lunedì 23 maggio 2022

UNA VICENDA FANTATICA IN FESTA


 

We are the history ....Noi siamo la storia






23.05.2022

WE ARE THE HISTORY


My working life.....


stabilimento di Lucca 1990






Have you ever been in a textile factory? I entered in one when I was fifteen years old.(1969)

     The factory was an English firm, Cucirini Cantoni Coats, with head quarters in Glasgow. In 1904 it opened the doors in Lucca, and subsequently in the town of Gallicano, 30km from that stablishment.

     When I entered, the first impact was the deafening noise of the machinery and the dust that you could breath  in the air. The machinery plants were settled in big rooms, named sections. Most of the labour work was female.

     The first thing I was taught, was the textile knot, if you didn’t know how to do that you couldn’t be able to work with threads.

      I was very young and I thought that everything  was  easy. I liked learning all the tasks because it would have been very boring doing always the same job. For this I was very helpful to my Master because he could replace me when some one was missing.

My Mother worked in the same factory befor emigrating in Melbourne, from 1936 to 1958.

 

     Sei mai entrata in una fabbrica tessile? Io ci sono entrata all’età di quindici anni. (1969)

        La fabbrica era la Cucirini Cantoni Coats, un’azienda Inglese con la Sede Madre a Glasgow. Nel 1904 la CCC aprì i suoi battenti a Lucca e successivamente un distacco del reparto Ritorcitura nel paese di Gallicano, circa 30km dal suddetto stabilimento.

    Appena varcai il portone il prima impatto fu il rumore assordante dei macchinari, e la polvere che respiravo nell’aria. Gli impianti erano sistemati nelle grande sala, definite sezioni. Il lavoro era per lo più svolta da mano d’opera femminile.

     La prima cosa che mi insegnarono era il nodo alla tessitora. Se non sapevi fare quello non saresti stata capace a lavorare con i fili. Ero molto giovane e tutto mi sembrava facile. Mi piaceva imparare le diverse mansioni perché consideravo monotono fare sempre lo stesso lavoro, e per il Capo Reparto era molto utile per rimpiazzare un’operaia assente.

    Anche mia Mamma lavorò nella stessa fabbrica dal 1936 e lasciò nel 1958 quando partimmo per l’Australia.


 

1.06.2022               MY WORKING LIFE

          Cargos of bales of raw cottton were brought in the factory from Egypt. It was the main and best country for the production  of cotton in the world. The raw cotton was worked with special machinery in the section, Spinning, of the establishment in Lucca, which was in the district of Acquacalda. This process was mainly worked by men. From here started the first processing of the famous thread, Cucirini Cantoni Coats (CCC) known in all the world.

          Carichi di balle di cottone grezzo venivano trasportati in fabbrica dall’Egitto. Questo paese era il miglior produttore di cottone nel mondo. Il grezzo era lavorato con speciali macchinari  nel reparto di Filatura, dello stabilemento di Lucca, precisamente nella località Acquacalda. Questo processo era lavorato principalmente di manodopera maschile. Da qui iniziava la prima lavorazione dei famosi filati della Cucirini Cantoni Coats (CCC) conosciuti in tutto il mondo.

...


 


 



5.06.2022


Mates in work environments are very important.

           When I started to work I was a 15 year old teenager. (3.02.1969)  I was the youngest of the 104 workers in the factory situated in my town, Gallicano. The elder ladies that worked with me were my mum’s age, they made me feel like their daughter.  I felt loved and protected by them. I had young mates too, which I shared my private life problems. The workers lived in Gallicano, and  actually we felt a big family  in and out of the factory. We worked very much, but we had also time to talk and laugh together.  We bought gifts to each other to celebrate important dates that concerned certain occasions.

         I worked for 40 years with some of these mates and we  participated  in sad and happy moments of our life. I can’t remember a day that we offended or were unrespectable with each other. This was one of the reasons that I take with me good memories of my long and hard working life.

 

I compagni di lavoro sono molto importanti.

