lunedì 30 ottobre 2023

Senza titolo


 

E così....al lume di candela e con una tisana calda davanti dovrei pensare a qualche cosa di romantico, o per lo meno a quei sentimenti positivi che un certo ritorno al passato può generare.

Invece, in questa sera di temporale e senza corrente elettrica, quello che mi appare davanti è... la guerra.   E le sofferenze e le tragedie e il terrore in atto oggi... altro che a lume di candela.   Bombe sofferenze e morte.

E domani è il giorno di Halloween, dolcetto o scherzetto! ... è terribile la discrasia.

Una donna, una madre, una vecchia, cosa può fare? cosa può dire?

Un corteo senza bandiere, un corteo silenzioso potrebbe forse parlare  alla coscienza di ognuno di noi e a quella dei politici del mondo?    Ma.. a che cosa  serve di fronte alle bombe, alla sofferenza e alla morte.

Signore, vorrei una risposta.

giovedì 26 ottobre 2023

LA NOTTE DEI SANTI ....


 26.10.2023



La notte dei Santi

Il cimitero è un giardino,

Riscaldato dal calore del lumino.

La fiammella viva

Accende in noi un caro ricordo,

Di chi giace nel sonno dell’eterno riposo.

Entrando dal cancello, si vede

Una bella distesa di fiori freschi appena messi.

Posati con garbo quella mattina

Segno di un abbraccio ed un sorriso

Alle anime che attendono pazienti il nostro arrivo.

Il primo Novembre è la loro festa

Ci uniamo,

Li,  dove riaffiorano in noi i ricordi più belli,

Anche sé racchiusi da questi austeri cancelli.


 


Emma Saisi#

 

 

giovedì 19 ottobre 2023

Stagione teatrale 23/24 al DIFFERENTI di Barga

 L'UOMO PIU' CRUDELE DEL MONDO

Questo il titolo dello spettacolo che ha aperto ieri sera alle 21 la stagione teatrale di prosa al Differenti di Barga.

L’uomo più crudele del mondo di Davide Sacco – che cura anche la regia dello spettacolo con protagonisti Francesco Montanari e Lino Guanciale (straordinari!) – è un testo costruito drammaturgicamente come un crescendo rossiniano, con un finale sorprendente.

Il teatro era veramente gremito e il gradimento degli spettatori era palpabile, durante la splendida recitazione, ed al termine un lunghissimo applauso ne ha testimoniato l'alto gradimento 


Il programma della stagione teatrale si prospetta molto interessante, e l'apertura è stata veramente 'col botto' 💥

mercoledì 18 ottobre 2023

LA CARA VECCHIA FOTOGRAFIA


 18.10.2023


Le origini della fotocamera(dal web)

Già il filosofo Aristotele osservò, che la luce, passando attraverso un piccolo foro, proiettava un'immagine circolare[4]. Lo studioso arabo Alhazen Ibn Al-Haitham giunse (prima del 1039) alle stesse conclusioni, definendo la scatola nella quale tutte le immagini si riproducevano con il termine "camera oscura"[5]. Nel 1515 Leonardo da Vinci, studiando la riflessione della luce sulle superfici sferiche, descrisse una camera oscura che chiamò "Oculus Artificialis" (occhio artificiale), la cosiddetta camera oscura
leonardiana, al cui modello applicò una lente. Un apparecchio del genere, usato per studiare l'eclissi solare del 24 gennaio 1544, fu illustrato dallo scienziato olandese Rainer Geinma Frisius[5]. A Gerolamo Cardano fu da attribuirsi, nel 1550, l'utilizzo pratico di una lente convessa per aumentare la luminosità dell'immagine, mentre il veneziano Daniele Barbaro, nel 1568, utilizzò una sorta di diaframma di diametro inferiore a quello della lente per ridurre le aberrazioni.

