donna vissuta e sicura di se. Dava del “lei” a tutti. Una donna con un passato tormentato. A 12 anni venne mandata a Bologna in una famiglia benestante per fare la domestica, a quei tempi si usava la parola ”serve”. In quella casa imparò a cucinare e diventò una brava cuoca, faceva la pasta fatta a mano con l’ abilità di una vera esperta. Ebbe sette figli, vestiva sempre di nero in segno di lutto per la perdita di due figli giovanissimi ed il marito. La sua “parlantina “ incantava mia nonna. Lei aveva la televisione in casa quando mia nonna era ancora sprovvista. Ricordo che vedeva il telegiornale e poi andava da mia nonna a raccontare le notizie.
 “Sembra una professoressa da quanto mi incanta ad ascoltarla” diceva mia nonna con ammirazione.

Furono molto contente quando mio marito ed io  ci fidanzammo. Sposai giovanissima e forse per questo motivo mi hanno molto coccolata. Anche i miei figli hanno conosciuto le loro bisnonne, seppure per pochi anni.

Sono salite in cielo un mese di distanza una dall’altra. La Nonna Zaira nel Novembre del 1984, a  Dicembre la nonna Maria.

mio figlio Damiano il giorno del suo 18esmio compleanno 1998, con le Nonne, Maria e Clementina....

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