3.06.2024
GIORNATA MONDIALE DELLA BICICLETTA 2024
(DAL WEB) Il 3 giugno 2024 è la Giornata mondiale della bicicletta, mezzo di
trasporto sostenibile e dai molteplici benefici sociali. In occasione della sua
settima ricorrenza, il servizio di Moreno Morello sulla sicurezza sulle strade
e i Guinness World Records di 100% Brumotti.
Era il 12 aprile 2018 quando l’Organizzazione delle Nazioni Unite annunciava
la nascita della Giornata
mondiale della bicicletta, per sensibilizzare le persone sui
benefici sociali derivanti dall’uso di questo mezzo di trasporto sostenibile. Da
allora il 3 giugno si festeggia questa ricorrenza, nata dall’idea del sociologo polacco ed
ex ciclista su pista Leszek Jan Sibilski. È stato
infatti proprio Sibilski a condurre una campagna per promuovere la risoluzione
delle Nazioni Uniti per la Giornata mondiale della bicicletta, ricevendo
supporto dal Turkmenistan e da altri 56 Paesi.
“MA DOVE VAI BELLEZZA IN
BICICLETTA,
COSI DI FRETTA
PEDALANDO CON ARDOR?
LE GAMBE SNELLE
TORNITE E BELLE
M’HANNO GIA’ MESSO
LA PASSIONE DENTRO AL CUOR!”
Durante
i 10 anni che abitammo in Melbourne (1958/68) non era consueto vedere
biciclette per strada. 🚲 Le mie sorelle
ed io non possedevamo una. Non si vide mai nessuno pedalare una bici, nemmeno i
nostri amici.
Quando
tornammo in Italia (1968) le biciclette erano molto usate. 🚴♂️🚴♂️🚴♂️Ricordo che imparai nella piccola Piazzetta di San
Giovani, situata nel Centro Storico del mio paese. Avevo quindici anni. Rispetto
ai miei figli ed i miei nipoti iniziai da molto più grande a viaggiare in bici.
Mi si accende un sorriso 😄ripensando con quanto entusiasmo salì per la prima volta su quelle due ruote. Per imparare mi sostenevano due ragazzi più grandi. Tenevano il ciclo fermo in modo che io potessi sedermi sulla sella, e posare i piedi sui pedali, per poi lasciare all’improvviso la presa, ed io pedalavo continuamente per la paura di frenare e perdere l’equilibrio. Quanto ridavamo!!! Comunque imparai presto!!! Ed ero contenta. Da quel momento in poi non l’ho più lasciata.
Mio
Babbo possedeva una bici nera con i freni a “bacchetta”, e quella fu passata a me.
La usavo per andare a lavorare, (1969) il tragitto per arrivare alla fabbrica
non era lontano dalla mia abitazione, e con poca fatica arrivavo a
destinazione.
Questo veicolo è molto comodo per spostarsi in paese, non c’è bisogno di cercare un parcheggio per posarla. Andare in bicicletta risulta un buon esercizio fisico per il benessere della persona.
Ai
miei figli venne regalato un triciclo in tenera età, e lo gradirono molto. Riuscirono
con facilità a pedalare, ed in poco tempo furono capaci di proseguire con due
ruote. Cosi è stato anche per i miei nipoti.
Peccato
perché è molto difficile trovare chi di mestiere, un “meccanico di biciclette”
per seguire le riparazioni: centri le ruote, registri le catene, cambi i
copertoni, lubrificare le parti mobile, ed anche per gonfiare la ruota. Pur
semplice che può sembrare non tutti sono capace, (io sono una di quelle).
…………. EVVIVA LA BICI ………
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