                                                
                                                                                                                                     
 

                                                                                                        



La Cara Vecchia Fotografia

 

          Quando teniamo tra le mani una fotografia ci limitiamo ad ammirare l’immagine. Ci piace osservarla ed anche commentarla. La fotografia è un importante documento di vita. Ė facile da realizzare: si mira all’oggetto e con un semplice click abbiamo fermato il tempo. Oggi è ancora più semplice, basta uno smartphone.

          Una volta non era cosi, perché la macchina fotografica non era alla portata di tutti, la possedevano solo chi di professione    ……………   ma il desiderio di avere una foto ricordo era di tutti.

 

       All’epoca anche ai miei genitori (babbo1921/ mamma1923)piaceva mettersi davanti all’obiettivo e conservare le fotografie. Ne avevano tante. Credo che anche loro si rivolgessero ad un esperto.

      Abbiamo mai pensato quale storia può essere nascosta in quegli scatti di immagine, il motivo di voler immortalare quel preciso attimo,  persone, e cose? chi c’era nel background? Tante volte sfogliando il nostro album   non troviamo la risposta.




       Nella foto del 1955, io avevo appena 2 anni, non ricordo assolutamente niente di quel lampo, però nel background di quella fotografia mi piace immaginare che fosse stato mio Babbo a prendermi in braccio e delicatamente posarmi in quella posizione, penso che intorno a me ci fossero state tante persone, forse in attesa di farsi scattare anche loro una fotografia, mi piace pensare che i miei occhi fossero rivolti verso la Mamma che mi diceva di sorridere prima di sentire lo scatto del fotografo. Di sicuro i miei genitori avevano la volontà di eternare un frammento della mia vita, e regalarmi un ricordo di quel giorno al monumento del loro paese. Forse eravamo in compagnia di amici e parenti, perché a quei tempi il centro era molto frequentato, e poi non poteva mancare la presenza del fotografo.

       Qualche volta ho sentito mio Babbo e Mamma parlare quando dicevano che per avere una fotografia bisognava chiamare un professionista, e ricordavano una persona che veniva da Barga, con un nome buffo, il Pencetto.

Quella foto per me è speciale.

L’altra foto (2023) è frutto della tecnologia moderna.

Una Domenica mattina mentre mi incamminavo, da sola, verso il Duomo, mi fermo, e con l’uso dell’auto scatto capto quella breve sosta ai piedi del monumento.

Ė una fotografia con il background meno affascinante.

Per me quella foto non ha niente di speciale.

Forse un giorno lontano lo sarà per i miei nipoti.

EVVIVA LA FOTOGRAFIA


p.s "e, sono ancora qui" .... per fortuna ..


 


 


venerdì 13 ottobre 2023

 13.10.2023

IL MIO SPECCHIO



 A mia Mamma piaceva pettinarmi con 
le treccine!!


“MIRROW, MIRROW ON THE WALL WHO’S THE FAIREST OF THEM ALL?” …

 ….. implorò la Regina cattiva…..

 “ la fanciulla BIANCANEVE è la più bella del reame” replicò lo specchio senza esitare.

A questa affermazione la Regina diventò gialla dalla gelosia.

        E noi  quante volte ci ritroviamo davanti ad uno specchio? Se osserviamo, possiamo trovare il nostro riflesso ovunque, anche quando camminiamo per strada incontriamo la nostro sagoma riflessa nelle vetrine dei negozi. Lo sguardo colpisce il nostro profilo, e di scatto induriamo i muscoli addominale  per appiattire quella pancettina che tanto ci dà fastidio, oppure con un gesto veloci ci aggiustiamo quel capello ribelle. Capita a tutti, no?

      Ci meravigliamo a vedere il riflesso nell’acqua limpida, e quando per gioco sfioriamo la superfice con le dita  la nostra immagina si anima.

      A me piace tanto ricordare quel momento in cui mia Mamma mi faceva le treccine, tenendomi rivolte allo specchio e lei dietro di me, captavo il suo viso sovrapposto al mio, e ci scambiavamo un sorriso quando i nostri occhi si incrociavano.

