martedì 26 settembre 2023

Terre d'Abruzzo

Questo settembre, dopo ripetuti inviti da parte di mia figlia, da tempo residente per lavoro tra Sardegna ed Abruzzo, mio marito ed io abbiamo affrontato il viaggio (il primo dopo il Covid) e piuttosto impegnativo, verso le terre d'Abruzzo.

Eravamo già stati in quelle località, provincia dell'Aquila, subito dopo il rovinoso terremoto ed anche successivamente per accompagnare la nostra nipotina barghigiana nelle note località sciistiche della zona. Ma questo viaggio di fine estate è stato particolarmente gradevole, forse per il clima che si è rivelato ideale ed anche per i paesaggi così tranquilli e rilassanti. Inserisco qualche foto ... anche se sono fermamente convinta che non rendano giustizia a quei colori e alle sensazioni provate,  che solo andando realmente sul posto si possono apprezzare. Spero di aver suscitato in voi un briciolo di curiosità per queste terre, tanto martoriate dal terremoto che vi consiglio di visitare. 




  Comune di Rocca di Mezzo (Aquila) -fraz. Terranera



Rocca di Cambio (Aquila) - Chiesa di S. Lucia

    




Sopra: pista ciclabile di circa 80 Km che corre dentro il parco Sirente-Velino e due vedute del piano delle Rocche (gli Altipiani 1400 m.s.l.m)

mercoledì 6 settembre 2023

Quando parlavimo così...

 

Un racconto di altri tempi

Stamani sono ita a serrare l’uscio lesta lesta  perché  fuori tira forte il vento. Ho acceso il fuoco con le tacche e le bucchie che il mio uomo mi ha raccattato nel bosco, messo il paiolo alla catena e quando l’acqua bolliva ho preso il mestone e mi sono messa a rumare la polenta. Non avendo il companatico  ho chiappo la giubba e la pezzola e sono sortita fori nell’orto a cavare un cavolo, ho fatto una fatica boia e mi è venuta la fiataccina. l’ora del desinare si avvicina, prendo la forma di cacio da incignare, apparecchio la tavola ci metto sopra il tarvello e ci rovescio una bella polentina gialla. 

Al Tocco torna il mi figliolo da scuola ed è sempre affamato.

Nel fra tempo il Nonno smette di smoccolare, piglia la scranna e si mette nel cantone a raccontà le fole. Quando tutti sono iti fora la Nonna fa la ramanzina alla Mamma perche non c'erano più i quattrini nascosti nel canterale per andà a comprà la ciccia

Nella cucina c'era rimasta la puzza di lezzo ............Emma Saisi



se qualcuno vuole proseguire il racconto usando termini non più in uso, allego delle altre parole .Abbaccare , cristiani , menare, cansare o canzare, aggiaccare, straginare, pigliare, satollo, cantone, tramutare, fole, comodo=gabinetto, sciabigotto, canterale, ramanzina, furia, ire,ito; gangheri, ciccia. groppone, trasporto=funerale, ganzo. bollore, chiorba. buzza, lezzo, midolla, smoccolare. quattrini.


questo è un esempio di come potremmo scrivere, usando termini in disuso, l'ho pubblicato  qui per farvelo vedere, poi ne parleremo anche a voce, chi ha scritto la parte in azzurro?

martedì 5 settembre 2023

ESTERI IN FESTA .....

 

5.09.2023


Succede spesso che i nipoti facciano tante domande ai Nonni. Sono molto curiosi. Hanno voglia di conoscere la vita di quegli anziani che vedono tutti i giorni  in vesti di “vice genitori”. La domanda che più frequentemente mi è stata rivolta dai miei  tre nipotini

  “ma te Nonna perché sai parlare l’inglese?”

 ed a questa domanda per forza dovevo dare una spiegazione.

Durante un pomeriggio d’inverno preparo una buona merenda, la loro preferita,  pane e nutella ed una cioccolata calda. Mi siedo vicino a loro davanti al calore della fiamma nel caminetto, e racconto la mia esperienza di vita di emigrante.

Iniziai la storia usando le classiche parole ………..…. 

