LA PANIA
O MONTE CHE REGNI TRA IL FUMO
DEL NEMBO, E TRA IL LUME DEGLI ASTRI
TU NUTRI NEI POGGI IL PROFUMO
DI TIMI, DI MENTE E MENTASTRI.
SEI LA REGINA DELLE ALPI APUANE.
ELEGANTE E RAFFINATA SOTTO IL MANTO BIANCO DI CANDIDA NEVE,
BRILLANTE SOTTO I ROSSI RAGGI DEL SOLE AL TRAMONTO,
ACCOGLIENTE TRA LE GIUNCHIGLIE IN FIORE,
TRISTE E PENSIEROSA SOTTO LA NEBBIA, LA PIOGGIA E LA TEMPESTA.
APUANE LETTERARIE
Se potesse
parlare LA NOSTRA BELLA SEMPRE, CON VOCE
ACCORATA sono sicura che si rivolgerebbe
a chi va in montagna …senza conoscerla,
rispettarla, mettendo a
rischio la propria vita e …..quella dei soccorritori.
Ricordando
con dolore che molte persone sono morte lungo i suoi pendii e dirupi!
Raggi del sole, caldo, freddo, morsi di vipera, temporali improvvisi, nebbia, fulmini… Il nostro organismo ha poi bisogno poi di una alimentazione adatta!!!
· Il camminare in montagna, in collina, ma anche in pianura – è uno sport per tutti, dai bambini di pochi anni fino alla terza età. Basta scegliere e modulare i percorsi sulla base delle proprie capacità fisiche e psichiche, con una premessa fondamentale: la soddisfazione di una gita non si misura con le ore di cammino o con la quota raggiunta.
O Ognuno deve seguire senza forzature le proprie
inclinazioni ed esigenze, cercando le proprie soddisfazioni, uniche e
irripetibili: il tramonto, il prato in fiore, l’albero secolare, il sommesso rumoreggiare del torrente, il
fragoroso ruggire della cascata, la baita, passare la notte in un rifugio,
avvicinarsi agli animali selvatici e fotografarli, il grandioso panorama di una
vetta o la frescura un po' cupa di una foresta, l’ultima neve di primavera….
Tuttavia, come ogni attività umana, l'andar per monti non è esente da rischi, a volte lievi, altre
volte ben più seri. In ogni caso, occorre sempre muoversi con criterio,
prudenza e buon senso, rispettando regole e precauzioni molte volte semplici e
intuitive.
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Rispettate la montagna. In montagna siete solo ospiti. Comportatevi
quindi come tali, lasciando la montagna come era e, soprattutto, come vorremmo
trovarla, senza sporcare, rovinare, abbandonare rifiuti di qualsiasi tipo.
Rispettate quindi la fauna e la flora. In una frase:
“Non lasciate tracce del vostro passaggio”.
Sono sicura che BELLA SEMPRE spesso si guarda intorno, da una parte il Monte Forato, che meraviglia! lo guarda compiaciuta!
Dall’altra parte ahimè…
Non può non rattristarsi vedendo
monti squarciati…
L’estrazione del
marmo di Carrara dalla
catena delle Alpi Apuane in Toscana procede da qualche decennio
a ritmi folli,
mettendo in pericolo i ricchi ecosistemi delle stesse montagne e causando danni
a tutto il territorio. Una deturpazione che, sostengono gli ambientalisti
locali, non è più giustificata dalle ricadute economiche sulla collettività,
con la ricchezza
che resta nelle mani di pochi. Tanto più che il famoso marmo
della zona è una minima parte di quello estratto a favore di detriti per il
business del carbonato di calcio.
Il marmo di Carrara, che i romani
chiamavano oro bianco, viene estratto in questa zona da duemila
anni. Michelangelo in persona si recava qui per scegliere i migliori
blocchi di statuario per le proprie opere.
“Gli scarti dell’estrazione
– la famosa marmettola – inquinano
le falde e i corsi d’acqua” La marmettola inoltre
intasa, cementificandolo, il letto di fiumi e torrenti, contribuendo al rischio
esondazioni. Le alluvioni sono state otto in 20 anni a Carrara, tra cui quella
rovinosa del 2014. Come se non bastasse, la polvere di marmo soffoca il
territorio, contribuendo a un'alta percentuale di malattie polmonari.
Cave del Monte
Corchia
Le cave del
Monte Corchia sono le più alte e panoramiche d’Italia e tutti coloro che
trascorrono le vacanze al Forte le conoscono bene, infatti si trovano
immediatamente alle spalle del paese e costituiscono un elemento caratteristico
del paesaggio.
Le
visite alle cave del Monte Corchia vengono organizzate durante l’estate e
partono dal paese di Levigliani.
Cave di Carrara
Sono
probabilmente le cave di marmo più famose del mondo, le visite sono attive
in tutte le
stagioni e si raggiungono procedendo direttamente da
Carrara verso la frazione di Miseglia.
Le Cave di Carrara, oltre all’incredibile scenario, offrono al visitatore la possibilità di completare la visita con un interessante museo a cielo aperto che racconta la storia dell’estrazione.
Continuando ci sono escavazioni al passo della Focolaccia, al di sopra dei 1.500 m/slm; cave che invadono o nei pressi di doline, cavità carsiche, circhi glaciali; attività che interessano anche il Monte Corchia, con Cava Tavolini e Cava Piastraio, e dove non si cava più in superficie è stato intaccato il crinale e si scava in galleria. Le attività estrattive, denunciano le associazioni, hanno modificato e deturpato la valle del Solco di Equi e non si salvano le pendici della parete nord del Pizzo d'Uccello; nella Valle glaciale di Orto di Donna-Serenaia, le cave segnano irrimediabilmente le montagne.
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