lunedì 29 maggio 2023

CONVEGNO LIFELONG, LIFEWIDE LEARNING ... 2023

 

 

27.05.2023


                            CONVEGNO

Eh siii, la festa c’è stata!!! La decennale dell’UNITRE BARGA è stata un successo!!!!!!!! GRAZIE alla Presidente e tutto lo staff del direttivo UNITRE. 

Un convegno dedicato agli adulti.

 Dal titolo,

“L’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI PER LE COMPETENZE E PER IL BENESSERE DELLE PERSONE”.

Erano presenti ospiti illustri:

PIERCARLO ROVERA PRESIDENTE NAZIONALE DELL’UNITRE, (laboratorio continuo di cultura nel dialogo fra le generazioni).

DANIELA ERMINI(unità EPALE ITALIA)L’EUROPA DEL LONG LIFE LEARNING PROJECT.

ROBERTO LANDI (neurologo) IL VALORE NEUROLOGICO DELLA ATTIVITA’ DI APPRENDIMENTO NEGLI ADULTI.

LUCA SANTONI (regione toscana) la piattaforma TRIO della REGIONE TOSCANA, APPREDIMENTO PERMANENTE ON-LINE.

IOLANDA BOCCI (dirigente scolastico ISI BARGA) scuola aperta nel territorio per LA FORMAZIONE CONTINUA.

Ogn’uno ha detto la loro, la platea è stata molto attenta!!!!

E NOI, AAAS COSA ABBIAMO FATTO?

Anche noi abbiamo detto la nostra. Avevamo il nostro libro da illustrare, era il fior all’occhiello della festa,

 TUTTO GIRAVA INTORNO A QUELLO.

Il  Professor Luti, presentava gli argomenti mostrati nelle slide, da lui preparate, e noi leggevamo i relativi  commenti, dai nostri scritti nello 
                                              “STORY BOOK”. 


Scrosci di applausi e complimenti  non ci sono mancati.

La Presidente Sonia Ercolini è stata molto carina, perché mi ha presentato al Presidente Nazionale dell’UNITRE, nominando l'UNITRE di GALLICANO dove sono iscritta al 2007. Ed il fotografo ufficiale dell’associazione, Pier Giuliano Cecchi mi ha regalato anche un bel scatto per immortalare quel momento.

La festa si è conclusa in “dolcezza” con una bella torta, offerta dalla pasticceria Lucchesi. La stessa dove noi AAAS andiamo volentieri il Sabato mattina per il nostro "coffee time".

lunedì 22 maggio 2023

IL TEMPO PASSA!!!

20.05.2023


 IL TEMPO PASSA!!!!

L’anno accademico 2022/23 dell’UNITRE GALLICANO è stato ricco di proposte. Le nostre conferenza ci hanno regalato argomenti nuovi ed interessanti. Per questo vogliamo ringraziare tutti i docenti che hanno gentilmente aperto le loro lezioni ai nostri incontri presso la biblioteca CIAF situate nella Piazzetta di San Giovanni.
Con una penna ed un piccolo notebook abbiamo scritto con attenzione i nostri appunti per meglio interagire all’argomento in discussione, e portare a casa tante parole per ricordare la lezione trascorsa insieme.
Con orgoglio, quest’anno abbiamo festeggiato 25 anni della nostra associazione UNITRE di Gallicano. Alla festa c’eravamo in tanti. Nei nostri pensieri era vivo il ricordo del caro Mario Lena, a Lui dobbiamo tanta gratitudine per averci guidato su questo bel cammino.
In occasione della festa delle Donne abbiamo portato alla luce le nostre storie, tutte raccolte in un bel libro, che abbiamo omaggiato a tutti i nostri ospiti .
Nel corso dell’anno si sono unite a noi persone trasportare dalla curiosità di conoscerci meglio e per saperne di più delle nostre attività. E’ stata molto gradita la loro presenza.
Per il prossimo anno vi rinnoviamo il nostro invito, rivolto a tutti , di ogni età. Vi invitiamo ad aggregarsi a noi, perché alla base dei nostri incontri ci sta la voglia di stare insieme, di appartenere ad un gruppo per scambiarci opinioni, per discutere nuove idee, e per migliorare le nostre conoscenze. Da ogni uno di noi possiamo impariamo.
Il mio motto è sempre lo stesso …..
Perché ….. “c’è sempre da imparare!!!!!!!” Ed insieme
YES WE CAN!!!!
P.S Buon estate, e non dimenticate che vi aspettiamo il prossimo anno.

sabato 20 maggio 2023

CONVEGNO MAGGIO 2023



 




.05.2023 ….

