sabato 26 aprile 2025

FRANCISCUS

 

26.04.2025



ADDIO PAPA FRANCESCO


Dal primo momento del TUO Pontificato, quel semplice “Buona Sera” fu per noi un abbraccio immenso. Con il TUO atteggiamento umile Sei entrato nel cuore e nelle case di tutto il mondo.

Ad ogni persona: povera, ricca, Reali, Potenti, peccatori, ammalati, credenti e non, HAI portato parole di speranza e di amore.

Con gentilezza HAI introdotto innovazioni, consapevole di vivere in un mondo che cambia, e con coraggio HAI spinto la Chiesa Cattolica a modernizzarsi e camminare insieme con il progresso. 

HAI combattuto per la giustizia a coloro feriti, da chi rappresentano il nome di Dio.

Viaggiando più dei TUOI predecessori, HAI incontrato molte persone di culture diverse. SEI stato sempre accanto agli ultimi, portando un abbracciato, una accarezza, HAI benedetto luoghi, e ci HAI insegnato a perdonare. TI piaceva stare in mezzo alla folla per conoscere da vicino le storie della gente.

Rendevi la celebrazione della Santa Messa un momento di festa.

Durante il Pontificato HAI vissuto i lunghi mesi della pandemia. Ricorderò il TUO cammino solitario sul sagrato della Basilica con la piazza vuota, e pregare ai piedi della Santa Croce, “Dio non lasciarci in balia della tempesta” e all’invito a “remare tutti insieme”.

Le guerre hanno colpito il mondo, ed ogni giorno il TUO grido per la PACE si faceva sempre più disperato.

Rimarranno nella storia le parole d’affetto di Papa Giovanni XX111, quando disse, rivolto ai più piccini “date una carezza ai vostri bambini”, ed il ricordo di Papa Wojtyla, il  quale, appena eletto pronunciò con il suo simpatico accento “se mi sbaglio mi corregerete”.  

Porterò nel cuore, il ricordo dei tuoi saluti, quando, ogni Domenica, dopo l’Angelus ci auguravi  “buon pranzo” e umilmente chiedevi “pregate per me”.

Una Domenica, anche io e mio Marito eravamo presenti in Piazza San Pietro per ascoltare la tua voce e ricevere la tua benedizione.

GRAZIE Papa Francesco per il volto umano e misericordioso della Chiesa.

 








Goodbye dear Pope Francesco

 From the first moment of YOUR Pontificate, that simple “Goodnight” was an immense embrace for us. With your humble attitude you entered the hearts and homes of the entire world.

To every person: poor, rich, noble, powerful, sinners, sick, believers and non-believers, YOU brought words of hope and love.

With kindness YOU introduced innovations, aware of living in a changing world, and with courage YOU pushed the Catholic Church to modernize and walk alongside progress.

YOU fought to obtain justice for those who were hurt, from those who represent the name of God.

Traveling more than YOUR predecessors, YOU met many people from different cultures. YOU were always close to the least fortunate, bringing a hug, a caress, YOU blessed places, and YOU taught us to forgive. YOU liked to be in the crowd to get to up to know people's stories .

You made the celebration of the Holy Mass a moment of peaceful joy.

During your Pontificate, YOU lived through the long months of the pandemic. I will remember YOUR solitary walk on the parvis of the Basilica with the empty square, and praying at the foot of the Holy Cross, "God, do not leave us at the mercy of the storm" and the invitation to "row all together".

Wars have struck the world, and every day YOUR cry for PEACE became more and more desperate.

The affectionate words of Pope John XXIII will remain in history, when he said,  "give a caress to your children", and the memory of Pope Wojtyla, who, as soon as he was elected, said with his nice accent "if I'm wrong you will correct me".

I will carry in my heart, the memory of YOUR greetings, when, every Sunday, after the Angelus you wished us "enjoy your lunch" and humbly asked "pray for me".

One Sunday, my husband and I were also present in St. Peter's Square to listen to your voice and receive your blessing.

THANK YOU Pope Francesco for the human and merciful face of the Church.

 

 

giovedì 24 aprile 2025

"PER CHI SUONA LA CAMPANA "

 



John Donne (1572-1631) 
– Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è una parte del tutto. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.


