mercoledì 9 novembre 2022

Che fatica il bucato.....


9.11.2022...               CHE FATICA IL BUCATO  

                                      


Ai nostri giorni è facile lavare i “panni sporchi”.

 Siamo fortunate perché abbiamo tante comodità per aiutarci. Basta premere il pulsante della lavatrice, quello del ciclo prescelto, e viaaaa, il cestello inizia a girare. Per gli indumenti e biancheria ingombrante ci sono le lavanderie private e le sale di lavatrici industriali, “a gettoni”, aperte 24ore. Adesso tutto è molto semplificato dalla tecnologia.

Ma quanto era faticoso fare il bucato una volta?

Decisamente era molto faticoso, perché non esisteva nemmeno l’acqua in casa.

“C’era una volta”….

 quando le Donne partivano da casa con la tinozza piena di indumenti da lavare. Per loro veniva naturale posare il carico sulla testa, e con la postura molto dritta si dirigevano verso la strada che portava ai “lavatoi” pubblici. L’acqua che scorreva in questi grandi pozzi proveniva dal fiume. Era ghiaccia. In questo posto c’erano almeno sei vasche, abbastanza large per farci accomodare ad ogn’uno, tre lavanderine insieme.


 Era di abitudine adoperare un “pozzo” per insaponare e strofinare i tessuti, ed un altro, con l’acqua pulita, per risciacquare.  Le Donne si attrezzavano con il sapone, ed il bruschino lo usavano per levare lo sporco più ostinato. Indossavano grembiuli molto grandi, fatti di un materiale non assorbente, altrimenti rischiavano di bagnarsi fino all’intimo, ma non avevano i guanti e le mani diventavano gelide.

Di solito nel periodo estivo, le Donne portavano con se anche i bambini e bambine, perché c’era molto fresco, e mentre lavavano, i più piccini si divertivano a giocare, spruzzando acqua a tutti.

Questo era diventato anche un luogo per socializzare. La mattina presto c’era pieno. Era chiassoso, si sentiva gente allegra che rideva e chiacchierava ad alta voce.  Annunciavano tra di loro le novità ed a volte con malizia bisbigliavano le ultime pettegolezze e scandali nel paese.

Era risaputo, che in questo posto avvenivano corteggiamento in segreto, ma  poi la notizia usciva da questi freddi ed umidi muri dei “lavatoi”. 

Alcune famiglie incaricavano le lavanderine per  lavare il loro panni, e  non esitavano  a farlo per arrotondare la cassa domestica.   

Se ritorniamo ancora molto più indietro nel tempo, il bucato lo facevano con una conca e la cenere…….

Ma questa è un’altra storia……

 


  le foto di quello che è rimasto dei vecchi lavatoi pubblici di Gallicano.....




 

1 commento:

  1. Emma ci sta mostrando un documento di lavoro, quello che servirà agli AAAS a comporre il Calendario 2023.
    Per la filosofia sotto stante a ciò che scriviamo sarebbe utile fare un passo avanti culturale, quando scriviamo possiamo essere critici con noi stessi e scoprire che quando raccontiamo spesso denunciamo una visione "antica" di genere. Ci siamo cresciuti e ci sembra di "buon senso" (https://www.adultiancoraascuola.eu/meglio-sempre-e-dovunque/), ma se siamo evoluti la questione di genere può servirci per confrontarci con la visione delle pari opportunità attuali.
    [mi spiegherei meglio a voce e a gesti :-) ]

    RispondiElimina

il tuo commento è il benvenuto

  Davidia Involucrata     A lbero dei fazzoletti, è una pianta di medie dimensioni , può essere coltivata come albero o come grande c...