mercoledì 29 maggio 2024

LAVORARE IN SICUREZZA

 29.05.2024



        dal web) Cosa si intende per sicurezza sul lavoro?

Per sicurezza sul lavoro si intende l’insieme di misure, protocolli, valutazioni e sistemi di monitoraggio necessari per garantire la protezione della salute e dell’integrità dei lavoratori e a mitigare i rischi associati alle attività svolte all’interno dei luoghi di lavoro.

La sicurezza sul lavoro è un requisito obbligatorio per tutte le aziende con almeno un lavoratore e viene garantita attraverso misure di:

·       prevenzione atte a prevenire la manifestazione di eventi dannosi. Comprende l’identificazione e la valutazione dei potenziali rischi specifici legati a ciascuna fase dell’attività svolta, nonché l’attuazione di misure preventive per impedire che tali rischi si materializzino;

·       protezione adottate per limitare le conseguenze negative in caso di eventi dannosi che si verificano nonostante le misure preventive.






Ogni giorno ci sono notizie di incidenti mortali sul lavoro. Che disgrazie!!!!  

Fare tanti sacrifici per mantenere la famiglia, alzarsi presto la mattina, affrontare un viaggio a volte molto lungo e faticoso per essere puntuale sul posto di lavoro, e poi, non ritornare a casa la sera perché qualcosa è andato “storto” è veramente una tragedia.

La sicurezza nelle competenze lavorative è fondamentale.

Io sono stata dipendente nella fabbrica tessile della CUCIRINI CANTONI COATS dal 1969/2009.  Ogni luogo di lavoro è pericoloso. Ci sono regole che gli operatori devono seguire per non rischiare infortuni.

Dal primo giorno che ho messo piede nell’opificio mi è stato raccomandato di indossare un abbigliamento adatto per stare vicino ad un macchinario in funzione.  A quei tempi ci fornivano il “corredo di lavoro”:

°una vestaglia, di colore bianco o blu.

°una cuffia di cotone bianca, per proteggere i capelli

°un paio di forbici appuntite, e un paio di forbici arrotondate a secondo dell’uso

°un grembiulino particolare con due tascone

°una custodia per le forbici da portare allacciata in vita

°molto importante era l’uso di una calzatura adatta, (quella non era rifornita dall’azienda).

Altre raccomandazioni:

 evitare anelli, collane, orecchini, e braccialetti.

Ricordo che qualche volta era inevitabile ferirsi con le forbici utilizzati per tagliare i filati. Per le continue azioni ripetitive eravamo soggetti a lesioni del tunnel carpale. Per la confidenza nel praticare i soliti gesti manuale per otto ore,  un attimo di distrazione potevi urtare in qualche oggetto e farti del male. Spostare un carrello con la ruota difettosa era pericoloso, perché poteva rovesciarsi addosso. Sollevare rotoli, rocche, o matasse di cotone pesanti era causa di lesioni alla schiena o agli arti. Nel reparto tintoria, dove vengono usate sostanze chimiche per la tintura del filato, gli operatori dovevano seguire le precauzioni per evitare esposizioni nocive. Entrando e uscendo dagli spazi dei reparti, avvertivi improvvisamente il cambiamento dell’aria, calda o fredda, ed anche questo influenzava sulla salute. La polvere respirata nei reparti, anche con la dovuta protezioni di mascherine portava ad accusare bronchiti.

La sicurezza deriva anche dall’efficienza dei macchinari, della quale erano soggetto a costante controlli fatti dai tecnici dell’officina. Le macchine obsolete erano presto sostituite con quelle semi-automatiche, ma anche con quelle l’attenzione dell’operatore non doveva mai calare.

Per fortuna nella mia fabbrica non sono mai successi incidenti mortali.

 Accadde però un brutto episodio di incidente ad una collega poco prima che avesse i requisiti per la pensione. Per lei fu un incubo!

Una mattina mentre questa Signora lavorava nel reparto filatura, precisamente alle “pettinatrici”, cioè alla macchina che stende il filato grezzo. Causa un’anomalia,  in un attimo, un caricatore trascinò tra i dentini del rullo tre dita della mano sinistra, a quel punto la macchina si fermò automaticamente, ma ormai erano incastrati. La difficoltà fu nel liberarla dalla presa, perché il rullo non tornava indietro. I tecnici ebbero non poca difficoltà a sganciarla, dovettero smontare pezzo per pezzo la parte superiore del
la macchina. Per questa operaia furono ore tremende, e purtroppo porterà l’invalidità per il resto della vita.  



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