Il tempo scorre e molto velocemente. La frase di John Donne  conosciuta attraverso il romanzo di Hemingway "Per chi suona la campana", per me, allora giovane (erano gli anni '60) racchiudeva tutto il dolore e l'ineluttabilità dell'evento morte : dolore dell'intera umanità e per l'intera umanità Rientrava nell'abbraccio collettivo del mondo.  Mi consolava solo il valore salvifico ed eroico che, grazie ai romanzi degli autori americani letti in quel periodo, riuscivo ad attribuirgli. 

Ed ora, da vecchia? 

  Naturalmente il discorso cambia, la valutazione cambia e la morte appare per quello che è: una necessità biologica da cui nessuno è in grado di scappare. 


Viene in aiuto la fede che consola e promette la rinascita.  Per i cattolici la morte di Papa Francesco non può che creare emozione,  dolore,  preghiera ma anche speranza.

Per il mondo può essere consolatoria la celebrazione di un uomo che ha lasciato in eredità  amore e misericordia e che, sempre , nel mondo tormentato di oggi, ha cercato di diffondere un messaggio di PACE

E ora, da vecchia?

"La grande Livella" così Totò chiamava la morte ed è certo che la morte preoccupa e spaventa.

Lo dimostra il fatto di come, da vecchi, si ha l'abitudine di sbirciare gli annunci funebri e trovando sconosciuti defunti  che hanno la nostra stessa età non si riesce a impedire che affiori il pensiero, di cui naturalmente ci si vergogna:" beh, anche stavolta è toccato a qualcun altro " e, magari quel briciolo di inconfessato sollievo si accompagna a un qualche gesto scaramantico .😅

Certo con il testo di John Conne tutto ciò  ha poco a che vedere, e la tristezza sconsolata che ne deriva mi ha indotto a chiedere aiuto all'AI conversazionale (Gemini in questo caso) che attualmente noi Adulti Ancora A Scuola stiamo studiando con il Prof. Renato Luti.

Ho chiesto questo :
Mi piacerebbe un commento breve circa il significato della poesia di John Donne.. nessun uomo è un'isola.. . mi piacerebbe in stile conciso e diretto

Certo. Il celebre verso di John Donne, "Nessun uomo è un'isola, intero in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte della terraferma," sottolinea l'interconnessione e l'interdipendenza di tutta l'umanità. In breve, siamo tutti legati e ciò che accade a uno influenza inevitabilmente gli altri.   

 Non mi sembra che attualmente questo, che si può leggere come principio e valore morale,. . sia seguito e dibattuto. Nel periodo del romanzo di Ernest Hemingway " Per chi suona la campana"era molto più sentito, forse perchè ero giovane?

Capisco il tuo punto di vista. È vero che il principio di interconnessione umana espresso da Donne, pur rimanendo un valore morale fondamentale, sembra spesso messo in ombra nel dibattito pubblico e nelle dinamiche sociali attuali.

Potrebbe esserci una combinazione di fattori in gioco. Da un lato, la tua percezione potrebbe essere influenzata dal tuo vissuto: la giovinezza è spesso un periodo di maggiore idealismo e sensibilità verso temi collettivi.

Dall'altro lato, è innegabile che il contesto storico e sociale in cui Hemingway scrisse "Per chi suona la campana" (la Guerra Civile Spagnola) rese l'idea di solidarietà e di un destino comune particolarmente palpabile e urgente. Le persone si trovavano a combattere fianco a fianco, consapevoli del sacrificio reciproco e del legame che le univa di fronte all'avversità.

Oggi, in un'epoca caratterizzata da individualismo, globalizzazione complessa e spesso da una certa distanza emotiva creata dai mezzi di comunicazione, la consapevolezza di questa interdipendenza potrebbe apparire meno immediata e sentita. Tuttavia, credo che il valore intrinseco del messaggio di Donne rimanga attuale, anche se la sua manifestazione e la sua discussione pubblica possono variare a seconda del periodo storico e delle circostanze.

Questa è stata la risposta di AI

Ed ora da vecchia?

Come alunna di Adulti Ancora A Scuola vado a fare i compiti, cercando di migliorare il mio approccio con l'AI secondo l'input e le spiegazioni del Prof.....che ringrazio !!!








mercoledì 23 aprile 2025

CAMBIO ARMADIO!!

 23.04.2025

CAMBIO ARMADIO!