        Quando iniziai a lavorare ero un’adolescente di 15 anni. (3’02.1969) Ero la più giovane dei 104 operai/e dello stabilimento situato nel mio paese, Gallicano. Le signore più anziane avevano l’età di mia mamma, e mi facevano sentire come la loro figlia. Mi  sentivo amata e protetta. Avevo anche compagne giovane, quelle con chi condividevo certe confidenze riguardo la vita privata. La maggior parte dei lavoratori/e erano paesani , e ci sentivamo  una grande famiglia  fuori e dentro la fabbrica. Si lavorava sodo, ma avevamo anche il tempo di parlare e di ridere insieme. Ci facevamo regali per le occasioni importanti che ci riguardavano. 

       Ho lavorato per 40 anni con alcune di questi amiche e compagne, abbiamo condiviso brutto e belli momenti della nostra vita. Non ricordo un giorno dove ci siamo offese oppure che siamo state irrispettosr tra di noi. Questo è una ragione perchè porto con me  bei ricordi della mia lunga e faticosa vita lavorativa.



           13.06.2022

               
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During my  working life (40 years) there have been years of distress. The firm decided to  reorganize the number of workers in the factory. This meant  firing workers. In 1976 came the crisis of the textile sector. The Managers of the Cucirini Cantoni Coats asked for social safety nets from the government. But still it didn’t help to stop the advance of sending home  the workers.

     In the year 1982 they were talking about  900 layoffs in Italy. The federal united union CGIL, CISL, E UIL proclaimed a Development Conferences Day in the big stablishment of Lucca.  

  Despite all the efforts, the first closure was the small detachment of Gallicano, 50 workers were moved in the factory of Lucca.(1985).

    The motivation declared in the reorganization clause  was given with a few words

 “ the factory of Gallicano has no reason to exist”

 

        In tanti anni di lavoro (40) alla CUCIRINI CANTONI COATS non sono di certo mancati momenti di grande preoccupazione. Nel 1976 la crisi nel settore tessile iniziò a farsi sentire. Per tutta l’industria  furono richieste  ammortizzatori sociale. Dopo gli operai che accettarono il pre-pensionamento, arrivò la cassa integrazione ordinaria, e poi straordinaria, dopo questi vantaggi arrivò anche l’incubo dei licenziamenti collettivi.

           Nel 1982 iniziarono a soffiare voci di esuberi, calcolando  900 licenziamenti in Italia. Non mancarono manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica ed il Governo. Nel 1985 i tre sindacati unitari, CGIL, CISL, e UIL,  annunciarono la prima CONFERENZA DI SVILUPPO a Lucca.

     Nonostante tutti gli sforzi, il primo taglio fu la chiusura dello stabilimento di Gallicano. Cinquanta dipendenti, tra operai/e ed impiegati furono trasferiti nella fabbrica di Lucca, località Acquacalda. (1985)

   Scritta con poco parole nelle clausole della riorganizzazione della CCC fu dichiarata la motivazione della chiusura  “lo stabilimento di Gallicano non ha motivo di esistere”………

 



6.08.2022

         In the factory there were many jobs to do. I always liked learning new ones, because it permitted me to change actions instead of doing the same boring work every day. I thought that it was a good thing to learn all you could to became an expert textile worker.(and that’s what I became) Most of my colleagues didn’t think in the same way and if they were asked to learn something new they thought that they were penalized.

        It was very interesting checking the “cheese” with the torch and picking out the defects of the thread.  This method of picking out the defects was very important for the quality of the thread.  

       We needed to learn many sorts of knots too, otherwise we couldn’t do a good production. Every step of the process during the production required a different sort of knot.  The silk thread was special and very delicate, it was very smooth , so it needed a certain knot.

    The workers that could do many jobs in the factory were named “jolly” and were very useful  to the Manager because they could be placed everywhere.

 

      Nella fabbrica c’erano molte mansioni da fare. A me piaceva imparare nuove lavorazioni, perché mi permetteva di cambiare i movimenti abitudinari, che con il tempo diventavano noiosi.  Ho sempre pensato che era bello imparare e diventare una vera esperta lavoratrice tessile(e lo diventai) La maggior parte delle mie colleghe non la pensavano come me, e se le veniva chiesto d’imparare qualcosa di nuove  pensavano di essere penalizzate.

      Era molto interessante controllare le rocche con una lampada, era un metodo per individuare i difetti del filato. Questo controllo era molto importante per la buona qualità del filato.

      Dovevamo imparare anche tante specie di nodi, altrimenti non potevamo fare la produzione richiesta. Ogni processo richiedeva un nodo diverso. La seta era molto speciale, era delicata e liscia e necessitava di un nodo appropriato.

