LA CORSONNA
Sì, la vedrei bene una targhetta in ricordo di Bruna Quella passerella di legno incerta e traballante, dove Bruna ha trovato la morte, è ora un ponte pedonale in cemento armato robusto e sicuro.
Quella bambina di 9 anni, vissuta in tempo di guerra, si è trovata su quel ponticello improvvisato nello stesso periodo di quando Barga viveva tra le macerie delle sue case bombardate, cercando di sopravvivere alla guerra.
La memoria di Bruna è anche la memoria di un periodo tragico che si spera e si prega non debba ripetersi .
Fa riflettere pensare che Bruna ogni giorno per andare a prendere il latte percorreva, su quella passerella pericolante, la stessa strada che usa oggi mio nipote di 10 anni andando a Barga a cercare gli amici per giocare a calcio.
Sembra incredibile che un torrentello, quasi in secca d'estate, possa diventare così carico d'acqua e impetuoso e vorticoso da trascinare massi di ogni dimensione e in grado di abbattere, come è successo, anche quei grossi muri di pietre che venivano costruiti per salvaguardare le coltivazioni adiacenti.
Prima dell'attuale ponte ne era stato costruito un altro, in cemento, circa negli anni 60. Lo sbarramento che lo sosteneva, aveva creato, riempiendosi d'acqua, una piscina grande e profonda: un avvenimento!
Quell'estate anche Barga aveva il suo mare! Vi andavano i ragazzi grandi a fare un tuffo e qualche bracciata per farsi belli di fronte alle ragazze, le famiglie con i bambini a giocare sui bordi di quell'improvvisato laghetto, in attesa dell'immancabile merenda, gli adulti un po' anziani, con a seguito la seggiolina pieghevole, a chiacchiera con gli amici...una festa insomma!
E' durata solo un anno, peccato! : con l'inverno e le piogge il pacifico torrentello, arrabbiato e carico d'acqua, ha trasportato sassi e massi di tutte le dimensioni scagliandoli contro il muro di contenimento. La piscina si è riempita e il ponte piegato e contorto, anche se percorribile a piedi e sempre meglio di una passerella di legno. E' rimasto così per anni: divenuto anch'esso pericolante è stato sostituito da quello attuale.
Pieranna, anche a Gallicano cè un Ponte, quello che porta alla stazione. Una volta il fiume aveva un corso d'acqua molto ampio. Mi raccontava mio zio, nato nel 1935, che i "ragazzacci" come lui si tuffavano nelle acque dall'altezza del ponte, anche d'inverno. Non conosco bene la storia ma credo che qualcuno sia morto per questo salto. Negli anni 80, d'estate, in molto frequentavamo il fiume, nel modo come hai descritto te. Lo chiamammo "la spiaggia dei poveri". Ci si stava bene.
RispondiEliminaAdesso è tutto cambiato!!! si sa "il tempo passa e tutto cambia". Grazie per la tua storia Pieranna.
Una storia molto bella che non conoscevo (nonostante viva a Barga da oltre 40 anni...) sempre interessante approfondire la conoscenza dei luoghi ed associare storie di persone vissute realmente. Grazie Pieranna
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