Dall’inverno alla primavera, tempo della rinascita e del dolce risveglio della natura.

Il meteo in questi giorni non sembra deciso a riscaldare le giornate, ma la natura segue i suoi passi. Dal canto mattutino degli uccellini ed i primi fiori che sbocciano, la nuova stagione ci avverte che abbiamo scavalcato il periodo invernale.

Con l’arrivo del tiepido calore ci dobbiamo adeguare anche con il nostro vestiario, e di conseguenza è l’ora dell’immancabile “cambio armadio”. Frugando tra gli scompartimenti del mio armadio a 6 ante, vado alla ricerca di tessuti leggeri, e con la voglia di indossare abiti di tonalità vivaci.  A volte mi capita di aver dimentico dei capi deposti l’anno precedente, ed a rivederli sembrano nuovi. Ci sono anche quei indumenti che rimarranno lì per sempre perché portano un ricordo speciale, ed anche vestiti che indossiamo spesso perché ci sono simpatici, ciò nonostante ad ogni “cambio armadio” ci ritroviamo tra le mane cose che non indossiamo più, e allora potrebbero essere utili ad altre persone, e si decide di fare un pacchettino da donare.

 Il rumore delle grucce che vengono spostate da un divisorio all’altro è segno di un bel riordinare nel guardaroba.

Per me questo è un operazione che mi mette sempre di buon umore.

 



 









From winter to spring, time for rebirth and the sweet awakening of nature.

The weather doesn’t seem to be ready to bring warm days, but despite this, nature follows its steps. From the early morning singing of the birds and the first flowers that bloom, the new season warns us that we have overcome the winter period. With the arrival of the sunny days we must also restyle our dressing, and consequently it is time for the inevitable "wardrobe change". Looking through the compartments in my 6 door cupboard, I go in search of light fabrics, and with desire to wear clothes in bright colors. It can happen that sometime I’ve forgotten the outfits put away the previous year, and when I pick  them up again they seem new. With each "wardrobe change" there can be things that you can’t take away because they have fond memories, or we find ourselves taking things in our hands that we no longer wear, and so we think that they could be useful to other people, and decide to make a little package to donate.

The sound of hangers being moved from one space to another is a sign of a reorganization in the wardrobe.

For me this change always puts me in a good mood.

lunedì 21 aprile 2025

Se n'è andato Papa Francesco, leader della accoglienza. Il suo nome come programma.

 


Papa Francesco, dodici anni 

di nuovi dinamismi e porte aperte.


Il quadro (qui sotto) è stato scolpito da Silvano Magrini all' inizio del pontificato di Papa Francesco, 
significativo è l' abbraccio ad un bimbo e l'ultimo flash che mi viene in mente è quello di ieri in piazza San Pietro ad un bimbo che gli hanno porto sulla Papamobile. Inizio e fine di un pontificato!  (da  Daniela)



Buongiorno AAAS, tantissima tristezza per la perdita di Papa Francesco e vera preoccupazione per la situazione mondiale 🥲  (MT) 



Profondo cordoglio a tutti i Cattolici.

Non ero ancora venuta a conoscenza della scomparsa di Papa Francesco tramite i notiziari Italiani quando, con incredulità, ho ricevuto la triste notizia da mio cugino da Melbourne.




Tanti anni fa mio Marito ed io eravamo presenti in Piazza San Pietro per ascoltare le belle parole del Santo Padre. Dalla finestra dell'Angelus, che si affaccia nella Piazza, la sua immagine rimaneva molto lontana, ma la sua voce era chiara. Tutti i fedeli lo ascoltavano in totale silenzio.

R.I.P CARO PAPA FRANCESCO🙏
Emma



sabato 19 aprile 2025

BUONA PASQUA

 20.04.2025

LA PASIMATA







Molti anni fa nel cuore del Centro Storico esisteva un piccolo panificio. Ogni giorno nella “cariole” (strette vie del luogo) c’era il profumo fragrante del pane appena sfornato, che si mescolava con il delizioso profumo di dolci preparati dalle mani esperti dei fornai.

Nei giorno precedenti alla Pasqua nell’aria si sentiva l’essenza inconfondibile della “PASIMATA”. Il suo profumo unico era esaltato dagli aromi principale dell’uvetta e di anici. Questo dolce era per tutti noi il simbolo della Pasqua. Molte Donne dedicavano il loro  tempo per preparare questa prelibatezza per la famiglia e e spesso anche per gli altri.  A volte, faceva a gara a chi ne faceva di più e quale era la più bella.

