Grande esempio di solidarietà
Mia mamma
mi ha detto questo
Mio nonno detto
il Casetta veniva da Pegnana, forse abitava in una località chiamata in quel modo, poi
con mia nonna stava alle Casacce: aveva la casa dove ora ci sono i campi da
tennis del Ciocco. Oltre a coltivare quel piccolo pezzo di terra faceva il
muratore, spesso veniva chiamato per fare piccoli lavori in case sparse nella
montagna. Una volta si trovava in un casolare vicino alle Prade Garfagnine per
fare un lavoro per conto del padrone. In questa casa, come contadini, ci abitava
una famiglia numerosa con dei bambini piccoli. Mio nonno
mentre svolgeva il suo lavoro si accorse che sul tavolo mentre mangiavano non avevano
la polenta di neccio, un alimento importante per quei tempi, praticamente
facevano la fame. In quell’anno i castagni su in alto vicino ai mille metri di
altezza, avevano fatto poche castagne e la farina era scarsa. Mio nonno quando
tornò a casa disse al suo figlio più grande, stasera ti preparo un sacco di
farina, domani portalo a quella famiglia nella casa dove lavoravo oggi. Il
babbo di quei bimbi quando si vide consegnare quella farina non riuscì nemmeno
a ringraziare e si mise a piangere.
Prima della seconda
guerra mondiale le famiglie di contadini erano numerose e mangiavano quello che
producevano, di solito per mangiare non c'era problema. Solo se per qualche
motivo, tipo siccità o ghiacciate, le castagne e altri prodotti non venivano esistevano
problemi.
Direi, generosità e solidarietà. Pronti ad aiutare il prossimo.
RispondiEliminaBella storia. Grazie Francesco!!