19.08.2024
Mi piace
ascoltare la radio mentre guido. La musica mi rende felice e canticchio le canzoni proposte dal conduttore radiofonico. Tra uno spazio musicale e
l’altro, venivano trasmesse le notizie del tg, e per intrattenere gli
ascoltatori lanciano delle domande che stimolano a fare delle
riflessioni.
Stamattina dopo aver trasmesso la bella canzone “skyfall” di Adel, il conduttore, in modo allegro lanciò la domanda “MA VOI, MARITO E MOGLIE COME GESTITE LE SPESE DI CASA?".... e continua, "LE PAGATE META' PER UNO? UNA PAGA UNA BOLLETTE L’ALTRO PAGA UN’ALTRA? FATE CASSA UNICA? UN UNICO CONTO IN BANCA?"
A questa domanda mi sono venuti in mente i
miei Genitori.
Fin da piccola, ricordo che mia Mamma
gestiva le spese di casa. Mio Babbo e Mamma hanno sempre lavorato sodo,
ed i loro stipendi venivano conteggiate in un unico conto per affrontare tutto le
spese domestiche. Mio Babbo affidava il suo stipendio a lei. Alle tre
figlie non hanno fatto mancare nulla. Non ho mai sentito discordie tra i due e non ho mai sentito uscire dalle loro bocche frasi come, “questo
è mio, questo è tuo, “dove hai speso i soldi?” oppure “io me li sono
guadagnati”, come per pretendere il diritto a spendere di più. Quello che mi hanno trasmesso era un andamento
di unione, dove “tutto era di tutta la famiglia”. Mi hanno lasciato l’impronta che questo comportamento per me significasse “la famiglia”.
Iniziai a lavorare a 15 anni, ed anch’io affidavo
tutto il mio stipendio alla Mamma, della quale le chiedevo i soldi per le mie
piccole necessità. Non sentivo nessun disagio
per questo. Diversamente una carissima collega, giovane come me, lasciava una
tantum alla sua Mamma per le spese di casa, ed il resto doveva pensare a
comprarsi il vestiario, per i divertimenti, vacanze, e per preparare il suo
corredo.
Per 5 anni contribuì
in famiglia con il mio stipendio, e quando decisi di sposarmi i miei Genitori
non mi fecero mancare niente.
Dal primo mese di matrimonio, per mio
Marito e per me, venne naturale che unissimo i nostri stipendi in un unico
libretto di risparmio per far fronte alla gestione della nostra famiglia.
…e di sicuro
colsi quel bel l’esempio dal mio Babbo e Mamma.
Nel fra tempo, che riflettevo mentalmente
le mie considerazioni sull’argomento, arrivavano le risposte ai microfoni della
radio da parte di persone che volevano partecipare dando le loro risposte su come gestivano le spese di casa. Molti di più di quanto
pensassi, rispondevano che si dividevano le spese, ma se uno dei due guadagnava
di più dell’altro si aumenta la percentuale a suo carico. Qualcun altro
esprimeva che uniscono gli stipendi in un conto unico per far fronte a tutta la
gestione di casa. Altri confessavano che mettono in una cassettina la somma per
provvedere alla spesa settimanale.
A volte sono rimasta sorpresa nel sapere
che anche alcune coppie giovani e affiatate hanno il conto corrente diviso, e dividono
50/50 per il pagamento delle bollette.
Anche per fare questo necessita una bella contabilità, e forse anche motivo di
litigio. (saranno tutti ragionieri)
Secondo me è
più facile tenere un conto unico.
…… perché,
penso che anche in questo caso “L’UNIONE FA LA FORZA”
O NO????????
P.S PER SAPERNE DI PIU' VAI SUL LINK IN BASSO O IL QR-CODE !!!
Soldi e amore.
Quando si mettono insieme queste due parole il pensiero di molti va subito a qualcosa di scorretto, di “sbagliato”, come se il senso comune rifiutasse di concepire un qualsiasi legame tra sentimenti e denaro. Per motivi culturali il denaro rimane lo sterco del diavolo e non può essere associato a un concetto positivo come l’amore.
Forse anche per questo tante coppie faticano a discutere apertamente di questioni economiche.
Molto spesso i partner si sentono in imbarazzo a parlare di denaro , così si finisce per non toccare un argomento che invece andrebbe affrontato.
https://www.museodelrisparmio.it/blog/amore-e-soldi-come-gestire-le-finanze-in-coppia/