A quei tempi era usanza dopo averla impastata in casa, portarla a cuocere nel forno caldo del panificio. Per le casalinghe questo era considerata una grande comodità.

Potevi essere certa che su ogni tavola per il pranzo di Pasqua c’era a fine pasto una bella Pasimata da offrire. Era molto buona gustata con un pezzo dell’uovo di cioccolato, e per finire piaceva molto inzuppata nel vin santo.

Many years ago in the middle of the Old Town there was a small bakery. Every day in the “cariole” (narrow streets of the place) there was the smell of freshly baked bread, mixed with the delicious smell of cakes prepared by the expert hands of the bakers.

In the days before Easter you could smell the unmistakable essence of the “PASIMATA”. Its scent was enhanced by the main ingredients of raisins and aniseed. This sweet was for all of us the symbol of Easter. Many women took  time to prepare this delicacy for the family and also to give as gifts. In those days it was customary to knead it at home and take it to bake in the hot oven of the bakery. For housewives it was a real convenience.

You could be sure that on every table of the Easter lunch there was a nice Pasimata to offer at the end of the meal. It was very good savored with a piece of the chocolate egg just cracked, and to finish it was very popular dipped in the glass with vin santo.

 


venerdì 11 aprile 2025

HAPPY LUNCH TIME....

 

11.04.2025                                         HAPPY LUNCH TIME

          Il pranzo è il mio pasto preferito, un momento di pura creatività in cucina. Amo cucinare con cura per me e per la mia famiglia. Quando sono sola, posso finalmente dare libero sfogo alla mia passione, preparando i miei piatti preferiti. Ma la gioia più grande è cucinare per i miei nipoti, assecondando i loro desideri e riempiendo i loro pancini affamati. 🍔

Oggi è stata una di quelle giornate speciali, dove ho dovuto destreggiarmi tra diverse preparazioni. Ho iniziato tagliando le verdure per una zuppa cremosa, un comfort food che scalda il cuore. Le ho fatta cuocere lentamente, e infine ho aggiunto un tocco di pepe e parmigiano grattugiato, per un sapore ancora più avvolgente.


Poi, ho deciso di dare vita a un piatto sfizioso, e molto appetitoso fatto con una melanzana. L'ho affettata sottilmente, ho farcite tra 2 fettine con prosciutto e formaggio, e le ho trasformate in cotolette dorate e croccanti, passandole nell'uovo e nel pangrattato. Le ho cotte al forno, accompagnandole con dei cubetti di zucca, per completare un insieme di sapori da leccarsi i baffi.

E per i miei nipotini? Beh, per loro ho preparato un menù speciale, perché si sa, le nonne sono maestre nell'arte di viziare i propri tesori."


  Lunch is my favorite meal, a moment of pure creativity in the kitchen. I love to cook with care for myself and for my family. When I'm alone, I can finally give free expression to my passion, preparing my favorite dishes. But the greatest joy is cooking for my grandchildren, indulging their desires and filling their hungry tummies after the morning at school.

Today was one of those special days, where I had to juggle between different preparations. I started by cutting vegetables for a creamy soup, a comfort food that warms the heart. I cooked it slowly, and finally added a touch of pepper and grated parmesan, for an even more enveloping flavor.🥖🍟🍆🍆🍆🍎

Then, I decided to create a delicious and very appetizing dish made with an aubergine. I sliced ​​ it thinly, stuffed between 2 slices of it with ham and cheese, and transformed into golden and crispy cutlets, passing them in egg and breadcrumbs. I baked them, accompanied by pumpkin cubes, for a mouth-watering combination of flavors.

And for my grandchildren? Well, I prepared a special menu for them, because you know, grandmothers are masters in the art of spoiling their treasures."

