martedì 4 gennaio 2022

 Le "FESTE" di Piña.    

Piña  chiamava se stessa così , ricordando con affetto una sua alunna  di prima elementare:  una bambina down, socievole e vivacissima che bisognava abituare a non usare il pannolone. All'inizio  , ogni volta che si emozionava per  qualche cosa che le piaceva molto , rilasciava negli angoli dell'aula un pò di pipi e, naturalmente, anche sulle ginocchia di Piña,  in segno di affetto, come tutti i cuccioli.

La bambina la chiamava  Piraña, ma poichè  in quel pesce, aggressivo e vorace non si riconosceva, aveva accorciato il nome in Piña:..la prima e l'ultima sillaba
 con in mezzo la ñ per ricordo.
   C'era anche un altro motivo, a dir la verità: pigna, da noi, è come dire "dura di comprendonio" ed è così che si sentiva spesso, invecchiando e dimenticando, un minuto dopo, quello che aveva fatto o pensato un minuto prima.
Ma...andiamo per ordine.   Si avvicinava il Natale.  Per quella Festa con la maiuscola si sarebbe riunita  la famiglia al completo :  tre generazioni insieme.    L'albero era stato fatto negli ultimi giorni,  con fatica e  un pizzico di follia :  arrampicata sulla scala alta , Piña, quasi  ottantenne, doveva spenzolarsi,  con  un braccio a tenersi e uno in fuori, cercando di agganciare palline e luci.   Tutti gli anni diceva di non voler  preparare  un albero di quelle dimensioni, ma gli occhi dei nipoti piccoli (non più tanto piccoli ormai) la inducevano sempre a fare il contrario.


Il presepio e i presepini non aveva fatto in tempo a sistemarli e  aveva 
lasciato quel compito ai nipoti,  pensando  che forse avrebbe potuto far loro piacere.

Così non era avvenuto.    Distratti da altre cose,  sembrava che il mistero di Cristo fattosi uomo non li emozionasse  e solo la scoperta che il camino era chiuso da una grata, aveva distolto il nipote piccolo dal giocare col Nintendo.  
Il nipotino infatti era molto preoccupato : aspettava Babbo Natale durante la notte e... come sarebbe potuto scendere se il camino era chiuso? 
  Aveva richiesto un regalo molto costoso e, vicino ai biscotti preparati per Babbo Natale, aveva scritto un biglietto dove precisava che se Babbo Natale non gli avesse portato quel regalo non avrebbe potuto mangiare i biscotti!   Piña era un pò preoccupata per quel biglietto diciamo ricattatorio, e non poteva fare a meno di pensare che, quando lei era piccola,  la nonna preparava davanti al caminetto acceso, una brocca di acqua con catinella e panno di lino candido  perchè la Madonna potesse lavare il bambino appena nato.
Quella mentalità cosi pratica e utilitaristica del nipote un pò la spaventava,  nel timore  che potesse togliergli la magia dell'infanzia.   La cosa poi era finita bene : babbo Natale aveva lasciato una letterina in cui faceva appello alla sua intelligenza e ragionevolezza spiegandogli perchè non aveva potuto portare un regalo così costoso a lui, e.. gli altri bambini? .. miracolosamente la lettera aveva funzionato, supportata  da un paio di giochi da fare sul Nintendo  
     
Andiamo avanti .
   La tavola per la cena della Vigilia era già apparecchiata, preparati i cibi della tradizione in bella mostra sui vassoi, rispolverati per l'occasione.  
A dir la verità Piña aveva  cambiato la tradizione.   Molti anni prima,  per ragioni di lavoro, arrivava nella casa grande soltanto il giorno precedente la vigilia di Natale, insieme alle figlie ancora piccole.     C'era da riscaldare la casa, accendere il fuoco  e le stufe , preparare albero e presepe, fare la spesa. Impossibile cucinare con cura e addobbare la casa come avrebbe voluto, conservando sorriso e buonumore ... e allora Piña aveva mentalmente e consapevolmente fatto un frego su..... brodo di pesce,.. cavoli neri ecc..insomma sul cibo tradizionale del paese , mutandolo in:  salmone, riso al burro di tartufo e ciò che avrebbe trovato pronto e adeguato al momento.   In seguito, passati gli anni e mutata la situazione, aveva cercato di tornare ai cibi tradizionali del posto,  ma le figlie e poi i nipoti si erano rifiutati di uscire da quella che ormai era diventata la loro tradizione.

Necessità è virtù,   dice il proverbio.

Andiamo avanti :

La casa cominciava a essere ricca di luci, chiacchiere, "sana " confusione,  tra regalini da incartare,  fili dorati e rossi,  scotch
sempre introvabile : " dove sono le forbici?  il gatto ha fame,  aiuto ho perso il libro, dov'è la cartella?   nonna, vieni
 ti insegno a giocare a scacchi?!..  squilla il telefono!.... rispondi tu per piacere.....è Paolo che ti manda gli auguri.  Paolo chi?.  boh!.. ha riattaccato "... e.. tutti amavano essere ascoltati e tutti volentieri Piña avrebbe voluto ascoltare .

Si avvicinava l'ora della cena,  mancava ancora la nipote grande, proveniente da Pisa.  I bambini avevano fatto il tampone per amore e rispetto verso i nonni,. La grande, vaccinata, avendo avuto  un contatto con un amico positivo la settimana prima, se lo era fatto,  con esito negativo, ma aveva detto di volerlo ripetere  dopo più giorni per sicurezza .   Squilla il telefono e la mamma, che va a rispondere, muta espressione: che è successo?   La nipote grande è positiva ma  sta bene ....Tutti si guardano l'un con l'altro attoniti, poi iniziano a parlare.. tutti insieme :"..quando l'hai vista l'ultima volta..  conta i giorni...  è un  contatto ravvicinato o un contatto del contatto? no.. meglio allontanarsi e separarsi,  non si sa mai" e tutti si sparpagliano e si organizzano per tornare  alle proprie case.
La gran festa della Vigilia termina così.   Resta la gran consolazione che nessuno è stato male, ma certo è una ulteriore, grande botta di solitudine e chiusura.
E Piña?  Sconsolata è rimasta a guardare il suo grande albero,  maturando l'idea di lasciarlo lì, bello e luminoso fino alla fine di Gennaio, in attesa di un post Natale tutto da inventare, sperando che :
poichè

L'EPIFANIA  TUTTE LE FESTE LE PORTA VIA si porti via  pure  Covid e affini.




                     
               AUGURI  A  TUTTI !!!!


                                                                  Piña

2 commenti:

  1. Grazie Pieranna, come sempre riesci a cogliere 'sensazioni' e 'sentimenti' in maniera semplice e gradevole...senza scalfirne l'importanza.

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  2. bel racconto Pieranna. con la speranza che il prossimo anno si possa festeggiare con la casa piene di ospiti e senza il "guasta festa" del tampone last minute per stare in compagnia....
    buona Epifania anche a te e famiglia......

    RispondiElimina

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