Finalmente è arrivato il momento di presentare il nostro “STORY BOOK”. Lo faremo alla festa della decennale dell’UNITRE BARGA.

La pioggia di questi giorni di Maggio non ci ha fermato ad organizzare il “coffee time” degli AAAS alla pasticceria Lucchesi. E’ stato un meeting importante perché eravamo insieme al Direttivo dell’UNITRE per completare il programma di  questo evento. La Presidente, Sonia Ercolini, ci ha incaricato di distribuire le locandine, per pubblicizzare questa grande festa.

Siamo felice di mostrare il nostro lavoro e raccontare quanti cambiamenti ci sono stati per noi nel tempoDELLE MASCHERINE.  Tanto per dire,

 “UNA VICENDA FANTASTICA”.

Il nostro Professore Luti viaggia con il suo pc sotto braccio. Stamattina, insieme al fotografo ufficiale dell’associazione UNITRE, Pierluigi Cecchi,  ci hanno mostrato le tante fotografie storiche scattate duranti le conferenze degli anni trascorsi.  Sarà attivata una slide  per tutto il tempo del convegno. E di sicuro non mancheranno delle sorprese!!!!!!

Quando siamo insieme il nostro sorriso non ci tradisce mai.

Il  gruppo di AAAS non era al completo, ma a me piace nominare anche chi, per impegni non è potuto essere presente.

PROFESSOR RENATO LUTI, PIERANNA, MARIELLA, MARIAROSA, MARIA, RITA, PATRIZIA, LUCIANA, FRANCESCO, DANIELA, ED EMMA.

Transumanza

 


VITA IN MONTAGNA

La transumanza


In tempi passati fino ai primi degli anni ’60 nella nostra zona il fenomeno della transumanza era molto praticato. È importante sapere che questo evento era considerato un momento di festa per coloro che la praticavano, ed il gregge veniva preparato al meglio al punto che nei paesi si doveva sentire il loro passaggio. Questa era l’occasione in cui gli animali dovevano fare bella figura, gli venivano messi i migliori campani e squille, con collari rimessi a nuovo guarniti con borchie luccicanti e pon pon di lana colorati.  

Dalle nostre parti un tempo le persone che abitavano in montagna per sfamarsi, oltre a coltivare il terreno, allevavano animali da cortile e in stalla, erano contadini mezzadri o dipendenti di famiglie importanti, queste possedevano poderi sia al piano che in montagna, oppure c’erano i contadini con un proprio terreno e attività. Importante in quella realtà ed una ricchezza per sfamarsi, era la raccolta delle castagne in autunno e l’allevamento anche se pur piccolo di un gregge di pecore. A fine inverno nelle zone montane però il fieno andava a scarseggiare ed i pastori per continuare a nutrire gli animali erano costretti a trasferirsi in pianura, utilizzando strade mulattiere, sentieri o viuzze, non esisteva ancora la strada rotabile che collegava la montagna con la città, alcune di queste sono ancora in essere. Iniziava così la transumanza dalle zone montane al piano alla ricerca di nuovi pascoli. Nelle nostre zone questo avveniva nel periodo primaverile, in genere prima di Pasqua.

Per i pastori che partivano da Renaio, Bacchionero, Sommocolonia, Montebono e zone limitrofe era consuetudine fare la transumanza al piano ai rispettivi poderi di anno in anno, il tempo di percorrenza si limitava a qualche ora di cammino a piedi, avendo al seguito del bestiame un paio di persone come aiuto a seconda della consistenza del gregge ed al massimo un mulo per il trasporto della poca attrezzatura (se non veniva portata a spalla).  Questi poderi si trovavano in Pian Grande su Barga, nella piana di Filecchio e nella piana di Pieve Fosciana, quest’ultimo il tragitto più distante.   Questi poderi offrivano agli allevatori oltre al foraggio fresco la rinomata erba lupina, un alloggio come abitazione  dove veniva trasformato anche il latte. La primavera era dunque il momento migliore per la produzione del formaggio, sia quello da stagionare sia quello da mangiare fresco, perché i campi erano ricchi di germogli ed erbe fresche, utili a dare quel gusto gradevole al latte per produrre il formaggio o cacio primaverile. Da sapere che aveva la sua rilevanza anche la scotta (il siero residuo della ricotta), presa a colazione era considerata un toccasana per depurarsi. C’era gente che andava a prenderla con il fiasco, altri invece che portavano il pane per fare colazione direttamente lì sul posto.



