Profumi e Rumori
Erano le ore cinque del pomeriggio, il sole era ancora
caldo, e decido di fare una passeggiata prendendo
per mano la mia nipotina. La convinco di venire con me nel Centro Storico, per conoscere meglio dove sono cresciuti i miei figli.
Le racconto di quando sua Mamma (mia figlia) alla sua stessa età, di otto anni (1982) giocava con le BARBIE, insieme alle amichette, indicandole con il dito dove si piazzavano sul muretto, proprio ai piedi di una vigna esposta in cima ad una grande roccia situata nel “castellaccio” proprio difronte ad alcune case.
Le facevo notare che ai
tempi passati, questo luogo era abitato
da molte famiglie e c’erano tanti
bambini e bambine che schiamazzavano in giro per le “cariole. Ma da allora la vita in
questa piazza è molto cambiata.
Camminando a passo
molto lento, non si incontrò un’anima viva nei paraggi, solo un gatto, bianco e grigio con un
bel musetto.
Ad un tratto il silenzio venne interrotto da una macchina rumorosa che
arrivava nel nuovo parcheggio scaricando dalla marmitta il puzzo di benzina. Una volta, proprio
in quel punto c’era solo spazio libero.
Camminando all’ombra si sentiva un bel frescolino di riscontro d’aria che arrivava dalle viette, e le suggerì di fermarci per fare un riposino.
Seduti sugli scalini che portano verso il Duomo non smisi di parlare, e continuavo a
raccontare.
Tutt'ad un tratto o per magia , la mente mi trasportò indietro nel tempo…… sognavo
ad occhi aperti, ignorando che la bimba si era allontanata da me.
…..I profumi e suoni
della nostra infanzia molto spesso s’intrecciano nei nostri ricordi.
Il campanile di San Jacopo scandiva il tempo in tutto il paese.
I primi cinque rintocchi dell’alba erano la sveglia per le “fabbrichine” della Cucirini. Le loro voci si distinguevano bene, e senza nessun riguardo per la gente che era ancora nella fase “rem” del sonno, cominciavano a chiamarsi dalla finestra una con l’altra.
“Maria sei pronta, altrimenti facciamo tardi per timbrare il
cartellino,” e Lei rispondeva a squarciagola, “Si! vado a prendere il pane
fresco e arrivo”. Dopo qualche minuto si sentiva sbattere la porta.
Poi, ritornava il silenzio!!!
Puntualmente quando le lancette dell’orologio segnavano le ore
sette, si udiva il dolce suono della campanella proveniente dalla Chiesina del
convento delle Suore, era per loro il richiamo del solenne momento della
preghiera.
Da quell’ora in poi i rumori in quel luogo iniziavano ad essere
molti.
Arrivava anche il fastidioso chiasso quando si spalancavano le porte e le finestre, e quando la gente cominciava ad uscire di casa, e si scambiavano ad alta voce il saluto del buongiorno.
Come ogni giorno era l'ora di preparare i bambini e bambine per andare a scuola. A quel punto si avvertivano le loro vocine. Quando tutti erano pronti per partire, si aggiungevano anche le ultime raccomandazioni dei genitori,
“Hai messo tutto nella cartella? Compra la merenda alla
bottega del Raffellino e “segnala” che poi ci passo io a pagare. Stai attento
per la strada!” aggiungeva una Nonna.
Nel fra tempo il profumo del pane fresco, appena sfornato, si
diffondeva dal panificio dietro l’angolo, e dalle cucine si percepiva nell’aria
il buon aroma del caffè appena fatto, che metteva tutti di buon umore.
C’era chi accendeva la radio ad alto volume, non sempre gradito
da tutti, e le lamentele del vicinato si facevano sentire.
Quando tutti gli altri erano finalmente usciti di casa, le casalinghe
rimanevano da sole a maneggiare le tante cose da fare per la famiglia, e per loro quello era il momento giusto per iniziare
le pulizie.
Alla fine delle faccende giornaliere si spargeva nell’aria il
piacevole odore dei detersivi e deodoranti per ambiente.
Giunti al suono dei dodici rintocchi dell’orologio del campanile,
puntualmente iniziavano lo “scocciorare”
dei piatti e tegami, segno evidente che era l’ora del “desinare”. Tutti a
tavola!!! Il buon intenso profumo della cucina tradizionale faceva venire
l’acquolina in bocca, anche ai passanti.
Insieme ai mei amati
ricordi non potrò mai dimenticare il buon profumo femminile che portavano sulla
pella, mia Mamma, e mia Suocera, senza
scordarmi quella scia di fragranza seducente che lasciava dietro i suoi passi la Signora Rosa.
All’epoca ero una giovane donne, e l’ammiravo!!!!
All’improvviso la mia nipotina si avvicina, e con un'affettuoso abbraccio
mi riporta al presente.
“Nonna andiamo a casa, voglio giocare con le mie bambole, la LOL,
la OMG, E LA RAINBOW HIGH, mi aspettano!”.
“Ok", dico "allora andiamo, ma te non hai una BARBIE, come l’aveva
la tua Mamma?”….. e prima di sentire la sua risposta, penso ...
…. “eh già, il progresso, tutto cambia e tutto passa!”
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