   I lavoratori che erano capaci a fare diversi lavori erano chiamati “jolly” ed erano molto utili ai dirigenti perché potevano rimpiazzare l’operaio assente.




2.09.2022..     

      Nei reparti di produzione il lavoro era principalmente a “cottimo”. Il raggiungimento del “cottimo” era calcolato da tanti fattori: dall’efficienza del macchinario, dalla qualità del filato, e principalmente dalla capacità ed anche della buona volontà delle lavoratrici. Il lavoro tessile era principalmente di mano d’opera femminile. Tutti i lavori a cottimo erano faticosi, ma le donne avevano la manualità per sopportare lo sforzo.

        Ho sempre lavorato nella categoria delle cottimiste. Riuscivo a fare il massimo. L’incentivo non era proprio una buona ricompensa, ma era un accordo sindacale.

         Le macchine erano quasi tutte semi-automatiche ed alcune anche obsolete.

         Fui scelta per calcolare un nuovo cottimo, quando l’azienda investì in macchinari automatici. Questi furono acquistati per incrementare la produzione con lo scopo di ridurre la mano d’opera.  Fu per me una bella responsabilità. Non siamo tutti uguali, e la manualità è molto individuale, c’è chi è più svelta e chi no.

      Io preferivo lavorare a cottimo, perché raggiunto i chili richiesti mi sentivo soddisfatta di aver fatto il mio dovere.

 

 

          In the factory the production was mainly piecework. This was calculated by many circumstances: by the efficiency of the machinery, by the quality of the thread, and by the willing of the worker. The textile work is mostly done by female labor. All piecework is very hard, but women supported the effort very well.

        I’ve  always been an efficient pieceworker, I did the maximum. Our reward in cash was not alot, but it was an agreement of the Firm Managers with the Trade Unions.

         The machinery were semi-automatic or obsolet.

Once I had been chosen to create the quantity of new piecework, when the Agency bought new automatic machinery. They were bought to increase the production with less workers. It wasn’t easy for me because we’re not all the same, who had  faster ability in manuel work and who didn’t.

          I prefered  working in this way because when  I’d reached up with my piecework I was satisfied to have done a good job.

      


         

mattessine di seta....



11.09.2022

Before leaving definitly  the factory I thought to give my regards to all the workers that passed neally 40 years of hard work with me, and I also went in the offices to give the letter to the Managers.

That day my daughter came to share with me this special moment.

 I couldn’t believe it. Finally it was my turn to retire…..

       I was very happy.

 

      Prima di uscire definitivamente dallo stabilimento mi sembrava giusto lasciare i mie saluti a tutto il personale che ha lavorato con me per quasi 40 anni. Feci un giro negli uffici dai Dirigente e li consegnai la mia lettera di ringraziamento.

Quel giorno venne anche mia figlia per condivere con me questo tanto atteso momento. Non ci potevo credere, finalmente è arrivata anche per me la tanta attesa pensione.

     Ero felice……

 

 

 

 

 

Carissimi e rispettabili Dirigenti,

Oggi, (1Giugno2007), è il mio ultimo giorno di lavoro….sento il desidero di esprimere i miei ringraziamenti per comunicarvi quanto è stata importante per me quest’Azienda,

LA NOSTRA CUCIRINI CANTONI COATS.

 

     Ho iniziato il 3.02.1969, quando avevo poco più di 15 anni, nel piccolo ma produttivo stabilimento di Gallicano. Mi sono sentita subito fortunata perché era una società prestigiosa, e dava un lavoro sicuro. Ci tengo tanto a ringraziarla con tutto il mio cuore per avermi offerto la possibilità di vivere una vita dignitosa per me e  la mia famiglia.

 

       Ricordo con simpatia il nostro storico camionista, il Signor Guelfo. Arrivava sempre puntuale, dallo stabilimento centrale di Lucca, con un camion pieno di filato grezzo per le assidue “fabbrichine” di Gallicano, come ci nominavano in paese.

 

    Con un pizzico di nostalgia mi vengono alla mente i primi capi reparto che ho avuto il piacere di conoscere ,: Il Signor Goggi, il Signor  De’Lorenzi ed il Signor Chiocchetti, si sono sempre dimostrati gentili e disponibili con tutti i lavoratori e lavoratrici nella fabbrica.

