sabato 17 febbraio 2024

PROFUMI E RUMORI .....

 


 17.02.2024

Profumi e Rumori

Erano le ore cinque del pomeriggio, il sole era ancora caldo, e decido di fare una  passeggiata prendendo per mano la mia nipotina. La convinco di venire con me nel Centro Storico, per conoscere meglio dove sono cresciuti i miei figli.

 Le racconto di quando sua Mamma (mia figlia) alla sua stessa età, di otto anni (1982) giocava  con le BARBIE, insieme alle amichette, indicandole con il dito dove si piazzavano sul muretto, proprio ai piedi di una vigna esposta in cima ad una grande roccia situata nel “castellaccio” proprio difronte ad alcune case.


 Le facevo notare che ai tempi passati,  questo luogo era abitato da molte famiglie e c’erano tanti  bambini e bambine che schiamazzavano  in giro per le “cariole. Ma da allora la vita in questa piazza è molto cambiata.

 Camminando a passo molto lento, non si incontrò un’anima viva nei paraggi, solo un gatto, bianco e grigio con un bel musetto.

Ad un tratto il silenzio venne interrotto da una macchina rumorosa che arrivava nel nuovo parcheggio scaricando dalla marmitta il puzzo di benzina. Una volta, proprio in quel punto c’era solo  spazio libero.

Camminando all’ombra si sentiva un bel frescolino di riscontro d’aria che arrivava dalle  viette, e le suggerì di fermarci  per fare un riposino. 

Seduti sugli scalini che portano verso il Duomo non smisi di parlare, e continuavo a raccontare.

Tutt'ad un tratto o per magia , la mente mi trasportò indietro nel tempo……  sognavo ad occhi aperti, ignorando che la bimba si era allontanata da me.

 …..I profumi e suoni della nostra infanzia molto spesso s’intrecciano nei nostri ricordi.

In quelle piccole vie i rumori del nuovo giorno iniziavano molto presto la mattina.

 Il campanile di San Jacopo scandiva il tempo in tutto il paese.

I primi cinque rintocchi dell’alba erano la sveglia per le “fabbrichine” della Cucirini. Le loro voci si distinguevano bene, e senza nessun riguardo per la gente che era ancora nella fase “rem” del sonno, cominciavano a chiamarsi dalla finestra una con l’altra.

“Maria sei pronta, altrimenti facciamo tardi per timbrare il cartellino,” e Lei rispondeva a squarciagola, “Si! vado a prendere il pane fresco e arrivo”. Dopo qualche minuto si sentiva sbattere la porta.

Poi, ritornava il silenzio!!!







Puntualmente quando le lancette dell’orologio segnavano le ore sette, si udiva il dolce suono della campanella proveniente dalla Chiesina del convento delle Suore, era per loro il richiamo del solenne momento della preghiera.

Da quell’ora in poi i rumori in quel luogo iniziavano ad essere molti.

Arrivava anche il fastidioso chiasso quando si spalancavano le porte e le finestre, e quando la gente cominciava ad uscire di casa, e si scambiavano ad alta voce il saluto del buongiorno. 

Come ogni giorno era l'ora di preparare i bambini e bambine per andare a scuola. A quel punto si avvertivano le loro  vocine. Quando tutti erano pronti per partire, si aggiungevano anche le ultime  raccomandazioni dei genitori,

“Hai messo tutto nella cartella? Compra la merenda alla bottega del Raffellino e “segnala” che poi ci passo io a pagare. Stai attento per la strada!” aggiungeva una Nonna.

Nel fra tempo il profumo del pane fresco, appena sfornato, si diffondeva dal panificio dietro l’angolo, e dalle cucine si percepiva nell’aria il buon aroma del caffè appena fatto, che metteva tutti di buon umore.

C’era chi accendeva la radio ad alto volume, non sempre gradito da tutti, e le lamentele del vicinato si facevano sentire.

Quando tutti gli altri erano finalmente usciti di casa, le casalinghe rimanevano da sole a maneggiare le tante cose da fare per la famiglia,  e per loro quello era il momento giusto per iniziare le pulizie.

Anche da lontano si  riconosceva che le Donne ci mettevano tanta forza  nello sbattere gli “scendi letti” che avevano appeso sul davanzale della finestra di camera. Si avvertiva bene lo scorrere dell’acqua nel secchiello proveniente dalla fontana nella vicina piazzetta, ed era chiaro il fruscio della spazzola usata per raccattare la polvere  nella strada davanti al proprio portone. Nonostante il baccano, non stupiva più nessuno.

Alla fine delle faccende giornaliere si spargeva nell’aria il piacevole odore dei detersivi e deodoranti per ambiente.

 

Giunti al suono dei dodici rintocchi dell’orologio del campanile, puntualmente iniziavano  lo “scocciorare” dei piatti e tegami, segno evidente che era l’ora del “desinare”. Tutti a tavola!!! Il buon intenso profumo della cucina tradizionale faceva venire l’acquolina in bocca, anche ai passanti.

Insieme  ai mei amati ricordi non potrò mai dimenticare il buon profumo femminile che portavano sulla pella,  mia Mamma, e mia Suocera, senza scordarmi quella scia di fragranza seducente che lasciava dietro i suoi  passi la Signora Rosa.

 All’epoca  ero una giovane donne, e l’ammiravo!!!!

All’improvviso la mia nipotina si avvicina, e con un'affettuoso abbraccio mi riporta al presente.  

“Nonna andiamo a casa, voglio giocare con le mie bambole, la LOL, la OMG, E LA RAINBOW HIGH, mi aspettano!”.

“Ok", dico "allora andiamo, ma te non hai una BARBIE, come l’aveva la tua Mamma?”….. e prima di sentire la sua risposta, penso ...

…. “eh già, il progresso, tutto cambia e tutto passa!”




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