 ……… c’era una volta ….

…. quando la gente nei nostri paesini emigrava per cercare una vita migliore.

Partivano con la speranza di trovare un buon lavoro per avere la sicurezza economica che non avevano nel loro paese. Per queste persone non fu facile iniziare una nuova vita in un mondo sconosciuto.  Ma c’era anche chi restava e si adattava a scoprire il futuro nei  luoghi di nascita.

  Mi ascoltavano attentamente mentre gustavano la merenda.

Anche i miei genitori, Alberto e Clementina, i vostri bis Nonni, decisero di lasciare il loro paesello, e partirono con me di  appena cinque anni nel lontano 1958. Affrontammo un lungo viaggio in nave di 32  giorni,  per arrivare al porto di Melbourne. Prima di loro anche altri paesani presero la stessa decisione. Non tutti emigrarono in direzione Australia. C’era chi andava in Scozia, chi si imbarcava  verso Brasile ed Argentina,  ma tutti con la stessa intenzione di ritornare un giorno nel loro paese.

Dopo di che, arrivati a destinazione, giusto il tempo per sistemarci nel nostro alloggio,  iniziai subito ad andare a scuola. I miei genitori scelsero per me una scuola cattolica. Indossavo una bella uniform, e mi sentivo molto fiera entrando in ST. John’s School. Non trovai nessuna difficoltà a studiare in lingua inglese, ed in casa continuavo a parlare in Italiano con i miei genitori. Frequentai quell’istituto per dieci anni fino all’età di quindici. Mi dispiacque tanto aver dovuto lasciare i miei compagni quando i miei genitori decisero di ritornare in Italia. Quel periodo non  fu per niente facile ritrovarmi in un paesino abituata in una grande città. Parlare in italiano con l’accento inglese per me fu un motivo di disagio, trovare i parenti mai visti prima, fare nuove amicizie, iniziare nuove abitudini, inizialmente abitammo con i miei nonni materni in una casa priva delle comodità alle quali ero abituata, tutto questo divenne molto scomodo. Provai sulla pelle la sofferenza della solitudine e tanta nostalgia per quello che avevo dovuto lasciare.

Intanto, Lorenzo, Filippo e Chiara mi ascoltavano con la fettina di pane in mano e con i baffetti  della nutella sulla bocca. Erano buffi e mi fecero ridere.

Delle volte mi viene un magone a  parlare di certi particolari, ma nonostante ciò ogni volta sono felice di raccontare la mia storia.

Prima di alzarmi per  prepararmi un caffè, fatto nella moka, aggiunsi un altro ciocco nel fuoco perché non si spegnesse la bella fiamma col suo calore.

Mi osservavano in silenzio, dallo  sguardo mi sembravano soddisfatti della risposta alla loro domanda.

Finirono la merenda e tornarono a giocare.

 

CARA SCUOLA …..

 

DOVER LASCIARE LA SCUOLA,

CHE PECCATO.

DOVER LASCIARE I COMPAGNI,

È STATO UN PIANTO.

DOVER LASCIARE UN PAESE

DA ME TANTO AMATO,

È STATA UNA SOFFERENZA

TROVARE TANTA DIFFERENZA.

 Emma Saisi ….

 

É stata per me una sorpresa, che mi ha riempito di immensa gioia, ricevere dal Comune di  Barga un’attestato dedicato agli Emigranti. Lo considero un dono, un riconoscimento, del mio vissuto in Melbourne dal 1958/1968.



Ringrazio con tutto il mio cuore la Sindaca Caterina Campani, la Presidente dell’Unitre Sonia Ercolini e il Direttore del Giornale di Barga Luca Galeotti per aver preso in considerazione anche la mia storia.

GRAZIE!!!!!!!!