    Sorrido ricordando l’impiegato, Signor Sarti, quando si presentava il giorno di paga con una borsa colma di banconote.

      Porgo un saluto al nostro amatissimo,  Amministratore Delegato l’avvocato Dott. Mondini, per aver sempre preso a cuore i problemi degli operai/e, ed in modo particolare per quelli di Gallicano, impegnandosi anche ad alleggerire il disagio che aveva comportato il trasferimento a Lucca a seguito della chiusura dello stabilimento di Gallicano.

  Con stima e rispetto ringrazio Signor Predelli, Direttore Generale, ed il nostro attuale Direttore dello stabilimento di Lucca, il Signor D’Onofrio, perché hanno sempre collaborato con il consiglio di fabbrica assumendo insieme decisioni importanti per salvaguardare i posti di lavoro.

   Infine mi rivolgo ai miei Capi Reparti, di oggi Sig. Lencioni, e Sig.Martinelli ringraziandoli perché mi hanno sempre dimostrato stima e fiducia in ogni occasione.

      Dedico un pensiero commosso alla nostra carissima Impiegata e amica Daniela Sesti, ed alla mia paesana, e compagna di lavoro di tante avventure, Franca Onesti, della quale, purtroppo ci hanno lasciato di recente.    

 

     Esco da questo stabilimento felice e soddisfatta di aver ricambiato a quest’Azienda, lavorando con impegno, onestà e responsabilità dal primo all’ultimo giorno le miei mansioni di dipendente della CCC.

 

     Lascia oggi  la mia vita lavorativa portando con me un bagaglio di bellissimi ricordi che non dimenticherò mai.

 

     In fine auguro alle  giovane colleghe di avere una vita lavorativa serena e sicura come lo è stata la mia.

 

 Con gli auguri più sinceri di buon proseguimento di vita a tutti,

 Un caro saluto

 Emma

     my last working day..........ero felicissima di timbrare per l'ultima volta di "cartellino"....


domenica 15 maggio 2022

Una festa, una cena, una storia, tra noi e con gli amici

Dopo due anni di stallo, finalmente possiamo tornare a incontrarci per stare assieme in ricreazione. Una serata organizzata per dirci qualcosa del percorso che abbiamo fatto in questi anni di distanziamento, rimanere a tavola tutti assieme per parlare di nuove e vecchie cose.

 

EPALE, la prima piattaforma online europea interamente dedicata al settore dell'educazione degli adulti, ci ha scelto assieme ad altre quindici buone pratiche nella educazione e transizione digitale segnalate in ambito europeo.


Prenotati allora per la serata nella sala multimediale di Eat-Valley, a Ghivizzano: combineremo divertimento e amicizia, sarà l’occasione per riepilogare le tappe della nostra partecipazione alle attività dei corsi e laboratori Ballando Sulla Tastiera, Educazione Digitale + SU e LITTLE ENGLISH, Corso Base e Classe di Daniela, e per immaginare tappe per un futuro.


Mercoledì 25 Maggio 2022, ore 19,45, l’appuntamento. Non è solo una cena, è una Festa!

La serata è condotta al ritmo dei personaggi di MAIDIREMAIADULTI.
Dall’Isola delle Mascherine alla Sharing Party!


La quota di partecipazione sarà di 25 euro: il welcome glass, poi una cenetta con antipasto dal tagliere garfagnino + un giro di due primi, le bevande; sì, c’è anche il dolce, e chissà se ci sarà il cin-cin finale, ma il caffè sì. Sono graditi familiari e amici.

 

INVITATION  FOR  OUR  SCHOOL  PARTY

What are you doing on May 25th? Why don’t you come to our ADULT SCHOOL party of UNI3 BARGA?

 We can share our dinner talking about our activities during the lock-down and our new projects for the future. INFORMATIC Course, including LITTLE ENGLISH, DIGITAL EDUCATION and many other new ideas for LONG LIFE LEARNING.

After two long years of restrictions finally we can  come back to meet ourselves. We worked on-line and we are proud to show our progress. We are adults that have studied hard to up-date our knowledge on  technology. Our excellent Teacher Renato Luti has done a good job with us, and now we can let you know about our experience and maybe you will join us soon. We’ll have fun looking at our  multimedia slides.