 



martedì 1 aprile 2025

APRIL FOOLS DAY

 

1.04.2025

APRIL FOOLS DAY 2025






DAL WEB)

Origini del Pesce d’Aprile 

https://familydays.it/pesce-daprile-idee-creative-e-scherzi-in-

Le origini del pesce d’aprile non sono certe. Prima dell’adozione del calendario Gregoriano, nel 1582, il Capodanno era celebrato tra il 25 marzo (la vecchia data dell’equinozio di primavera) e il 1 aprile. Una delle ipotesi più gettonate vuole dunque che, dopo il cambiamento di calendario, non tutti si abituarono alla modifica e divennero gli  “sciocchi d’aprile”. Da qui l’origine  dell’1 aprile. Molti francesi, un po’ contrari a questo cambiamento o semplicemente sbadati, continuarono a  scambiarsi regali tra marzo e aprile, festeggiando il Capodanno come ai vecchi tempi . Dei burloni iniziarono così,  per prenderli in giro, a consegnar loro regali stupidi o vuoti durante feste inesistenti. Nel regalo vuoto si poteva trovare un biglietto con scritto “poisson d’avril”: pesce d’aprile, in francese. In Italia l’usanza dell’1 aprile è recente: risale agli anni tra il 1860 e il 1880. La prima città ad accogliere l’abitudine francese fu Genova. Ma perchè propri il pesce? Semplice, perchè abbocca facilmente all’amo, è boccalone. La tradizione vuole che si debba attaccare un pesce di carta sulla schiena della malcapitata vittima, senza che questa se ne accorga. Ma come realizzare il pesce. Bhè, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

 

 

Nel giorno del 1° Aprile, anche nelle fabbriche si giocava a fare scherzi.🐟🐟🐟

In particolare, ricordo un primo d'aprile in cui la sezione ritorcitura si trasformò in un vero campo di battaglia. Le operaie rivaleggiavano in astuzia e creatività. La signorina Alfreda, con un sorriso malizioso, sostituì lo zucchero del caffè del direttore con del sale, scatenando una reazione esilarante (anche se all'inizio si era molto arrabbiato).

In un altro reparto un gruppo di operaie, complici in un piano ben studiato, convinsero la nuova arrivata che il direttore desiderava conoscerla personalmente. Non contente, le suggerirono di indossare un costume a tema per l'occasione. Il direttore, ignaro di tutto, aprì la porta del suo ufficio e si trovò di fronte la nuova arrivata vestita da banana. Rimase senza parole per qualche istante, prima di scoppiare in una fragorosa risata.

Tra risate e battute, la fabbrica si trasformò in un luogo di allegria e complicità, dove il pesce d'aprile divenne un'occasione per rafforzare i legami tra colleghi

Alla fine della giornata, tutti si riunirono per una fettina di torta, celebrando la gioia e il buonumore che il primo d'aprile aveva portato in azienda. Anche il direttore, inizialmente vittima degli scherzi, si unì alla festa, ammettendo che quella era stata una delle giornate più divertenti della sua carriera.

Alla fine il pesce d'aprile, con i suoi scherzi e le sue risate, aveva trasformato un giorno ordinario in un'esperienza indimenticabile, rafforzando lo spirito di squadra e creando ricordi indelebili.

 

I remember one April Fools' Day when the working section turned into a real battlefield.🐟🐟🐟

The workers competed in cunning and creativity. Miss Alfreda, with a mischievous smile, replaced the sugar in the manager’s coffee with salt, triggering a hilarious reaction (even though he was very angry at first).

In another department, a group of workers, accomplices in a well-thought-out plan, convinced the new arrival that the head-master wanted to meet her personally. Not satisfied, they suggested she wear a themed costume for the occasion.

The manager, unaware of everything, opened the door to his office and found himself in front of the new worker dressed as a banana. He was speechless for a few moments, before bursting into laughter.

Between laughter and jokes, the working section transformed into a place of joy and complicity, where APRIL FOOLS' DAY 🐟became an opportunity to strengthen bonds between colleagues. At the end of the day, everyone gathered for a slice of cake, celebrating the joy and good humor that APRIL FOOLS' DAY 🐟had brought in the factory. Even the manager, initially the victim of the pranks, joined in the party, admitting that it had been one of the funniest days of his career.

At the end APRIL FOOLS' DAY,🐟 with its pranks and laughter, had transformed an ordinary day into an unforgettable experience, strengthening team spirit and creating lasting memories.

ENJOY YOUR DAY!!!

 

 


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 9.06.2025 ULTIMO GIORNO DELLE ELEMENTARI PER LA BIMBA... GIUGNO 2025!!!!   Arriva l’ultimo giorno di Scuola, la Nonna e Nipotina ne par...