Era uso che il pastore pagasse tanto a staio l’erba lupina che consumavano gli animali (1 staio equivaleva a 1.000 m2), questo avveniva in denaro o con prodotti di propria produzione, vedi formaggio ma anche la lana era molto richiesta. Il foraggio necessario per il bestiame poteva provenire dalla tenuta ospitante, ma poteva essere fornito anche da altri contadini. Ed anche il concime, il cosiddetto stallatico rimaneva ai poderi che avevano offerto il foraggio e sarebbe andato a fertilizzare i prati per la nuova semina.

Il gregge faceva ritorno a casa a maggio. Ma ripartiva quasi subito per l’alpeggio sull’Appennino Tosco Emiliano.

Dopo gli anni 60 con l’avvento del boom economico ci furono dei cambiamenti drastici, la montagna cominciò a spopolarsi, i contadini si trasferirono nel piano e gran parte di loro cambiarono lavoro e quelli che continuarono l’attività mutarono il metodo di lavoro. Anche i pastori si erano adeguati ai tempi moderni, gli ovili vennero costruiti nel piano e in collina e la transumanza si modificò, i greggi partivano di giugno per l’alpeggio sull’Appennino, per poi ritornare in basso a fine settembre. In questo modo gli animali in questo periodo brucavano erba fresca sulla nuda ed i pastori ne approfittavano per raccogliere il fieno in pianura da utilizzare per l’inverno.



Sulla nuda gli animali vagavano liberi ed indisturbati senza nessun controllo a seguito, i pastori solo nel tardo pomeriggio li tornavano a riprendere per riportarli nei rispettivi ovili per la notte. La mattina successiva, le pecore dopo essere state munte venivano rilasciate libere. 



Allo stato attuale sul nostro territorio l’attività di allevamento si è molto ridotto e di conseguenza anche la transumanza sta andando a scomparire. Positivo il fatto che chi sta portando avanti quest’attività siano persone giovani.


venerdì 12 maggio 2023

La nipote chiede aiuto. La nonna fa centro!


Ieri sera  mia nipote diciottenne che frequenta la 4° superiore  mi pone una domanda: "Nonna mi aiuti a fare un tema?" Le rispondo "proviamoci".  Titolo: Quali analogie trovi tra la canzone "Vent'anni" dei Maneskin e la vita e le opere di Ugo Foscolo.

Io non conosco la canzone, del Foscolo ho delle reminiscenze scolastiche. Come fare?

Accendo il computer, mi collego tramite un link di Google Meet che lei mi manda su WhatsApp (Lei è a Firenze). Condivido il mio schermo così dall'altra parte lei e la sua amica seguono. Sul desktop ho quattro finestre aperte, in una il collegamento Meet, su una il testo della canzone trovato tramite Google, su un'altra la vita e le opere del Foscolo, ed infine nella quarta mi collego a Chat GTP e pongo la domanda: "Quali collegamenti fra Ugo Foscolo e la canzone "Vent'anni" dei Maneskin?" 

Ed ecco velocemente una serie di frasi in risposta.

Analizziamo le frasi, rielaboriamo  i contenuti, le mixiamo con con le altre informazioni, le riscriviamo in un ordine che ci sembra appropriato organizzando il contenuto, e in un'ora mia nipote ha un testo da spedire tramite e-mail al professore di Italiano. A lui, mi ha detto, poi lo dirà!  🙈🙉🙊

Ho suscitato lo stupore di una ragazza della generazione Z,  abituata a studiare sul computer, ed io ho avuto una grande gratificazione, ho effettuato un momentaneo sorpasso! Da nonna vado scuola di  educazione al digitale!  GRAZIE PROF. LUTI



martedì 9 maggio 2023

Il Ponte : In memoria di BRUNA

 



                       LA   CORSONNA

Sì, la vedrei bene una targhetta in ricordo di Bruna  Quella passerella di legno incerta e traballante, dove Bruna ha trovato la morte, è ora un ponte pedonale in cemento armato robusto e sicuro. 
Quella bambina di 9 anni, vissuta in tempo di guerra, si è trovata su quel ponticello improvvisato nello stesso periodo di quando Barga viveva tra le macerie delle sue case bombardate, cercando di sopravvivere alla guerra.
La memoria di Bruna è anche la memoria di un periodo tragico che si spera e si prega non debba ripetersi .
Fa riflettere pensare che Bruna ogni giorno per  andare a prendere il latte percorreva, su quella passerella pericolante, la stessa strada che usa oggi mio nipote di 10 anni andando a Barga a cercare gli amici  per giocare a calcio.

