23.10.2024
Quante lettere avete scritto,
e quante lettere avete visto scrivere a mano?
Melbourne
(1958/68) Ho visto mia Mamma scrivere una lettera ogni settimana, per dieci
anni, ai miei Nonni in Italia.
Nonostante sia trascorso tantissimo tempo da quei giorni, tengo stretta nella mia memoria la visione che ho di lei seduta al tavolino di cucina a scrivere, di solito si prendeva il tempo la sera dopo cena, sebbene con la stanchezza sulle spalle. Con una mano teneva la penna e l’altra stringeva tra le dita la sua sigaretta accesa, della quale in quel occasione non si faceva mai mancare. Con occhi da bambina notava tanta serenità in quel immagine. Ogni tanto si fermava a pensare e poi riprendeva a scrivere con la sua bella calligrafia che tanto ammiravo. Molto spesso insieme alla lettera aggiungeva nella busta anche una foto di noi, per accertare i parenti lontani che stavamo bene. Non fu sempre “rose e fiori” la vita degli emigranti, ma questo, la Mamma non lo faceva mai sapere alle persone care oltre oceano, e mi diceva,
Quando
raggiunsi l’età di leggere e scrivere, anch’io aggiungevo i miei saluti e
raccontavo qualcosa delle mie giornate ai cugini lontani. Mi piaceva scrivere
lettere, le scrivevo in Italiano nonostante la mia scuola fosse in lingua
inglese. Dalla Mamma accettavo solo che mi correggesse qualche sbaglio nelle parole, tutto il resto era mio pensiero, pero si raccomandava che mi spiegassi bene per non essere fraintesa dal destinatario. A differenza di me, le mie sorelline non hanno avuto l’esperienza
di comunicare scrivendo le lettere, perché non avevano ancora l’età di leggere
e scrivere.
Negli
anni che abitammo all’estero i miei genitori pensavano a spedire, tramite
posta, anche dei bei pacchi pieni seppi di cose di ogni genere, avendo
attenzione a non sforare il peso ideale. Le confezionavano in un certo modo,
per quello che mi ricordo, credo siano stati preparati in sacchi di stoffa, e
non era facile scrivere l’indirizzo sul quel materiale. La posta era molto
vicina alla nostra abitazione in Brunswick st, ma era comunque faticoso
arrivare all’ufficio postale con quel carico. Ero sempre a fianco alla Mamma, perché
traducevo per lei in inglese se aveva da chiedere qualcosa all’impiegata e vice
versa in italiano se l’impiegata aveva domando per lei.
Durante
il servizio militare, mio Marito, (allora fidanzato, 1970) mi mandava i suoi
saluti tramite lettere e cartolina (non avevamo il telefono nelle case) della
quale ricevevo volentieri e mi sbrigavo a risponderli.
Oramai quei tempi sono
tramontati da un pezzo, ma per me sono ricordi indelebili, ed ancora oggi costudisco,
con queste lettere, la testimonianza di un passato molto diverso da oggi, ripensando a quei
giorni quando, con mia Mamma preparavo carta e penna per scrivere a mano lunghe
lettere spedite con il francobollo.
Le
più antiche lettere della storia dell’uomo occidentale di cui si conosca
l’esistenza sono poco meno di una decina di esemplari greci, scritti a graffio
su sottili lamine di piombo rinvenute in genere arrotolate o su frammenti di
coccio, cronologicamente assegnati al periodo tra il VI e il IV secolo a.C…….
https://www.designforeverydaylife.com/it/art-of-writing/la-storia-delle-lettere/
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