Book the date with  on Wednesday 25th. May at the EAT-VALLEY in GHIVIZZANO at 7.45 pm, for a delicious meal ....cost of 25.euro. 

 We’ll have a welcome drink, with a starter, two main dishes of home made pasta, cake, drinks, coffee and a surprise at the end.

Come and join us with your family and friends. Staying  together is a good way to fight loneliness.

SMS or call the number 3292170677…..

 

 

 

Sms, WhatsApp, Chiamata al 3292170677 entro il 20 maggio.  Max 60 posti disponibili.

 


 

sabato 14 maggio 2022

Guardavo avanti....la Pania impassibile

 


Guardavo davanti a destra, dal giardino di casa mia, alla cima del podere, e così ho visto che il cielo era sgombro sul cielo della Pania, Bella Sempre. Era sabato mattina, sarei andato a Barga al mercato, tanto per fare un giretto; non vedo quasi mai gente quassù sul colle di Selvano, sotto Perpoli, un po’ fuori da Fiattone. Veder gente è corroborante, anche se non parli, vedi animazione e questo rigenera, a meno che tu non sia invidioso o agorafobico. Ci vogliono sedici minuti di macchina a scendere e a risalire valicando il Serchio al fondo valle; quindi, fatta la barba e quel che serve per essere in odine senza essere elegante, arrivano le dieci. Parto, siamo in due, ma nel piazzale del mercato le nostre strade si dividono: interessi diversi e libertà di pizzicare qualsiasi cosa dai banchetti senza avere l’avvoltoio sulla spalla. Peccato che ancora a quell’ora la facciata del bar pasticceria Lucchesi non sia baciata dal sole, ma sono ugualmente affollati i tavolini all’esterno dove si consumano colazioni senza soluzione di continuità. E fin qui siamo in due: cappuccini due e un pezzo salato ed uno dolce. Poi, “ciao, ci vediamo in giro e poi riprendiamo la macchina”, queste le parole ed il cenno con la mano col sorriso sulla bocca: senza mascherina! Allora, continuo a scrivere al presente. Girellando incontro una coppia di persone, lei e lui, gente che mi conosce da tempo e che solo raramente ha la ventura di incontrarmi per Barga. Sono felice di salutarli e lui mi dice: “Ci verremo, ma ti devo fare una domanda.” 

La prima, forse unica domanda, è stata “ma perché gente dovrebbe venire a quella festa con presentazione e cena?” 
Domanda da venti milioni di rubli! Penso guardandolo negli occhi. Quindi cerco di non rispondere frettolosamente e dire di due o tre prospettive. È una festa di fine corso o anno scolastico come si dice di solito per gli studenti del mattino, ma organizzata assieme agli altri ed al prof, quindi un po’ come una recita, la recita di fine anno. Domando: “Vi piacciono le recite? Sarà breve, poi sarà un chiacchierare a tavola.”
Di solito chi ti aspetti che ci vada ad una festa come questa? Gli studenti, quelli senza remore li vedresti tutti. Tanto più che è la loro recita che va in onda. Adesso qui si parla di adulti ed allora è possibile che non tutti ci saranno, per acciacchi o per fisime. Ci dovrebbe essere qualche familiare e qualche amico, vicino di casa, vicino di facebook, amico di chat, insomma gente della cerchia dalla quale ogni persona pensa di essere curata, ben voluta e che ha a cuore i tuoi successi, a qualsiasi età tu li raggiunga. Come avviene per i ragazzi e le ragazzine, che hanno comunque un seguito alle loro spalle, in famiglia, tra i parenti ed amici di vicinato con cui familiari scambiano confidenze. Perché ci verranno? Verranno alla festa per capire come si è comportato lo scolaro di turno, e magari per capire qualcosa di quello che si fa a scuola, magari per capire, se si capisce, i successi raggiunti dagli scolari, in particolare di quello che per cui hanno deciso di spendere un po’ di tempo e di danaro per farlo felice, magari anche per riconoscenza per i tanti altri sacrifici che fa quello/a, scolaro/a o corsista, per loro. La curiosità di scoprire cosa fa col computer una persona che diciamo di amare o di stimare.
La gente della scuola o della associazione potrebbe venire alla festa perché si sente parte della comunità ed è felice di essere parte della performance che altri-dei-nostri andranno a mostrare. Del resto, non è una cosa molto comune che la festa si riferisca al gruppo di persone che come Adulti Ancora A Scuola hanno ricevuto un riconoscimento europeo come buona pratica nel campo della educazione digitale non-formale in età adulta. In una qualsiasi scuola suonerebbero le trombe, e farebbero bene. “Tu ci andresti se tua nonna o tua madre fosse uno studente di quel gruppo?“, dico retoricamente, e continuo dicendo che se sapessi della festa, della festa di una persona cara, farei del mio meglio per esserci, arrangiandomi, anche se è di mercoledì sera e l’indomani mattina l’orario di entrata al lavoro non muta.
“La Festa, dato che mi avete detto che ci sarete, non andrà alle lunghe, alle 23 suonerà la sirena della metallurgica per lo sciogliete le righe!” E da un sorriso dolceamaro mi sentivo modellare i muscoli della faccia. 
Lei mi guardava e lui non sapeva che dire, forse non si aspettava che parlassi così a lungo, forse si aspettava solo una battuta come risposta alla domanda che solo a me  mi era sembrata da 20 milioni di dollari.
“Senti, Renato, quelli che saremo, saremo. Semmai confermaci che la festa ci sarà. E se la rimanderete, verremo più avanti. Col libro stampato.” 
Aveva letto un’ombra nel mio colloquiare?