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Sul sito degli Adulti Ancora A Scuola è possibile leggere alcune mie memorie

https://www.adultiancoraascuola.eu/dovero-cera-il-futuro/

https://www.adultiancoraascuola.eu/quando-in-australia-si-andava-in-nave/?doing_wp_cron=1693948373.6129701137542724609375

 

 

lunedì 4 settembre 2023

Diverse culture e strani cibi

 

Diverse culture e strani cibi

United kingdom - Italia


Sto frequentando un corso di inglese sulla ristorazione. Viene svolto da una giovane professoressa con l’utilizzo della tecnologia, lavagna LIM, siti attinenti agli argomenti trattati ed App istruttive e divertenti. Ogni lezione spazia su argomenti diversi con una relativa dispensa preparata e studiata dall’insegnante di volta in volta.


In una di queste lezioni ci ha parlato delle strane pietanze che possiamo trovare nel Regno Unito (vedi immagine), da poter mangiare in determinate occasioni ed in particolari luoghi. Mi fa piacere portarlo a vostra conoscenza,  mi ha incuriosito, l'argomento mi ha attratto. Tenendo conto anche del Barga Scottish Weekend, con i suoi tre giorni 8, 9, 10 settembre 2023. Speciale “fine settimana scozzese”, all’insegna del legame tra Barga e la Scozia, con tanti eventi e appuntamenti a tema.



Traduzione in Italiano del sopracitato volantino


L’Haggis è un piatto scozzese molto popolare che ha sicuramente un gusto speciale. È fatto con cipolle e cuore, fegato e polmoni di pecora mescolati insieme alla farina d’avena! Poi aromatizzato con sale e pepe, insaccato nello stomaco di pecora viene fatto bollire per un paio d’ore. Tradizionalmente viene servito con verdure e patate durante festeggiamenti della notte scozzese di fine gennaio.


Il tipico Toad in the Hole Inglese è semplicemente una salsiccia di maiale cotta in una pastella di budino dello Yorkshire. Nessuno è sicuro dell’origine del nome, ma probabilmente risale alla fine del 1600, quando le pastelle dello Yorkshire pudding venivano cotte sotto carne di maiale allo spiedo. Il grasso caldo della carne gocciolava sulla pastella sottostante e formava dei piccoli buchi. Pezzi di carne, chiamati toadies in inglese antico, cadevano in questi buchi. Il piatto è migliore se servito con abbondante salsa di cipolle calda.




Welsh Rarebit è spesso pronunciato erroneamente come Welsh Rabbit ed è una versione assolutamente deliziosa e piuttosto sofisticata del formaggio su pane tostato! Il formaggio cheddar forte viene mescolato con un po' di panna, sale, pepe, senape e birra e poi spalmato su un pane tostato e grigliato in forno. Il Rarebit è pronto quando il formaggio si scioglie e sviluppa una bella crosta marrone. Viene tradizionalmente servito con sopra una fetta di pomodoro.


Colcannon è un piatto irlandese e significa “cavolo dalla testa bianca” in lingua Gaelica. È tradizionalmente preparato con purè di patate e cavoli con aggiunta di latte, burro, sale e pepe. Le patate vengono lessate e poi schiacciate insieme al cavolo cotto e agli altri ingredienti. Un’antica tradizione irlandese di Halloween prevede di nascondere piccole monete nel colcannon e la persona con le monete nel piatto è fortunata.




Pineapple Pizza: Altra strana pietanza che voglio aggiungere che ho avuto modo di assaggiare in quel paese è la Pizza all’ananas.






Strane e particolari specialità culinarie del nostro territorio

La cucina italiana è rinomata in tutto il mondo per la sua varietà, qualità e tradizione. Il tutto reso possibile grazie al clima, posizione e naturalmente alla sua storia con le diverse etnie di popoli e di culture che vi sono susseguite sul territorio. Basta parlare poi della “dieta mediterranea”, apprezzata a livello globale. Una caratteristica però della nostra cucina è la semplicità, molti piatti sono composti da pochi ingredienti ma di alta qualità, legati alla tradizione contadina e alla produzione locale. Ed ecco allora del nostro territorio una lista di specialità culinarie di cui alcune anche strane che vale la pena assaggiare.


Borghe o Minestra di Tullore: minestra di brodo di castagne secche.

Menofatori o Menni: polenta di farina di neccio con aggiunta come condimento di latte o panna.

