martedì 5 settembre 2023

ESTERI IN FESTA .....

 

5.09.2023


Succede spesso che i nipoti facciano tante domande ai Nonni. Sono molto curiosi. Hanno voglia di conoscere la vita di quegli anziani che vedono tutti i giorni  in vesti di “vice genitori”. La domanda che più frequentemente mi è stata rivolta dai miei  tre nipotini

  “ma te Nonna perché sai parlare l’inglese?”

 ed a questa domanda per forza dovevo dare una spiegazione.

Durante un pomeriggio d’inverno preparo una buona merenda, la loro preferita,  pane e nutella ed una cioccolata calda. Mi siedo vicino a loro davanti al calore della fiamma nel caminetto, e racconto la mia esperienza di vita di emigrante.

Iniziai la storia usando le classiche parole ………..…. 

 ……… c’era una volta ….

…. quando la gente nei nostri paesini emigrava per cercare una vita migliore.

Partivano con la speranza di trovare un buon lavoro per avere la sicurezza economica che non avevano nel loro paese. Per queste persone non fu facile iniziare una nuova vita in un mondo sconosciuto.  Ma c’era anche chi restava e si adattava a scoprire il futuro nei  luoghi di nascita.

  Mi ascoltavano attentamente mentre gustavano la merenda.

Anche i miei genitori, Alberto e Clementina, i vostri bis Nonni, decisero di lasciare il loro paesello, e partirono con me di  appena cinque anni nel lontano 1958. Affrontammo un lungo viaggio in nave di 32  giorni,  per arrivare al porto di Melbourne. Prima di loro anche altri paesani presero la stessa decisione. Non tutti emigrarono in direzione Australia. C’era chi andava in Scozia, chi si imbarcava  verso Brasile ed Argentina,  ma tutti con la stessa intenzione di ritornare un giorno nel loro paese.

Dopo di che, arrivati a destinazione, giusto il tempo per sistemarci nel nostro alloggio,  iniziai subito ad andare a scuola. I miei genitori scelsero per me una scuola cattolica. Indossavo una bella uniform, e mi sentivo molto fiera entrando in ST. John’s School. Non trovai nessuna difficoltà a studiare in lingua inglese, ed in casa continuavo a parlare in Italiano con i miei genitori. Frequentai quell’istituto per dieci anni fino all’età di quindici. Mi dispiacque tanto aver dovuto lasciare i miei compagni quando i miei genitori decisero di ritornare in Italia. Quel periodo non  fu per niente facile ritrovarmi in un paesino abituata in una grande città. Parlare in italiano con l’accento inglese per me fu un motivo di disagio, trovare i parenti mai visti prima, fare nuove amicizie, iniziare nuove abitudini, inizialmente abitammo con i miei nonni materni in una casa priva delle comodità alle quali ero abituata, tutto questo divenne molto scomodo. Provai sulla pelle la sofferenza della solitudine e tanta nostalgia per quello che avevo dovuto lasciare.

Intanto, Lorenzo, Filippo e Chiara mi ascoltavano con la fettina di pane in mano e con i baffetti  della nutella sulla bocca. Erano buffi e mi fecero ridere.

Delle volte mi viene un magone a  parlare di certi particolari, ma nonostante ciò ogni volta sono felice di raccontare la mia storia.

Prima di alzarmi per  prepararmi un caffè, fatto nella moka, aggiunsi un altro ciocco nel fuoco perché non si spegnesse la bella fiamma col suo calore.

Mi osservavano in silenzio, dallo  sguardo mi sembravano soddisfatti della risposta alla loro domanda.

Finirono la merenda e tornarono a giocare.

 

CARA SCUOLA …..

 

DOVER LASCIARE LA SCUOLA,

CHE PECCATO.

DOVER LASCIARE I COMPAGNI,

È STATO UN PIANTO.

DOVER LASCIARE UN PAESE

DA ME TANTO AMATO,

È STATA UNA SOFFERENZA

TROVARE TANTA DIFFERENZA.

 Emma Saisi ….

 

É stata per me una sorpresa, che mi ha riempito di immensa gioia, ricevere dal Comune di  Barga un’attestato dedicato agli Emigranti. Lo considero un dono, un riconoscimento, del mio vissuto in Melbourne dal 1958/1968.



Ringrazio con tutto il mio cuore la Sindaca Caterina Campani, la Presidente dell’Unitre Sonia Ercolini e il Direttore del Giornale di Barga Luca Galeotti per aver preso in considerazione anche la mia storia.

GRAZIE!!!!!!!!

_________________________________

Sul sito degli Adulti Ancora A Scuola è possibile leggere alcune mie memorie

https://www.adultiancoraascuola.eu/dovero-cera-il-futuro/

https://www.adultiancoraascuola.eu/quando-in-australia-si-andava-in-nave/?doing_wp_cron=1693948373.6129701137542724609375

 

 

4 commenti:

  1. Emma, credo che l'attestato indichi che molti hanno letto anche i tuoi racconti sui nostri blog, in particolare quelli in www.adultiancoraascuiola.eu
    Complimenti

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  2. Yes Teacher, I think that they have read my stories on our blog.
    Thanks!!!

    RispondiElimina
  3. Emma, mi piace come scrivi e mi piacciono le tue poesie. Mi piace anche rileggerle via via. Grazie!

    RispondiElimina

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