venerdì 13 maggio 2022

La porti un bacione a Firenze

 May 13th. Florence...

"LA PORTI UN BACIONE A FIRENZE" .....words of a famous song that all the world knows.

       Florence is amazing. Many turists come to visit this city. Today I feel a turist too. Everything is wonderful. I can't immagine how much work has been done in the past. The buildings are magnificent, looking at them they take my breath away, art is everywhere. You look around and you can touch the history. 

      Pitti Palace, Boboli Garden, Nazional Museum, Ponte Vecchio, Cathedral of Santa Maria del Fiore, Uffici Gallery, Signoria Square, and much more. 

     I think that everybody at least once in their life should visit this 


"LO PORTI UN BACIONE A FIRENZE".....sono parole di una famosa canzone conosciuta in tutto il mondo.

       Firenze è meravigliosa. Tanti turisti visitano questa città. Oggi mi sento anch'io una turista. Ogni cosa è stupefacente. Non riesco ad immaginare quanto lavoro è stato fatto nel passato. Le costruzioni sono sbalorditive, guardandoli ti tolgono il respiro, l'arte è ovunque. Osservando intorno riesci a  toccare con mano la storia.

     Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Museo Nazionale, Ponte Vecchio, Cathedrale di Santa Maria del Fiore, Uffizi, Piazza della Signoria, e molto altro....

   Penso che tutti, almeno una volta, devono fare una visita in questa sorprendente Città d'arte.










sabato 7 maggio 2022

mia Mamma

8.05.2022

 SON TUTTE BELLE LE MAMME DEL MONDO

GRANDI TESORI DI LUCE E BONTA’

CHE CUSTODISCONO UN BENE PROFONDO

IL PIU’ SINCERO DELL’UMANITA’

    My Mothere, Clementina, and my husband’s Mother, Maria, were friends. They grew up in the Old Town. They learnt the art of embroiding at the Nuns,and they were colleagues in the textile factory of the Cucirini Cantoni Coats. For ten years My Mum left the town emigrating in Australia, but when she came back their friendship seemed it never stopped. Life reserved for them the joy to became Mothers in-law. Probably, even now they are together smoking a sigarette on a twinkling star……

mia Suocera
  

 La mia Mamma, Clementina, e la Mamma di mio marito, Maria, erano molto amiche. Sono scresciute nel Centro Storico. Frequentarono le Suore per imparare l’arte del ricamo, ed erano colleghe di lavoro alla Cucirini Cantoni Coats. Per dieci anni Mia Mamma lasciò il paese per emigrare in Australia, ma quando ritornò la loro amicizia fu come non si fosse mai fermata. E la vita le riservò la gioia di diventare con-suocere. Anche adesso, probabilmente sono insieme a fumare una sigaretta su di una scintillante stellina.

Buona Festa della Mamma…..


