LETTERA AGLI AAAS IMPEGNATI NEL DOCUMENTARE LA LORO STORIA
Stasera, ormai è notte, ho deciso di scrivervi qualcosa che potrebbe un po' inquadrare quell' ancora misterioso risultato che sarà la documentazione composta dell'esperienza degli AAAS nell'Isola delle Mascherine. Penso che non saranno discorsi tutti chiari quelli che andrò a scriver qui di seguito, ma chi legge, e voi AAAS avrete pazienza. Poi le cose non chiare si chiariranno incontrandoci.
Metterei un titolo: È una storia di transizione digitale e
un’esperienza fantastica. Dobbiamo farne un libro.
Nella vita tutto cambia, tutto scorre, ma i cambiamenti ci
sembrano o troppo lenti o troppo improvvisi, come quando speri o quando ti
capita un imprevisto. Belli sono invece quelli che avvengono e te li godi nel
loro andamento. La transizione digitale
del gruppo degli AAAS è uno di quei fantastici cambiamenti che i protagonisti
si stanno godendo come un gelato a leccata infinita.
Il Covid-19 è stato un fenomeno globale che ha cambiato il
nostro mondo, all’improvviso. Tuttavia abbiamo saputo adattarci, del resto l’adattamento
è lo specifico comportamento (virtù?) affinché una specie vivente non vada
incontro all’estinzione.
Gli AAAS hanno messo in atto tutta la loro capacità di
navigare con successo nel cambiamento, hanno risposto imparando che anche dagli
eventi negativi o più impegnativi potevano tirare fuori il meglio da loro
stessi, hanno acuito la loro creatività e rafforzato la loro motivazione.
Il progetto della Storia nell’Isola delle Mascherine racconterebbe
le tante storie che parlano di apprendimento degli adulti durante il difficile
periodo della pandemia e nelle restrizioni sociali che ha comportato.
AAAS mette insieme le pagine di questa storia
ispiratrice per celebrare la parte vivace della comunità degli adulti e dell’apprendimento
degli adulti, per dare a tutti incoraggiamento e speranza.
Nell’Isola delle Mascherine gli AAAS hanno mostrato,
infatti, il coraggio delle persone nel superare le sfide e superare gli
ostacoli. Ogni buona storia ha in sé una qualche lotta e questa storia mostra come
educatori(e) ed apprendenti adulti abbiano sfidato dubbi e preconcetti, superato
gli ostacoli e cercato di fare la differenza nella propria comunità e nella
vita di quei giorni e di tutti i giorni.
Si sente dire spesso che le persone da sole non possono fare
davvero la differenza. Ebbene, la storia nostra invece dimostra che possono
farla, anzi l’hanno fatta e la stanno continuando a fare. Non è solo una storia
fantastica, è anche una storia di successo.
L’insegnamento e la formazione degli adulti prevede l’attenzione
alla persona e la proposta di pratiche dalle sfumature avvolgenti. Questo
emergerà e sarà perfettamente rappresentato nella raccolta dei documenti, dei
blog, delle impressioni e dei commenti dei protagonisti e delle protagoniste di
…. digital fantastic history, che riflette la grande passione di AAAS per la
pratica inclusiva nell’educazione degli adulti. Chi ha guidato questa nave all’Isola
delle Mascherine è animato da una chiara missione: costruire le competenze e le
conoscenze necessarie per partecipare pienamente e attivamente alla società. La
visione a cui si ispira ognuno la potrà vedere leggendo la storia.
Questa storia mostra che gli spazi di apprendimento possono
essere ovunque, sia virtuali che fisici, però ogni luogo è perfetto per
imparare quando la didattica sa convogliare le sinergie verso la crescita e l’attesa
del risultato. Il processo di apprendimento, se qualcosa o qualcuno non lo
ferma è perenne, quindi c’è d’augurare che ogni apprendente ad ogni età
incontri il trainer, l’educatore, l’insegnante visionario che lo porti alla mèta.
A presto
Renato, il prof.