La Vinata: farina di neccio diluita nel vinello e portata poi ad ebollizione. (vinello = vino poco alcolico di colore chiaro, ottenuto dopo l'uscita del mosto dallo strizzo, con aggiunta sulle vinacce di poca acqua viene nuovamente strizzato).


Castagnaccio: farina di castagne diluita in acqua, un pizzico di sale, olio, rosmarino, noci e con aggiunta di altri ingredienti per le diverse varianti di ricetta.




Polenta Incaciata: polenta di farina gialla con aggiunta sopra di sugo (pomodoro, ragù, ai funghi) e una manciata di formaggio grattugiato.

Polenta di patate: patate lessate e poi passate, la cottura poi continua mescolando il composto con latte, sale e l'aggiunta di prezzemolo tritato.


Farinata
: polenta di farina gialla con aggiunta di ingredienti come fagioli, porri, patate, cavolo nero, brodo di maiale etc. Può essere servita calda a piatto, oppure ottima anche tagliata a quadrati e poi fritta o arrostita.



Biroldo: Salume di parti povere del maiale come testa, polmoni, cuore, lardo. Il tutto cotto e poi mescolato a sangue e spezie e insaccato nella vescica o nella parte finale dell’intestino. Può essere mangiato caldo, oppure conservato e consumato in seguito.




Mondiola: Salume molto pregiato, un salame morbido a grana grossa ottenuto dalle parti anteriori del maiale che essendo ricche di sangue, donano un colore rosso vivo a questo salume. Le carni poi insaccate nel budello del maiale assumono la caratteristica forma ad U, chiusa al centro da una foglia di alloro.





domenica 3 settembre 2023

SEPTEMBER COFFEE TIME .....



 

                                                                       3.09.2023

Settembre è appena iniziato, e come  afferma una vecchia canzone dei Righeira

“L’ESTATE STA FINENDO” .

Tempo di vendemmia, temperatura molto piacevole,  le giornate sono più corte ma il sole riscalda ancora,  e per gli stranieri le vacanze non sono finite e continuano a passeggiare  nella cittadina Barghigiana.

Sabato mattina, e il mercato si vede gremito di gente che si vuole accaparrare  un  outfit, sperando di stappare ulteriore sconto di fine stagione. Anche gli stand di prodotti locali sono affollati perché i villeggianti riconoscono che il cibo Italiano è il migliore. Camminando verso la pasticceria Lucchese si sente parlare in Inglese e poi ti capita d’incontrare una conoscente che ti rivolge il buongiorno con un bel sorriso sulle labbra.

Tra qualche giorno inizierà l’anno scolastico 2023/24, ed i nostri ragazzi torneranno nella loro classroom. Per alcuni sarà il primo giorno di scuola, per altri magari sarà l’ultimo.

Dopo aver trascorso le vacanze, pure gli studenti di AAAS si sono incontrati alla Pasticceria Lucchesi per il “coffee time”. Ci piace conversare, ci siamo raccontati del tempo trascorso con i nipoti, le sagre organizzati durante l’estate, molti eventi letterari,  ricordato le novità in generale, ed inoltre sono state  proposte nuove idee per il nostro corso d’informatica.  Il Professore viaggia con il suo pc  sotto braccio, ed insieme  abbiamo  completato il nostro “ANGOLO” di Settembre ed Ottobre per il giornale di Barga.

La gentile cameriera ci porta il nostro ordine. Il caffè era buono.

Il tempo insieme passa velocemente e ci siamo salutate augurandoci di rivederci presto.

Per: PROFESSORE LUTI, PIERANNA, MARIAROSA, LUCIANA, RITA, FRANCESCO, DANIELA, MARIELLA, PATRIZIA ed EMMA il tempo era scaduto.

L’orologio segnava l’ora di pranzo.  C’era la fila per comprare il pollo cotto al girarrosto,  ma valeva la pena aspettare e portare a casa la pietanza pronta per mettere sulla tavola.

………..   “alla prossima”  ……..

 

I "MANGIARINI" DI UNA VOLTA ......

 15.11.2024 “Nonna non mi aspettare oggi a pranzo, vado al sushi, e stasera dopo la partita ceno al Mac Donald’s con la squadra”.  “oh my ...