 

giovedì 5 maggio 2022

ADULTI ANCORA A SCUOLA - DIARIO DI VIAGGIO

  







I Capitoli o sezioni del libro potranno essere: 
Il DIARIO
Il BLOG condiviso
Le PRODUZIONI
LITTLE ENGLISH
LE PERSONE 
I DOCUMENTI DI PROGETTO
EPALE - Story Book 


 

5.5.2022

       Le poste Italiane compiono 160 di attività.

        Quando sento parlare di ufficio postale me vengono subito in mente le lettere degli emigrati nei tempi lontani. Una volta scrivere una lettera era l'unico mezzo di comunicazione. Tutti abbiamo scritto lettere, comprato il francobollo ed imbucato le busta negli appositi contenitori rossi per essere inviati a destinazione. 

     Ricordo quando vedevo mia mamma scrivere lunghe lettere alla nonna in Italia. Anche dopo una faticosa giornata di lavoro ed una famiglia numerosa d'accudire, per dieci anni non ha mai mancato a scrivere una lettere ogni settimana. Ancora adesso ha la visione stampata nella mia mente di quando era seduta al tavolo di cucina, con carta, penna e busta, si accendeva anche una sigareetta, si fermava a pensare e poi riprendeva a scrivere.

   Conservo ancora oggi le lettere che ricevetti dalle mia amiche quando ritornai in Italia (1968). E vi confesso che ogni tanto le leggo volentieri, mi trasportano verso le persone che ho conosciuto e della quale conservo le loro parole con tanto affetto....

Quante lettere avete scritto?

lunedì 2 maggio 2022

 2.05.2022





San Cassiano di Controne.

There are many places nearby my town that I’ve never seen. L’UNI3 of Barga offered to us a chance to visit the town of San Cassiano in Controne .  In that place we discovered a very interesting museum and little ancient Churches that are hidden between  the mountains and surrounded by  some houses.  Professor Fabrizio  Nicoli explained to us the history of these holy temples with  superb knowledge. Understanding the original story of the façade of the buildings, knowing the age of the paintings and the artists who worked  these attractions made it all very fascinating. The visitors were  attentive during the lesson and appreciated the fact to talk about backgrounds never known before. During the visit our guide gave to us an interpretation of the amazing symbols that are visible in these holy temples.

To complete our day, in the afternoon we went  for a walk through narrow paths towards the Cathedral of ST. Giulia and admired the nature and the sights below.  A lady that took part of the trip told us that she married at that altar sixty-two years ago. Inside we saw a very valuable organ that has been restored and with a big surprise the young son of our guide gave to us  a wonderful performance inspiring a very spirtual atmosphere .

After a very comprehensive conference it was time for lunch. We stopped in a pleasant restaurant and enjoyed a delicious meal.

Thanks to the organizers of this trip.



LA NOSTRA STORIA - OUR STORY BOOOK

 

Buona sera, o forse buona notte, 
Good evening, maybe good night
La nuova proposta per la copertina della nostra Vicenda Fantastica
That's a new proposal for front page of our Fantastic Story
What do you think about?
Che cosa ne pensate?



SECONDA PROPOSTA

ORMAI SI AVVICINA LA FINE DEL NOSTRO ANNO DI LABORATORIO CREATIVO: certo , di Educazione Digitale e d'Informatica Pratica, ma anche di tanto altro, dalle presentazioni personalizzate a Little English: che cosa ne penseremo di una festa finale in cui presenterete le slides bellissime e significative che avete creato e dove chiacchiereremo insieme ai nostri consoci unitre, ai parenti ed ai nostri invitati del futuro del libro e della esperienza di AAAS che  cercheremo di far diventare sempre più internazionale? 
Incontriamoci a scuola domani martedì 3 Maggio 2022 alla 17.00 !
We are gong to end our fantastic school year, a very creative laboratory. ICT and more else, you are beautiful learners! I'm sure we are going to organize a FFF - Final Family Feast. You'll show your splendid presentations about our blogs, then we can share same pages of our Story book, now in construction. To talk over every thing we can meet  tomorrow 2022 May 3th at 17 pm in Class-room in presence into ISI-Barga.



I "MANGIARINI" DI UNA VOLTA ......

 15.11.2024 “Nonna non mi aspettare oggi a pranzo, vado al sushi, e stasera dopo la partita ceno al Mac Donald’s con la squadra”.  “oh my ...