     Ma soprattutto mi divertivo ad osservare Lei quando si specchiava, perché era molto sbrigativa. Prima di uscire si dava una pettinata veloce e mi diceva “via via bimba, sono pronta, andiamo”…

     Il mio specchio mi piace, mi dice sempre la verità. Mi vede in tempo reale, mi vede vera!!! Qualche volta bella, qualche volta brutta, a volte triste, a volte felice. Vede quando i miei occhi sono gonfi dal pianto, mi vede con un sorriso smagliante, mi vede quando faccio le smorfie, e scopre sul mio volto evidenti segni del tempo che passa.

Mi ha visto crescere.

    Mi sono messa davanti a Lui quando la sarta modellava il mio abito da sposa. Mi ha seguito durante le mie gravidanze, partecipava con me quando il mio corpo si trasformava a diventare MAMMA.

     Adesso mi vede con le curve di NONNA, e con me rispecchiano anche i visini ingenui  dei miei tre nipotini.

      Non ho segreti, quella luce mi riflette in fondo all’anima. Mi conosce molto bene, per il mio specchio sono un libro aperto ……. Ed è un amico fedele.

Mi accetta come sono!!!!

Quando mi trattengo davanti al mio specchio e lo guardo dritto negli occhi, niente li sfugge … Mi rivolgo a lui senza veli.

 Non mi nascondo ………………. Perché il mio specchio non mi fa paura!!!!

 


Mia Mamma e la
Zia Nella, davanti allo specchio.



P.S Mi sono ispirata alla poesia “LO SPECCHIO” di Doris Bellomusto, della raccolta “COME LE RONDINI AL CIELO”.

 

 

venerdì 6 ottobre 2023

Fine Estate. La due giorni di un'ottantenne al mare

 

 Cronaca :

Devo almeno vederlo il mare!

  Dai figlia prendi due giorni di ferie e andiamo,  senza uomini...che il mare non gli piace. 

Non so perché ma molti uomini di una certa età non apprezzano il mare, peccato, è bellissimo e sa di libertà e infinito.

Dopo averli adeguatamente foraggiati, gli uomini intendo, io e la figlia... finalmente partiamo!   In autostrada guido io, mi rilassa, ascolto musica  pregustando quello che mi attende.

   Si arriva all'ora di pranzo. Ci sistemiamo all'ombra del gazebo di un bar mangiando tartine e bevendo coca cola.  Che soddisfazione! Non lo si può fare con gli uomini ora pensionati,  abituati da una vita a essere serviti alla mensa aziendale: hanno bisogno di un tavolo, una sedia, un primo, un secondo (non di prosciutto, ché quello serve da antipasto), contorno e frutta. 😄

Appena mangiato, e dopo il caffè d'obbligo, è l'ora di andare in albergo a depositare i bagagli e cambiarsi per la spiaggia.
 C'è vento, quel magnifico vento maremmano che non fa sudare e permette di godere del sole anche a chi non sopporta di stare ferma e sdraiata ad arrosolarsi, come d'uso.
   L'albergo offre, con la camera, lettini e ombrellone nel suo stabilimento a mare.   Io e figlia, di norma, preferiamo la spiaggia libera.
Il mare amiamo averlo proprio davanti al naso e sentirne l'odore e il sapore salmastro,  ma, a dir la verità, anche due giorni di completo relax "servite e riverite" senza dover cucinare pulire ecc. ecc,  
CI PIACE ...anzi direi...CI PIACE MOLTO.

Il giorno seguente, la colazione: dolce e salato, frutta fresca e sciroppata, croissant di ogni tipo, crostata casereccia. Dopo il Covid e il distanziamento anche la colazione  viene maggiormente goduta e apprezzata; che il rischio passato renda i sensi più acuti e consapevoli?

Siamo in spiaggia: il mare è calmo, il tempo splendido. Mi avvicino al bagnasciuga.... ok ! farò quel bagno di stagione tanto sospirato... Sì lo farò, in barba agli ottanta. 

