PARVA SED APTA MIHI
Piccola, ma adatta a me.
Nel 1525, reduce dalla Garfagnana dove era
stato governatore per conto degli Estensi, Ariosto tornò a Ferrara, comprò una
casa e sulla porta scrisse:
PARVA SED APTA MIHI, SED NÙLLI OBNOXIA,
PÁRTA MÉO SED TÁMEN AÉRE DÒMUS.
(tratto da “SIAMO TUTTI LATINISTI”, di CESARE
MARCHI)
“PICCOLA MA ADATTA A ME, DEBITRICE VERSO
NESSUNO, MA ACQUISTATA COL MIO DENARE”.
“CASA
MIA CASA MIA
PER
PICCINA CHE TU SIA
TU MI SEMBRI UNA BADIA”.
(ELDA BOSSI)
“HOME SWEET HOME”
“Quanto è bello avere la
casa propria” diceva mia Mamma.
I miei genitori amavano
la loro casa. I primi anni in Australia
era ovvio che avessero una casa in affitto, si dovettero adattare alla
situazione di essere emigranti.
La nostra prima abitazione in Melbourne (1958) era situata a pochi passi da Endinburgh Gardens. Era un’abitazione a due piani, stile Inglese in Furgie St. Noi abitavamo al piano terra, ed una famiglia di Turritecava abitava al primo piano. Era suddivisa con tre camere, salotto, una ampia cucina, il bagno ed il gabinetto all’esterno nel “back yard”. Ci si stava bene, era poco distante dalla scuola, vicino alla Zia e dove c’erano tanti negozi. Le mie sorelle sono nate negli anni in cui abitavamo in quella casa.
Dopo sette anni di duro lavoro, e con tanti sacrifici, i miei genitori decisero di acquistare una nuova abitazione. La casa scelta era più distante dalla scuola e dal centro.
Ricordo come ieri(1965)
quando si presentava da noi l’agente immobiliare, vestito con giacca e cravatta,
guidando un macchinone per accompagnarci a vedere le case in vendita. Era un momento molto divertente per
noi figlie!
C’era l’imbarazzo della scelta.
Dopo avere fatto tante considerazioni i miei genitori finalmente scelsero quella più adatta per noi e forse adatta anche per il loro portafoglio, che comunque dovettero affrontare con un mutuo. Questa nuova casa si trovava in una bella zona, (Kellett st.) con tante belle case intorno, per lo più stile moderno. Nelle vicinanze dell’abitazione si trovava una piscina pubblica e le sale da bowling. Era costruita a piano terra, con soli tre gradini per varcare la soglia dell’entrata. Si entrava in un lungo corridoio, tre camere, salotto, cucina, veranda, bagno, una stanza per fare il bucato, il gabinetto appena fuori sul retro, ed un bel pezzo di terreno con appresso una baracca, dove il Babbo l’adattò ad un gallinaio. A quei tempi le case erano pavimentate con la moquette, e linolium, e le pareti rivestite di carta da parati.
Era molto accogliente, ci
stavamo comodi.
Peccato però, perché dopo tre anni dall’acquisto il Babbo e la Mamma pensarono
di ritornare al paesello, e quella casa fu venduta. Rimase in famiglia, perché
i miei Zii proposero d’acquistarla per affittarla.
Al ritorno in Italia(1968)
per un breve periodo abitammo con i Nonni materni (non avevano nemmeno il bagno) perché la casa di proprietà
dei miei genitori localizzata nel Centro Storico aveva bisogno di essere
ristrutturata. …
…………… When I
married it was my turn to buy a house, and that’s what my Husband and I did ……
….I love my house too, I consider it ………HOME SWEET HOME!!!!!!!
”LA “CASA” RAPPRESENTA LA RICCHEZZA
UMANA PIù PREZIOSA, QUELLA DELL’INCONTRO. QUELLA DELLE RELAZIONI TRA LE
PERSONE, DIVERSE PER ETÁ PER CULTURA E PER STORIA, MA CHE VIVONO INSIEME E CHE
INSIEME SI AIUTANO A CRESCERE.”
PAPA FRANCESCO
Nessun commento:
Posta un commento
il tuo commento è il benvenuto