Sembra incredibile che un torrentello, quasi in secca d'estate, possa diventare così carico d'acqua e impetuoso e vorticoso da trascinare massi di ogni dimensione e in grado di   abbattere, come è successo, anche quei grossi muri di pietre che venivano costruiti per salvaguardare le coltivazioni adiacenti. 

Prima dell'attuale ponte ne era stato costruito un altro, in cemento, circa negli anni 60. Lo sbarramento che lo sosteneva, aveva creato, riempiendosi d'acqua, una piscina grande e profonda: un avvenimento!
Quell'estate anche Barga aveva il suo mare!  Vi andavano i ragazzi grandi a fare un tuffo e qualche bracciata per farsi belli di fronte alle ragazze, le famiglie con i bambini a giocare sui bordi di quell'improvvisato laghetto, in attesa dell'immancabile merenda, gli adulti un po' anziani, con a seguito la seggiolina pieghevole, a chiacchiera con gli amici...una festa insomma!
E' durata solo un anno, peccato! : con l'inverno e le piogge il pacifico torrentello, arrabbiato e carico d'acqua, ha trasportato sassi e massi di tutte le dimensioni scagliandoli contro il muro di contenimento. La piscina si è riempita e il ponte piegato e contorto, anche se percorribile a piedi e sempre meglio di una passerella di legno.   E' rimasto così per anni: divenuto anch'esso pericolante è stato sostituito da quello attuale.  









 

lunedì 8 maggio 2023

God save the KING!!

 8.05.2023



I’ve grown up singing the National English Anthem “god save the QUEEN”.

During my childhood, when I lived in Melbourne (1958/68) before the beginning of a film at the cinema, before the beginning of a show at the theater, before a football match, or before any important event, it was a rule for who was present, to respectfully stand up and sing the anthem together.

After 70 long years that this song has been dedicated to the QUEEN now it has come the time to change, yes because from now on we’ll hear it with the word “god save the KING”.

I don’t know how many centuries will have to pass before we can repeat “GOD SAVE THE QUEEN” or maybe ever again.

I think that I will not live his kingdom with the same esteem and affection that I lived the reigning of his Mother,Queen Elizabeth, but I will sincerely wish to him

“LONG LIFE TO THE KING!!!!”

 




 

Sono cresciuta cantando l’inno nazionale Inglese “dio salvi la REGINA”.

Durante la mia adolescenza, quando ho vissuto in Melbourne (1958/68) prima di ogni film al cinema, prima di ogni spettacolo al teatro, prima di una partita di calcio, e prima di ogni importante evento publico, era regola alzarsi rispettosamente in piedi e cantare l’inno nazionale.

Dopo 70 lunghi anni che il canto è stato dedicato ad una REGINA adesso è arrivato il tempo di cambiare, si perché da ora in avanti lo sentiremo con la parola “dio salvi il RE”.  Potrebbero passare dei secoli prima di poter ripetere

“DIO SALVI LA REGINA” oppure mai più. Chi lo sa!!!!!!

Non vivrò il suo regno con la stima e l’affetto che ho provato per sua Madre la Regina Elizabeth, ma con tutta sincerità voglio augurare a King Charles,

“LUNGA VITA AL RE!!!!”


mercoledì 3 maggio 2023

IL FIORE DEI DESIDERI...

 3.05.2023


                                                                                                     
                                                                       


 




Soffione: cos’è, proprietà, significato e leggende.

Tutto ciò che c'è da sapere sulle delicate sfere bianche del tarassaco.

Quando il fiore del tarassaco arriva a maturazione si forma il soffione, ovvero la sua infruttescenza. Gli acheni del pappo sono molto leggeri, basta infatti una leggera brezza o un semplice soffio per portarli via, disseminando i semi del tarassaco ovunque. Inoltre leggenda vuole che soffiando sui soffioni si possano esprimere dei desideri, in quanto associati simbolicamente alla spensieratezza infantile, alla speranza ma anche al coraggio ….   (dal web)

 
    
A chi non piace avvicinare questo fiore rotondo alla bocca? Attira tutti, grandi e piccini. Ci fermiamo per strapparlo dalla terra, e con un soffio leggero i suoi “peletti” volano in aria. Il soffione lo troviamo ovunque, nei prati, intorno ai sassi, nella terra asciutta. Le piace crescere vicino ad altri wild flowers. L’esplosione di questa qualità si nota principalmente nelle stagioni calde.

P.S non sapevo che soffiando sui soffioni si possano esprimere dei desideri. INTERESSANTE. Sarà per la prossima volta!!!!

…… “c’è sempre da imparare” ……..

STORIA DI NATALE - RODARI

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