Per entrare in acqua  ci sono i sassolini e  franosi gradini di sabbia e sassi che portano subito in acqua profonda.   AIUTO,  badante figlia! Ho bisogno di una mano, proprio solo di una mano ma necessaria per non franare rovinosamente in mare! 

E ora ... finalmente a mollo !  

Che meraviglia!    Si galleggia anche senza muovere gambe e braccia...e con la testa fuori.    Il mare è più salato o la mia "panza" fa da galleggiante?    Posso anche guardare il cielo e la linea di spiaggia con sullo sfondo la pineta, nuvole bianche qua e là mentre godo della leggerezza di un corpo sostenuto dall'acqua.

E' l'ora di pranzo. Mi asciugo al sole e, insieme alla figlia,  mi reco sulla terrazza a mare del ristorante lì vicino:  mozzarella e pomodori, con lo sguardo verso l'orizzonte e il vento che ci accarezza. La giornata è splendida e, non essendo Agosto, non occorre aver fretta, c'è chi legge, chi mangia, chi chiacchiera. 
 
Il tempo rallenta, come sospeso, mentre, pigramente, sulla sdraio, aspetto la sera.
Ecco ... il cielo cambia colore... e regala un magnifico tramonto, rosso e oro sulla grigia increspatura del mare.
 Aspettiamo che il sole sparisca e, in silenzio, torniamo in albergo. 
La cena è a self service, ricca e abbondante, ci ordiniamo pure un bianchetto frizzante per brindare, ricordando le vacanze di pochi anni fa, trascorse con figlie e amiche delle figlie che, ormai, giovani adulte, sono giustamente indirizzate altrove.
 Le sale sono affollate, l'albergo, ristrutturato da poco, ha conservato ancora l'aria da pensione familiare, "sembra una RSA" sentenzia mia figlia ridendo.
 In effetti, essendo vicina l'apertura delle scuole, gli ospiti presenti sono quasi tutti nonni dai capelli bianchi, che, senza fretta, si fermano volentieri sulla terrazza dell'albergo. C'è chi chiacchiera, chi sferruzza, chi  gioca a carte, chi telefona e, dalle conversazioni, si evincono dolori alle ginocchia, interventi chirurgici per i rattoppi di routine, malattie da diagnosticare.  Però, checché ne dica mia figlia e anche se non so sferruzzare né giocare a carte, l'atmosfera mi piace (merito forse degli ottant'anni?) 
Dopo cena: in spiaggia, a godere del rumore del mare e della temperatura ancora estiva, ci sediamo sulla prima fila delle sedie del bagno più vicino. 
Si avvicina un extracomunitario chinandosi verso di noi. Senza neanche guardarlo, come di prassi in spiaggia , "no, grazie non voglio niente" dico con aria decisa e penso "anche di notte vengono a rompere."... si avvicina di più: lo guardo, non è giovane ... è brutto e nero... "io guardiano" dice in italiano incerto.  "Io guardiano... non potere stare qui."   
 Ora negli stabilimenti marini accendono di notte un grosso fanale per controllo, in modo da non spostare più poltrone e ombrelli e lasciano un guardiano a sorvegliare. Non ci avevo fatto caso e mi sono vergognata di brutto per aver trattato così una persona che faceva il suo lavoro.     Ci sono proprio rimasta male, rendendomi conto di come è facile adeguarsi a stereotipi vigenti.  Ci siamo alzate cercando di scusarci ma ... il guardiano non capiva niente.

Il giorno dopo... mare e bicicletta.                                                          Nella splendida pineta si può arrivare fino a Cecina Mare in dieci Km.  Proibita ai veicoli a motore è frequentata da chi fa trekking magari insieme al cane, da famiglie in bicicletta con, talvolta, il piccolo in carrozzina a seguito e anche da chi va a farsi l'aperitivo  a Cecina senza usare l'auto.
Mi separo dalla figlia, dandole appuntamento a una spiaggetta a metà strada. Preferisco esser sola e seguire il mio passo, fermarmi ogni tanto, fare qualche foto.
 Una collega di AAAS, prima della partenza, mi aveva suggerito di ascoltare il mare, mi era piaciuta l'idea, 
 ma stavolta è stato il vento a farsi ascoltare, chiacchierando con il sole tra un ramo e l'altro e colorando di luci e ombre tutto il percorso.                      

Gli ottant'anni! Quasi li avevo dimenticati: in pari e in discesa mi sono goduta la bicicletta, che uso solo in queste circostanze, ma nelle salite, sia pure leggerissime, son dovuta scendere e proseguire a piedi. "Ginocchio accidentato ha male funzionato." 
 In compenso nella spiaggia libera, presente un'unica famiglia tedesca con bambino, scivolando sul di dietro fino al bagnasciuga per non cadere, sono rimasta a farmi sciaguottare dalle onde  con gran divertimento. (forse è vero che vecchi e bambini hanno qualcosa in comune!)
 La sera: causa ginocchia doloranti e muscoli indolenziti  ho evitato il passeggiare per quei marciapiedi, tipici del luogo, che sembrano non finire mai e non si sa dove portano.
 Dalla panchina vedo fermarsi il treno dei bambini, rincuorata dall'idea di camminare stando seduta, vi trascino sopra la figlia un po' riluttante e pago il biglietto di un euro e mezzo.   Il trenino ha fatto un giro di mezz'ora tra campeggi, alberghi, centri commerciali, ristoranti, giochi per bambini, luna park e un'infinità di case vacanza nascoste nel verde. Non mi ero resa conto di quanto fosse estesa quella località.   
Mi sembra impossibile e anche inquietante pensare che d'inverno chiude tutto.  Comunque è stato interessante e pure divertente. Ogni tanto qualcuno, troppo distante dalla zona centrale, faceva il treninostop, pagando e ringraziando il conduttore ... forse nel pomeriggio era andato in bicicletta anche lui !😁
 Il rientro a casa.           
 La figlia in preparativi per la due giorni Barga mare del CAI, la nipote di Firenze a guardia del nonno e viceversa, la sottoscritta soddisfatta, con nella mente e nel cuore quel magnifico galleggiamento in mare che ricorderò sempre con piacere ... fino alla prossima estate ... e pure la splendida pineta e la bicicletta ... ma quella forse è meglio iniziare a prenderla assistita!  😂



 Ciao e.....alla prossima Estate !  👍.... ( si spera) 😊)




domenica 1 ottobre 2023

OTTOBRE 2023 ...


 
                 
1.10.2023

                                                 Ottobre è il mese dei colori.

I boschi ed i prati si dipingono di giallo, rosso ed arancione, 
le tonalità più amate della stagione.

Ottobre è il mese delle foglie.

Si staccano dagli alberi e volano nel vento
come farfalle senza tempo.

Ottobre è il mese delle castagne.

Raccolte nei cesti, arrostiscono sul fuoco profumando l’aria a festa,  musica d’orchestra.

Ottobre è il mese delle zucche.

Si illuminano per Halloween con allegria, tra maschere,
dolcetto, scherzetto ed un pizzico di magia.

 Ottobre è il mese della vendemmia.

La spremitura dell’uva ed il nuovo vino, dal sapor asprino.

 Ottobre porta aria frescolina e rinnova energia!!!!!!!!!




October is the month of colors,

Bush and fields, covered with red, orange and yellow all around.

October is the month of leaves,

Waving in the wind like butterflies happy and free.

October is the month of chestnuts,

Collected in baskets, cooked on fire, spreading  fragrace every where.

October is the month of the pumpkin,

It lights on Halloween in the middle of the night whispering the magic words,  trick or treat, and offers sweats.   

October brings a burst of fresh air full of energy every where!!!  

emmasaisi#

STORIA DI NATALE - RODARI

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